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Sicilia mia.

Ti lascio andando via gli anni miei,
e questi pochi momenti rubati,
mentre sorvolo le mute campagne verdi assorte.


Saluto l'Etna, alta, imbiancata, ovattata,
i mari, i monti, l'arcipelago delle isole;
e sul tuo grembo ripongo i figli tuoi,
le loro vite indaffarate, travagliate,
la gioia ed il loro dolore in seno.


Mi portò appresso le sole valige che trascino a forza
con noncuranza.


Vincendo sulla volontà, il mio senile corpo,
si radica al suolo e tutt'uno con esso rimane
imbrigliato,
quand'anche io con spirito combattivo,
fuggo via dalla mia terra amata.


Francesco Currò
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Poesia scritta il 30/01/2021 - 09:49
Da Francesco Curro
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