Nell’arsura di quella notte
Malgrado il tuo iniziale disappunto
Decisi di accompagnarti
Fin presso la tua umile dimora agreste
Malgrado il tuo iniziale disappunto
Decisi di accompagnarti
Fin presso la tua umile dimora agreste
C’era una luna a metà
Il perpetuo frinire dei grilli
E i cocci del suo bagliore assonnato
Sul viottolo
Cui ci apprestammo a percorrere
Appena sfiorai la tua mano
D’impulso te la vidi ritrarre
Accorgendomi
Di quanto fossi imbarazzata
E timorosa
Per nulla ardii importi
L’ebbrezza emotiva del mio sentimento
E questo perché ero consapevole
Del tuo rifiuto.
Esisteva che una sola ragione
Se non mi mostrai
Che temperante ai tuoi occhi:
Il tuo ventre portava il frutto dell’amore
D’un uomo
Perdutosi nei meandri della follia

Da Mirko Faes
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