Tutto il giorno io mi annoio,
sono il tuo accappatoio,
attendo verticale il mio momento,
che tu proceda al mio indossamento.
sono il tuo accappatoio,
attendo verticale il mio momento,
che tu proceda al mio indossamento.
Come un gobbo passo i giorni,
aspettando che tu ritorni,
quando entri in bagno son sempre sugli attenti,
anche se vieni solo per lavare i denti.
Quando finalmente mi afferri per il collo,
comincia il mio agognato ammollo,
inizio il mio lavoro certosino,
asciugandoti pian pianino.
guardo come pettini i tuoi capelli,
con il phone te li fai belli belli,
Intanto asciugo bene la tua pelle,
anche sotto le tue opinabili ascelle.
Poi mi lanci sul pavimento con disinvoltura,
neanche se fossi spazzatura,
e anche se esci senza salutare ,
io il giorno dopo ti tornerò ad amare.
Poesia scritta il 21/08/2021 - 13:23
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Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Originale simpatica poetica
Maria Luisa Bandiera 22/08/2021 - 13:59
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Mettersi nei panni di un oggetto insulso, come può essere considerato l'accappatoio, e guardare la realtà dalla sua prospettiva, è davvero un'idea singolare e divertente.
Afrodite T 22/08/2021 - 11:52
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Poesia carina e simpatica.
Alberto Berrone 22/08/2021 - 01:04
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