La colpa di Facebook e' la globalizzazione del pensiero.
L'invito a tutti e' la banalizzazione del pensiero stesso.
I filosofi antichi seppure avessero un'idea ontologica, al contempo, sancivano oligarchia, Joyce lo aveva sviscerato delineandone la complessità.
Ma mai alla merce' di tutti.
Il pensiero cosi perde la sua arte, per ridursi a mero strumento di comunicazione di massa.
In cui pensare e' dato per scontato, un riflesso condizionato tout court!
L'invito a tutti e' la banalizzazione del pensiero stesso.
I filosofi antichi seppure avessero un'idea ontologica, al contempo, sancivano oligarchia, Joyce lo aveva sviscerato delineandone la complessità.
Ma mai alla merce' di tutti.
Il pensiero cosi perde la sua arte, per ridursi a mero strumento di comunicazione di massa.
In cui pensare e' dato per scontato, un riflesso condizionato tout court!
Gaetano Pecoraro
Racconto scritto il 20/11/2014 - 13:29
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Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Condivido il tuo pensiero,complimenti,un saluto
genoveffa 2 frau 21/11/2014 - 07:27
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Pensieri molto giusti e di grande caratura, i social network sono comunicazioni di massa che svalorizzano le nostre idee più intime, globalizzando il mondo e collegandolo solo virtualmente. Mi domando, rimarrà in tutto questo pianeta elettronico, un messaggio vero, genuino? A stare dal tuo racconto, forse no. Lo vedremo in futuro. Grazie per aver scritto e complimenti veri.Felice pomeriggio!
Paolo Ciraolo 20/11/2014 - 16:07
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