Le fronde erano d’argento laggiù.
Avevano braccia di ninfe,
si univano ad alveari d’amore
E noi così insicuri dentro le mura di questa terra
non sentivamo il peso del tempo
poiché lavati fummo dal fuoco delle idee.
Avevano braccia di ninfe,
si univano ad alveari d’amore
E noi così insicuri dentro le mura di questa terra
non sentivamo il peso del tempo
poiché lavati fummo dal fuoco delle idee.
Eravamo vergini,
immacolati come i sogni
e mani nuove ci diedero
per toccare le montagne.
O noi,
incresciosi nelle nudità di pensiero,
abbiamo creato inguini d’orchidee
e seni di rose solenni lì,
su l’abisso di un dolce pendio
che ci snodò da catene di fango e di dolore.
Diventammo come il sole!
Fummo vestiti di cenere
prima di morire sulle labbra
di un’iride ottobrina.
Poesia scritta il 26/07/2014 - 05:17
Da LUCA SANTO
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Commenti
grazie :)
LUCA SANTO 28/07/2014 - 05:51
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lirica struggente e complessa ricca di citazioni e rimandi classicheggianti e mitologici,sul passare del tempo,visto in chiave allegorica
stefano medel 27/07/2014 - 09:51
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