Il cielo ad un tratto si fa nero,
Di casa subito prendo il sentiero,
Sotto il mio tetto troverò riparo,
Passando la notte vicino un caro.
Di casa subito prendo il sentiero,
Sotto il mio tetto troverò riparo,
Passando la notte vicino un caro.
La pioggia pero' cade incessante,
Più del solito batte costante,
Qualcosa di strano sembra accadere,
L' asfalto non riesco più a vedere.
Acqua e fango avanza celermente,
Sotto la mia porta entra prepotente,
Di fronte a tutto ciò sono impotente,
Così come me tanta altra gente.
Intanto l'acqua sale e sale ancora,
Invade vigliacca la mia dimora,
Suppellettili comincian a galleggiare,
Odor di fiume in casa inizio ad inalare.
Tutto si impregna di liquido straniero,
È un incubo che ahimè diventa vero,
Il mio nido è stato oltraggiato,
Un lago d'acqua tutto è diventato.
Ad un tratto nulla rimane di anni di vita,
Essa stessa ti sembra ahimè finita,
Poi una canzone con se' ti porta via,
angeli del fango intonano 'Romagna mia'
Poesia scritta il 22/05/2023 - 07:04
Letta n.541 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Tu animo sensibile!! Molto bella!!
Anna Cenni 22/05/2023 - 11:56
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Poesia tragicamente vera!Complimenti.
Maria Luisa Bandiera 22/05/2023 - 08:39
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