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Delirio del crescione romagnolo

Questa è la storia della battortella, la guerra tra i Pastafresca
ed i Tortellini.
Questi ultimi eran gli abitanti di Tortella mentre i primi erano
conditi con pomodoro e cipolla...non è vero, i Pastafresca
erano gli abitanti di Ametralmente, la città in tutto e
per tutto opposta diametralmente a Tortella.
Il motivo della faida era stabilire la paternità del crescione
romagnolo.
I Tortellini avevano inventato il ripieno ed i Pastafresca
il loro farinaceo contenitore.
La guerra gastronomica ( che non è il punto g dell' universo )
scoppiò a Tortella all' alba di una giornata che si sarebbe
rivelata una giornata di guerra subito dopo l' alba.
I Pastafresca attaccarono i Tortellini, erano armati di cannoni
sparadossali e fuciliegi col nocciolo.
Distrussero per prime le chiese ed in seguito le sale giochi,
gli ispettorati dell' igiene alimentare , attaccarono i nas ed
infine i Circoli della Ricotta.
I Tortellini stimarono danni per almeno 30 milioni di
crescioni romagnoli e si ripromisero di rendere ai nemici,
pan per focaccia.
Tre giorni dopo furono i Tortellini a sorprendere i
Pastafresca di Ametrelmente alle quattro porte della città.
Erano armati di obicipiti gonfiati di ripieno, carri tarmati
e rivoltagliatelle, che sparano tagliatelle lunghissime
che si attorcigliano al bersaglio immobilizzandolo,
i cieli furono oscurati da bombardieri e bombardoggi,
giudicati i più utili al momento.
I Tortellini battezzarono quel giorno di guerra battaglione
in quanto applicarono la legge del taglione, ( C'è un saggio
interessante su questa pratica illustrato eccellentemente
da sociologo Fog Cutter dal titolo " Tagliare la nebbia
con il coltello ha ripercussioni positive sulla visibilità:
Rischi, ritorsioni e vendette della nebbia squarciata ".
I bombardoggi conclusero operazioni chirurgiche mirate
alla fertilità dei Pastafresca maschi che sùbito cambiarono
il timbro di voce con acuti tali da far precipitare i bombardoggi,
la strumentazione andò in panne ed i piloti di Tortella
si buttarono in tempo per atterrare poi su un deposito
di fuciliegi che fecero saltare in aria con delle bombe al
bombolone, l' esplosivo al c4 cremoso e ricoperto da
zuccherompente.
Gli obicipiti centrarono i punchball dei giovani strafatti
di ricotta dimostrando loro quanto fosse importante il
ripieno nei crescioni.
Per contro i carri tarmati furono polverizzati ma il battaglione
fu vinto alla grande dai Tortellini.
Dopo il primo attacco dei Pastafresca e la vendetta
dei Tortellini ebbe seguito la battabella, lo scontro finale.
La battabella fu combattuta a Farinàceo, una città raffinata.
Il duello fu tragico, perdite del 90% in entrambe le fazioni,
cadaveri infarinati ad ogni angolo, case e chiese ridotte
ad un ammasso di cereali.
I superstiti dai capelli bianchi cercarono all' ora un accordo
in comune che li indirizzò a rivolgersi al giudice.
Questo ordinò un paio di crescioni romagnoli
ed a pancia piena ordinò una gara di crescioni,
chi ne mangiava di più in dieci minuti vinceva.
Vinsero i Pastafresca ed il dissapore sembrò finire lì ma
poco dopo arrivò Giovanni Rana che in un solo bollore
cosse i Tortellini e fece fallire tutti i Pastafresca.
Oh, mio dio,
" Ma che c' entra Giovanni Rana con i crescioni ! ".



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Racconto scritto il 01/08/2011 - 11:20
Da Andrea Castellini
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