E' la storia vera di una madre, malata di leucemia in fase terminale, che per uno strano gioco del destino, percorre l'ultima parte della vita da protagonista di un fatto inconsueto, realmente accaduto, che ho raccolto direttamente dalle sue labbra ...
Seduta sul divano, di fronte alla finestra che si affaccia sul parco del quartiere di periferia, la madre, ormai stanca e svilita, stava consumando l’ultimo sprazzo di vita.
Un passato costellato di tanti sacrifici, tra il lavoro in fabbrica e la casa, per assicurare, con il marito, un dignitoso futuro ai loro due figli.
La figlia, la "sua" amata Bianca, se n’era prematuramente andata ormai da qualche tempo, ed ora toccava a lei percorrere, con la stessa ineluttabile prospettiva, l’ultimo tratto della vita.
Una notte sognò di camminare lungo un sentiero, tutto in salita, irto di spine di rovi, al termine del quale un alto cancello le sbarrava la strada.
Con mano tremante lo aprì e, davanti ai suoi occhi increduli, si schiuse un paesaggio di fiaba.
Ancora più grande fu il suo stupore quando, varcata la soglia, vide davanti a sé la figlia Bianca; l’abbracciò forte e chiese al suo angelo ritrovato se per caso quello fosse il Paradiso. La figlia annuì e, presa la madre per mano, le mostrò bellezze incantate. Poi il sogno svanì.
Seduta sul divano, di fronte alla finestra che si affaccia sul parco del quartiere di periferia, la madre, ormai stanca e svilita, stava consumando l’ultimo sprazzo di vita.
Un passato costellato di tanti sacrifici, tra il lavoro in fabbrica e la casa, per assicurare, con il marito, un dignitoso futuro ai loro due figli.
La figlia, la "sua" amata Bianca, se n’era prematuramente andata ormai da qualche tempo, ed ora toccava a lei percorrere, con la stessa ineluttabile prospettiva, l’ultimo tratto della vita.
Una notte sognò di camminare lungo un sentiero, tutto in salita, irto di spine di rovi, al termine del quale un alto cancello le sbarrava la strada.
Con mano tremante lo aprì e, davanti ai suoi occhi increduli, si schiuse un paesaggio di fiaba.
Ancora più grande fu il suo stupore quando, varcata la soglia, vide davanti a sé la figlia Bianca; l’abbracciò forte e chiese al suo angelo ritrovato se per caso quello fosse il Paradiso. La figlia annuì e, presa la madre per mano, le mostrò bellezze incantate. Poi il sogno svanì.
Tornando alla realtà, un tardo pomeriggio di inizio primavera, verso l'imbrunire, trovandosi davanti alla finestra di casa sua, intenta a lavorare a maglia, scorse uno strano bagliore provenire dai rami degli alberi ancora spogli del parco prospicente l'appartamento dove alloggiava.
Un oggetto luminoso, a forma di stella, si stava rapidamente avvicinando ai vetri; l'astro oscillò per alcuni istanti davanti a lei, poi improvvisamente, sparì...
Meravigliata di quella strana visita proprio davanti ai suoi occhi, si era convinta che la "sua Bianca" fosse venuta a prenderla: di lì a pochi mesi, in settembre, la portò con sé, per sempre.
Può succedere anche questo.
Racconto scritto il 28/03/2015 - 22:29
Letta n.1116 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Tematica difficile, che tuttavia trasuda tenerezza e dolcezza!
Molto buono!
Molto buono!
Maria Valentina Mancosu 30/03/2015 - 22:07
--------------------------------------
Fatti del genere rincuorano e rafforzano la nostra fede. Apprezzata. Ciao...
Gio Vigi 30/03/2015 - 18:08
--------------------------------------
Un racconto che ci conferma che la vita non finisce dopo la morte,ma altre gioie ci attendono,sicuramente con questa speranza nel cuore avrà affrontato l'ultimo tratto del suo percorso,commovente ,molto bello,eccellente
genoveffa 2 frau 29/03/2015 - 20:03
--------------------------------------
Fede, Pace, Gioia!
Vera
Vera
Vera Lezzi 29/03/2015 - 11:15
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.