Bisogna essere realisti: ovunque ci giriamo ci sono disgrazie: terrorismo, guerre, omicidi, suicidi, stupri, razzismo, corruzione ovunque, questa crisi che pare infinita e la mancanza di lavoro (queste ultime due cose sono anche all'origine della frustrazione di molte persone che poi degenera nella violenza), per non parlare della natura che pare quasi si stia ribellando: tsunami, terremoti, catastrofi che ogni volta si portano via moltissime vite umane. I ragazzini di oggi stanno crescendo in un mondo tremendo, senza più valori, sarà banale ma è così: la tv (piena di pessimi modelli), Internet e i telefonini li fanno vivere in una dimensione virtuale molto pericolosa. Ormai sono bravissimi a chattare, linkare, postare, twittare, a chiedere e dare amicizie virtuali invece di chiedere e dare amore reale, ma di persona parlano poco, del mondo parlano poco perchè il mondo non ha presa su di loro se non superficialmente. In un certo senso non hanno tutti i torti a rimanerne distaccati, ma non lo fanno più per ribellione bensì per indifferenza, e così non contribuiscono a cambiarlo.
Però, io voglio ancora credere nell'uomo, nella possibilità di vivere una vita serena. Un tempo, quando il mondo non era ancora così brutto, pur dando qualche segnale negativo, ero un pessimista incallito; oggi che è veramente orribile, mi sento di essere speranzoso, e lo sono perché confido sempre, forse ingenuamente, in certe cose che nessuna crisi potrà mai toglierci: l'amore, per esempio, la solidarietà tra di noi, e soprattutto la nostra testa e il nostro cuore, quelli che ci consentono di venire su questo bellissimo sito e scrivere, condividere, dare sfogo alla nostra creatività, alla nostra sensibilità, anche alla nostra rabbia, ma ci fanno sentire vivi e desiderosi di far sentire la nostra voce, il nostro pensiero. Uniamo i battiti dei nostri cuori e potremo battere questa realtà che ci vorrebbe inermi, lobotomizzati, vittime sacrificali di un mondo sempre più veloce e sempre meno sensibile e meno attento alle emozioni, agli stati d'animo degli individui. Crediamo ancora nella possibilità di salvarci contro ogni pronostico, ogni profezia, ogni pessimismo: dobbiamo farlo nel nostro piccolo, senza mai smettere di usare il nostro cervello e il nostro cuore, ascoltando il prossimo perché un giorno potremmo avere bisogno noi di essere ascoltati da lui. Solo così possiamo sopravvivere a un mondo come quello di oggi. Grazie a chi ha voluto leggere queste parole, anche per il fatto di essere qui, su questo sito, come me, a condividere qualcosa, a riflettere, a emozionarsi, a vivere.
Però, io voglio ancora credere nell'uomo, nella possibilità di vivere una vita serena. Un tempo, quando il mondo non era ancora così brutto, pur dando qualche segnale negativo, ero un pessimista incallito; oggi che è veramente orribile, mi sento di essere speranzoso, e lo sono perché confido sempre, forse ingenuamente, in certe cose che nessuna crisi potrà mai toglierci: l'amore, per esempio, la solidarietà tra di noi, e soprattutto la nostra testa e il nostro cuore, quelli che ci consentono di venire su questo bellissimo sito e scrivere, condividere, dare sfogo alla nostra creatività, alla nostra sensibilità, anche alla nostra rabbia, ma ci fanno sentire vivi e desiderosi di far sentire la nostra voce, il nostro pensiero. Uniamo i battiti dei nostri cuori e potremo battere questa realtà che ci vorrebbe inermi, lobotomizzati, vittime sacrificali di un mondo sempre più veloce e sempre meno sensibile e meno attento alle emozioni, agli stati d'animo degli individui. Crediamo ancora nella possibilità di salvarci contro ogni pronostico, ogni profezia, ogni pessimismo: dobbiamo farlo nel nostro piccolo, senza mai smettere di usare il nostro cervello e il nostro cuore, ascoltando il prossimo perché un giorno potremmo avere bisogno noi di essere ascoltati da lui. Solo così possiamo sopravvivere a un mondo come quello di oggi. Grazie a chi ha voluto leggere queste parole, anche per il fatto di essere qui, su questo sito, come me, a condividere qualcosa, a riflettere, a emozionarsi, a vivere.
Racconto scritto il 11/01/2015 - 11:24
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Commenti
Ho letto molto volentieri questa tua riflessione che condivido pienamente.
Al contrario di te, mi sento sempre più pessimista... ma nonostante ciò, dovremmo comunque andare avanti sempre con forza e corraggio.
Bravo Gilles.
Al contrario di te, mi sento sempre più pessimista... ma nonostante ciò, dovremmo comunque andare avanti sempre con forza e corraggio.
Bravo Gilles.
Paola Collura 12/01/2015 - 17:19
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Condivido dalla prima all'ultima parola.
Sei stato grande nella tua riflessione ed esposizione.... Tutti Insieme Per Il Bene Comune!....
Ciao Gilles, Amico Mio...
Sei stato grande nella tua riflessione ed esposizione.... Tutti Insieme Per Il Bene Comune!....
Ciao Gilles, Amico Mio...
Gio Vigi 12/01/2015 - 08:45
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Il valore di un sito è determinato dalla comunità che lo compone...Osanniamo con la matita,il papiro che contiene poesia...Eccellente Gilles.
Auro Lezzi 12/01/2015 - 08:23
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Grazie a te per aver dato voce a molti altri cuori. Fra questi, il mio.
Un abbraccio
Un abbraccio
Teresa Pisano 12/01/2015 - 08:07
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Una lucida e intensa riflessione da me condivisa,eccellente
genoveffa 2 frau 12/01/2015 - 07:12
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Ho appena finito di scrivere "Il mio unico Bene" per la pubblicazione di domani. Te la dedico.
Buona notte. Vera
Buona notte. Vera
Vera Lezzi 12/01/2015 - 03:24
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Grazie a te di averle scritte. Eccellente riflessione.
Cristiano Pili 12/01/2015 - 00:02
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