COM' E' TRISTE VENEZIA
Addormentarmi sul cuore
di una rosa addormentata.
Sognare gondole veneziane
un convento galleggiante
di vecchi desideri che
scendono e risalgono le calle.
Catturare il fascino
del tuo sorriso che si apre
a ventaglio e si schiude
sulla spiaggia dei tuoi denti.
Dondolare senza vele
né motore sulle acque
metalliche della laguna
lasciando alle tue parole
di arrampicarsi fino al cuore.
Ritta sul molo...fremente
di passione vedo le onde
torcersi sotto di me...
e tutto ha fine
nel gorgoglio lento
di un mare sonnolento.
di una rosa addormentata.
Sognare gondole veneziane
un convento galleggiante
di vecchi desideri che
scendono e risalgono le calle.
Catturare il fascino
del tuo sorriso che si apre
a ventaglio e si schiude
sulla spiaggia dei tuoi denti.
Dondolare senza vele
né motore sulle acque
metalliche della laguna
lasciando alle tue parole
di arrampicarsi fino al cuore.
Ritta sul molo...fremente
di passione vedo le onde
torcersi sotto di me...
e tutto ha fine
nel gorgoglio lento
di un mare sonnolento.
Mirella Narducci
Poesia scritta il 12/09/2022 - 11:22
Letta n.359 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Un riordo, una malinconia, un pensiero che ha per sfondo una città molto particolare. Molto bella.
Antonio GARGANESE 12/09/2022 - 20:28
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"Nel gorgoglio lento di un mare sonnolento", nuotano le tue dolci melodie di note che fanno sognare. E quella tristezza che esprime il titolo muta in armonuia. Molto bella, complimenti, ciao
Francesco Scolaro 12/09/2022 - 15:10
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