Il sole allo zenit
non scalfiva l’agile andatura
e nemmeno tutto il tribolo
tra l’onde da paura.
non scalfiva l’agile andatura
e nemmeno tutto il tribolo
tra l’onde da paura.
Dallo Sri Lanca ad Itaca
fino alle coste Sicule
ai piè consunte scarpe
cagion d’irsute papule.
Pendulo in su la ripa
da un punto all’altro sommo
tra bellurie frizzi lazzi
e d’afa il cielo grommo.
Mercante di maniera
senza un poi e senza gloria
giovine di tre lustri
ma d’attempata storia.
-Compra qualcosa amico-dice
-è un dì che erro indarno-
-dammi pure un ninnolo- dico
-domani è un altro giorno-.
Poesia scritta il 11/07/2022 - 15:10
Letta n.474 volte.
Voto: | su 4 votanti |
Commenti
Le tue poesie sono un piacere leggerle... per forma e contenuti, mai banale e sempre con un punto di riflessione e di saggia conoscenza. Si può andare oltre e vivere il nuovo giorno!
Ciao Francesco
Ciao Francesco
Margherita Pisano 12/07/2022 - 09:25
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Domani è un altro giorno si vedrà..mi ricorda una canzone della Vanoni, molto originale!! Un piacere leggerla!!
Anna Cenni 11/07/2022 - 18:23
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Molto, molto bella!
Piaciutissima per contenuto e forma.
Complimenti!
Piaciutissima per contenuto e forma.
Complimenti!
Marina Assanti 11/07/2022 - 18:17
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C'è sempre la speranza di un giorno e un futuro migliore per chi cerca un riscatto di libertà, molto bella!
genoveffa genè frau 11/07/2022 - 18:09
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Piaciuta molto e altrettanto apprezzata.
Maria Luisa Bandiera 11/07/2022 - 16:51
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