Pippo
Il Polpo
guarda
e non trema più.
Confinato dal vetro
che per sfondo
vede l'ingresso
del ristorante
e
appena
più oltre
spazi miseri saturi di nulla.
Sorrisi stampati
tra giacche gessate
e rumori di tacchi
che ovattano
la prigione.
Rimaner vivo
si fa per dire
vuol dire
non essere additato.
Ma questa sera
Pippo
é stanco e il mare
è troppo lontano.
Se fosse concesso tornare
certo forze non avrebbe
per raccontare.
Scegliete me
questa sera.
Il Polpo
guarda
e non trema più.
Confinato dal vetro
che per sfondo
vede l'ingresso
del ristorante
e
appena
più oltre
spazi miseri saturi di nulla.
Sorrisi stampati
tra giacche gessate
e rumori di tacchi
che ovattano
la prigione.
Rimaner vivo
si fa per dire
vuol dire
non essere additato.
Ma questa sera
Pippo
é stanco e il mare
è troppo lontano.
Se fosse concesso tornare
certo forze non avrebbe
per raccontare.
Scegliete me
questa sera.
Poesia scritta il 22/02/2024 - 20:40
Letta n.216 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
Triste quanto bella quest tua poesia dalla parte del polpo!
Maria Luisa Bandiera 23/02/2024 - 08:00
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