Come essere tornato vergine
Tocco il tuo corpo esile
Seggo accanto a te
Non sento
Che l'aria qui si è fatta forte
Che è freddo.
Ma è il tempo e passa
E ho un angolo
O è una cantina
Fra le tue braccia o la pancia
Anche se io sono io
È come essere tornato vergine
Ed è il tuo corpo un asilo
Che non ha sfregi o segni per me,
Che non ha sguardi
Per cui fuggire
E non ha inganni.
Seggo accanto a te
E non sento gli anni
Per cui piangere.
Anche se io sono io
È come essere tornato vergine
Così ho fede in estetica
Che siede ai tuoi occhi
O ha le tue parole in un foglio,
Ricordo Precisamente
il tuo sguardo
Quando ho pensato d'amarti la prima volta
Ricordo Precisamente
il momento In cui toccavo
per la prima volta
i tuoi fianchi
E Tornavo Vergine.
Tocco il tuo corpo esile
Seggo accanto a te
Non sento
Che l'aria qui si è fatta forte
Che è freddo.
Ma è il tempo e passa
E ho un angolo
O è una cantina
Fra le tue braccia o la pancia
Anche se io sono io
È come essere tornato vergine
Ed è il tuo corpo un asilo
Che non ha sfregi o segni per me,
Che non ha sguardi
Per cui fuggire
E non ha inganni.
Seggo accanto a te
E non sento gli anni
Per cui piangere.
Anche se io sono io
È come essere tornato vergine
Così ho fede in estetica
Che siede ai tuoi occhi
O ha le tue parole in un foglio,
Ricordo Precisamente
il tuo sguardo
Quando ho pensato d'amarti la prima volta
Ricordo Precisamente
il momento In cui toccavo
per la prima volta
i tuoi fianchi
E Tornavo Vergine.
Poesia scritta il 12/11/2022 - 18:04
Letta n.470 volte.
Voto: | su 0 votanti |
Commenti
Nessun commento è presente
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.