E in quel tempo
quando il tempo non era ancora tempo
in quel profondo cupo infinito
avvenne il "Big Bang"
e affiorò la vita
che in un altro tempo
generò l'uomo.
L'uomo nello stesso tempo
generò la guerra e in essa la morte
per poi ricostruire e tumulare la vita.
Nel frattempo aspettando quel tempo
che arrivi un altro “Big Bang”
io cammino sul lastrico dell'infinito
per deporre la mia somma esperienza
aspettando il saggio vento che lo porti via
poiché questa è la mia profezia.
quando il tempo non era ancora tempo
in quel profondo cupo infinito
avvenne il "Big Bang"
e affiorò la vita
che in un altro tempo
generò l'uomo.
L'uomo nello stesso tempo
generò la guerra e in essa la morte
per poi ricostruire e tumulare la vita.
Nel frattempo aspettando quel tempo
che arrivi un altro “Big Bang”
io cammino sul lastrico dell'infinito
per deporre la mia somma esperienza
aspettando il saggio vento che lo porti via
poiché questa è la mia profezia.
Poesia scritta il 06/08/2021 - 19:00
Letta n.628 volte.
Voto: | su 8 votanti |
Commenti
Molto bella e profonda. Grazie
Antonietta Angela Bianco 11/08/2021 - 18:57
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Molto bello il tuo dire ed il tuo divenire. Complimenti Salvatore.
santa scardino 07/08/2021 - 22:25
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La vita che attraverso i secoli cambia, e ci rendiamo conto dei cambiamenti e di quanto si spera in uno nuovo che porti positività. Bei versi 5*
Graziella Silvestri 07/08/2021 - 08:32
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Mai banali, anzi ricchi di profonde riflessioni i tuoi versi...
Piaciuta, Salvatore!
Piaciuta, Salvatore!
PAOLA SALZANO 06/08/2021 - 22:19
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Interessante il Suo dire, gentile poeta.
Abbia i miei complimenti.
Abbia i miei complimenti.
Ralph Barbati 06/08/2021 - 19:34
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