Ho visto un
uomo
declinare se
stesso
sul tetto più alto
di Roma.
La sparuta fiamma
che consumava
i bordi di
una sigaretta era
faro tra le coltri
e quel che beveva per
sciacquare il
sapore piatto
della noia,
io l'ho sentito bruciare
sulla lingua
ardente come
ghiaccio.
Ho aspirato
i dispiaceri
che sputava dai
polmoni.
Mi domando
se il Sogno
abbia sconfinato
assalendo
il reale.
Eppure,
è successo
uomo
declinare se
stesso
sul tetto più alto
di Roma.
La sparuta fiamma
che consumava
i bordi di
una sigaretta era
faro tra le coltri
e quel che beveva per
sciacquare il
sapore piatto
della noia,
io l'ho sentito bruciare
sulla lingua
ardente come
ghiaccio.
Ho aspirato
i dispiaceri
che sputava dai
polmoni.
Mi domando
se il Sogno
abbia sconfinato
assalendo
il reale.
Eppure,
è successo
Poesia scritta il 29/04/2023 - 19:27Letta n.600 volte.
                        			
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Commenti
Il sogno che si confonde con la realtà. Lirica molto bella e coinvolgente. Complimenti
Angela Bianco  
 30/04/2023 - 10:29 --------------------------------------
Bella e intensa, come la tua giovane età  per gamba. 
  
  
Anna Cenni  
 30/04/2023 - 09:18 --------------------------------------
Il campo onirico è complesso anch’io penso che spesso sogni sono deformazioni della realtà. Immagini molto forti.
mare blu  
 29/04/2023 - 22:14 --------------------------------------
  
            
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