È l'insieme delle cose a fare la realtà. Dei ricordi, delle poesie e delle speranze. Realtà persa e talvolta incompresa. Spesso accade l'imprevedibile e irrimediabilmente ci sentiamo perduti. Non so bene cosa rende, questa realtà, così ostile a un modo di vedere le cose banale e, a volte, brutale. Se lo sapessi adesso non sarei qui. Forse starei in un piccolo buco oscuro a sperare di non aver mai visto niente di simile. O sono i sogni o gli irrealizzabili desideri a fare la realtà di quelli come me. Rinchiusi e poco sentiti. Poco sentiti dalla società, dal mondo e dagli altri. Dall'inconfondibile presenza del passato e dall'inesistenza di un fiorito presente. Tutte quelle promesse e tutte quelle memoria ... non c'è spazio per loro, in questo buco. A volte mi sembra ancora di vederla quella luce immensa che, poco fa, illuminava la mia vita. Ed era davvero immensa ... avevo faticato tanto per costruirla. Sono stata attaccata a quella vita come il ragno con la sua tela. Un vita stroncata sul nascere. Guardatemi ora, guardate quello che sono ... il vuoto, l'incomprensione e l'affetto scomparso. Sono stata così diligente che adesso mi sembra di non poter fare più nulla. Ma la realtà non è così, è solo l'insieme delle illusioni insensate e prive di fondamenta. Questa è la realtà per quelli che non sono come noi. E chiediamo scusa se la nostra visione del mondo è così difficile.
Davvero, chiedo scusa.
Davvero, chiedo scusa.
Racconto scritto il 20/03/2015 - 09:25
Da FraAaron 759
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Commenti
Un racconto pieno di tristezza e credo a ragion veduta. Una tristezza che va oltre la speranza che , a mio avviso, non bisogna mai perdere e continunare , come dici tu a graffiarla con le unghie fino a farcele strappare. Non moillare mai!!!
luciano rosario capaldo 20/03/2015 - 16:45
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