Rossa l’allerta, nera la notte
buio pesto dopo la peste
campagna allagata, compagna dispersa
il silenzio di un gallo, galleggia un divano
nel fango chi nuota a bracciate
il crollo di un ponte, un abbraccio spezzato
spazzati via mobili e ricordi
c’era una volta ed ora non c’è più
buio pesto dopo la peste
campagna allagata, compagna dispersa
il silenzio di un gallo, galleggia un divano
nel fango chi nuota a bracciate
il crollo di un ponte, un abbraccio spezzato
spazzati via mobili e ricordi
c’era una volta ed ora non c’è più
lasciate i piani bassi, state in alto
le porte bloccate, il fiume esondato
voci in prigione fra mura portanti
sirene assordanti urla strazianti
melma insidiosa alle ginocchia
occhi aggrappati ad una serranda
attaccata al portafiori una bimba rimane
verrà il giorno in cui il fiore rinascerà.
Poesia scritta il 25/05/2023 - 16:45
Letta n.403 volte.
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Commenti
Piaciuta e apprezzata
Maria Luisa Bandiera 26/05/2023 - 08:34
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