Li vedo galleggiare eretti, alberi con radici
aggrappate nel buio, come sempre succede
quando sono in salute, galleggiano eretti.
Come burattini al contrario si muovono,
sottosopra e senza possibilità di fuga,
come sempre succede, eretti ma aggrappati
nel buio dei fondali marini.
Producono gemme di sale,
che brillano a chilometri di onde.
Le piccole imbarcazioni corsare commerciali
vedono senza l' ausilio del binocolo queste
ricchezze e fan rotta su di loro al primo riflesso
per raccogliere queste gemme da sbriciolare
una volta approdati...prima porterebbe sfortuna.
In via eccezionale, sul tragitto verso la costa,
i marinai sbriciolano per il mare poche gemme,
il capitano lo permette per la riproduzione
di questi alberi marini che consentono al mare
di essere salato per difendersi dal putridume.
Quando gli alberi del mare tirano i remi
in barca morendo, cadono e si liberano dai fili,
e come burattini contrariati,
galleggiando, viaggiano liberi.
Ma il loro compito non è esaurito,
offrono trasporto in relax con le loro pance cave
che resistono alla sicura marcescenza
grazie al sale di cui sono intrisi.
Offrono trasporto a chi, non più burattino
e forse proprio per questo,
cerca una salvezza che sia insieme trasporto,
comodità, rotta casuale e finalmente approdo.
E l' approdo riesce, questo tipo di
naufrago del sale, una volta spiaggiato
con il proprio amico galleggiante senza àncora,
rimane immobile ma felice di esserlo;
troppe onde invogliano chiunque alla terra ferma.
Proprio sulla terra ferma con le gemme
ancora in tasca, quel non più burattino del capitano,
buttato giù per avere rubato gemme di sale.
Sulla terra ferma il capitano che condannò
il ladro gioisce nel vedere suo figlio
nascere per la prima volta al mondo.
Poi la corda primordiale viene tagliata,
con la gòmena materna recisa si può tornare
in mare, qualche onda infatti invoglia
piccole imbarcazioni a salpare.
L' ex burattino ladro non potrà più farlo.
E quel ladro portato a riva dal derubato,
condannati ed accoccolati a stare
l'uno nell' altro insieme sulla spiaggia,
diventeranno una roccia fusa
grazie al sole ed al sale.
Il capitano molto tempo dopo sarà
buttato a mare per un ammutinamento.
Ma morirà inseguendo
un albero del sale alla deriva.
Le correnti non lo aiuteranno,
troppe onde invogliano chiunque alla terra ferma.
Il suo albero del sale aveva già in pancia suo figlio
che si spiaggiava per la prima volta al mondo.
Un' altra corda tagliata.
Il sale nel mare non basta per difenderci
dal nostro putridume.
Burattini ombelicali recisi dall' inizio alla fine.
E sul taglio un po' di sale che brucia.
Dall' inizio alla fine.
aggrappate nel buio, come sempre succede
quando sono in salute, galleggiano eretti.
Come burattini al contrario si muovono,
sottosopra e senza possibilità di fuga,
come sempre succede, eretti ma aggrappati
nel buio dei fondali marini.
Producono gemme di sale,
che brillano a chilometri di onde.
Le piccole imbarcazioni corsare commerciali
vedono senza l' ausilio del binocolo queste
ricchezze e fan rotta su di loro al primo riflesso
per raccogliere queste gemme da sbriciolare
una volta approdati...prima porterebbe sfortuna.
In via eccezionale, sul tragitto verso la costa,
i marinai sbriciolano per il mare poche gemme,
il capitano lo permette per la riproduzione
di questi alberi marini che consentono al mare
di essere salato per difendersi dal putridume.
Quando gli alberi del mare tirano i remi
in barca morendo, cadono e si liberano dai fili,
e come burattini contrariati,
galleggiando, viaggiano liberi.
Ma il loro compito non è esaurito,
offrono trasporto in relax con le loro pance cave
che resistono alla sicura marcescenza
grazie al sale di cui sono intrisi.
Offrono trasporto a chi, non più burattino
e forse proprio per questo,
cerca una salvezza che sia insieme trasporto,
comodità, rotta casuale e finalmente approdo.
E l' approdo riesce, questo tipo di
naufrago del sale, una volta spiaggiato
con il proprio amico galleggiante senza àncora,
rimane immobile ma felice di esserlo;
troppe onde invogliano chiunque alla terra ferma.
Proprio sulla terra ferma con le gemme
ancora in tasca, quel non più burattino del capitano,
buttato giù per avere rubato gemme di sale.
Sulla terra ferma il capitano che condannò
il ladro gioisce nel vedere suo figlio
nascere per la prima volta al mondo.
Poi la corda primordiale viene tagliata,
con la gòmena materna recisa si può tornare
in mare, qualche onda infatti invoglia
piccole imbarcazioni a salpare.
L' ex burattino ladro non potrà più farlo.
E quel ladro portato a riva dal derubato,
condannati ed accoccolati a stare
l'uno nell' altro insieme sulla spiaggia,
diventeranno una roccia fusa
grazie al sole ed al sale.
Il capitano molto tempo dopo sarà
buttato a mare per un ammutinamento.
Ma morirà inseguendo
un albero del sale alla deriva.
Le correnti non lo aiuteranno,
troppe onde invogliano chiunque alla terra ferma.
Il suo albero del sale aveva già in pancia suo figlio
che si spiaggiava per la prima volta al mondo.
Un' altra corda tagliata.
Il sale nel mare non basta per difenderci
dal nostro putridume.
Burattini ombelicali recisi dall' inizio alla fine.
E sul taglio un po' di sale che brucia.
Dall' inizio alla fine.
Racconto scritto il 13/08/2011 - 19:06
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