Violata
viene abusato al pezzo,
carne al macello, si umilia con disprezzo
da mani violente e lurida coscienza
che te, indifesa, assalgono con lurida veemenza
di esseri malvagi che son privi di Cuore,
invasi da un insano, abominevole furore
copula selvaggia, selvaggiamente inferta
imposta a te, qual vittima sacrificale offerta,
non già a dei ma a bestie, spregevoli e brutali
che lor pasto consumano, atroci commensali…
E'il gelo ora ch’ammanta il tuo immenso dolore
che dentro di te implode e ti pugnala il Cuore
e mentre le lacrime, pioggia incessante,
t’inondano l’Anima con ritmo angosciante,
un filo di speranza illumina il tuo Cuore…
il branco adesso è pago, compiuto ha ormai l’orrore, s'avviano e di voci lor ghigno t’arriva,
chè ancora non realizzi se sei morta o viva…
sei lì che ti senti strappata alla vita,
distrutta, stremata, abusata… inghiottita.
Chi saprà rimuovere, chi potrà impedire
del trauma subìto, il fatal rinvenire?
La misera pena ai loschi aguzzini
scontata, perfino, qualor ragazzini?
O il grottesco fermo in caserma, in ostaggio
e poi tutti fuori…a ricompier l’oltraggio!?
E sarai pur giudicata, ti si punterà il dito:
“ma la tizia è poi sana? sarà vittima pura?
o al fattaccio avvenuto, al presunto reato
sol prestato ha consenso o l’ha lei provocato?”
Quanto ingiusta può esser l’Umana natura!
Ma io, Spirito libero, non sottostò a illazioni
e il mio Sentire umano, sordo è all’insinuazioni,
empatica, io “vivo” tutte le tue paure,
respingo strenuamente triviali congetture,
impavida, m’oppongo e a loro grido, invisa:
NON V’E’ protesi alcuna…per un’Anima uccisa!
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Un abbraccio
PS. Comunque sono Dina...anche qui!