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Il difficile ruolo dei genitori.

Negli ultimi anni la vita famigliare è cambiata notevolmente. Un tempo i figli rispettavano l’autorità dei genitori. Ora in alcune famiglie sembra che siano i figli a comandare. Alcuni sostengono che l’autorità dei genitori abbia cominciato a indebolirsi negli anni sessanta, quando alcuni esperti iniziarono a incoraggiare i genitori a essere più tolleranti con i loro figli. Davano consigli come: “siate per loro un amico, non un’autorità”, “la lode è meglio della disciplina”, “invece di correggerli quando fanno qualcosa di male, notate quello che fanno di buono”. Al posto di raccomandare il giusto equilibrio tra lodi e correzione, sembrava che gli esperti volessero far capire che rimproverare i figli avrebbe rovinato la loro fragile emotività e li avrebbe spinti negli anni a provare risentimento verso i genitori. Nel giro di poco tempo gli esperti iniziarono a esaltare i benefici dell’autostima. Era come se tutto a un tratto avessero scoperto il segreto per essere buoni genitori: fare in modo che i figli stiano bene con se stessi. È sicuramente importante infondere fiducia nei bambini, ma il movimento per l’autostima portò le cose all’eccesso. Gli esperti infatti incoraggiavano i genitori a evitare di usare parole negative come “no” o “cattivo”, e a continuare a dire ai loro figli che erano speciali e che avrebbero potuto fare tutto ciò che desideravano. Era come se sentirsi bene fosse più importante che comportarsi bene. In definitiva, secondo alcuni il movimento per l’autostima non ha fatto altro che incoraggiare i bambini a vantare dei diritti, come se tutto fosse loro dovuto. Ha lasciato molti ragazzi “impreparati ad affrontare le inevitabili critiche e i fallimenti che la vita riserva”, afferma il libro Generation M. È evidente che la disciplina permissiva dei nostri giorni ha prodotto risultati negativi. Non solo ha indebolito l’autorità dei genitori, ma ha anche lasciato i figli senza la guida di cui hanno bisogno per fare scelte giuste e per affrontare la vita con una reale fiducia in se stessi. L’educazione è essenziale nella famiglia, ognuno deve rispettare i propri ruoli senza esagerare. A volte alcuni genitori presi dai problemi, Dalo stress… alzano la voce mentre rimproverano i figli per una pagella non bella… quale sarà il risultato? Tutto dipende dall’educazione data. Una reazione potrebbe essere questa: un papà rimprovera severamente sua figlia, e la manda nella sua stanza. Quando poi si rende conto di aver esagerato con lei, entra nella sua camera e la trova vuota, con una lettera sul letto. Presagendo il peggio, apre la lettera e legge quanto segue: caro papà, mi dispiace molto doverti dire che me ne sono andata col mio nuovo ragazzo. Ho trovato il vero amore e lui, dovresti vederlo, è così carino con tutti i suoi tatuaggi, il piercing e quella sua grossa moto veloce. Ma non è tutto, papà: finalmente sono incinta e Abdul dice che staremo benissimo nella sua roulotte in mezzo ai boschi. Lui vuole avere tanti altri bambini e questo è anche il mio sogno. E dato che ho scoperto che la marijuana non fa male, noi la coltiveremo anche per i nostri amici, quando non avranno più la cocaina e l’ecstasy di cui hanno bisogno. Nel frattempo, spero che la scienza trovi una cura per L’AIDS così Abdul potrà stare un po’ meglio: se lo merita! Papà non preoccuparti, ho quindici anni, so badare a me stessa Inoltre Abdul forte dei suoi quarantaquattro anni di età, mi segue e mi consiglia al meglio nelle scelte come quella di convertirmi all’islam. Spero di venirti a trovare presto… cosi potrai conoscere i tuoi nipotini.


La tua amata bambina.
La lettera potrebbe terminare così: tutte storie, papà! Sono dai vicini… volevo solo dirti che nella vita ci sono cose peggiori della pagella che ti ho lasciato sul tuo comodino.


Ti voglio bene.


Un lieto fine? Quante storie simili si nascondono dietro a le mura domestiche… con conseguenze irreparabili… i sensi di colpa! Si può essere genitori migliori, figli migliori? Non è facile, perché viviamo in un sistema che non riconosce più il buon senso, si passa da un estremo a l’altro con tanta facilità… e a farne le spese sono i più deboli, sia che siamo genitori che figli. Quanto è sottile la linea dell’equilibrio? Per forza si deve sbagliare per capirlo? Non è più semplice accettare i consigli di chi ha già fatto tale esperienza? Le risposte non sono facili… perché ce una cosa che sfugge quasi a tutti: il tempo, è lui che gestisce noi e non il contrario. Il difficile compito dei genitori può essere gratificante se si impara a farlo con umiltà… la ragionevolezza aiuta a non rimproverare quando si è irritati… sa cogliere il momento giusto perché e paziente è soprattutto sa ascoltare: senza venir meno alla propria autorità.




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Racconto scritto il 06/05/2015 - 19:53
Da donato mineccia
Letta n.1273 volte.
Voto:
su 10 votanti


Commenti


Un racconto che si fa messaggero d'una quotidianità da cambiare. Periodi scorsi attentamente. Lieta giornata.

Rocco Michele LETTINI 07/05/2015 - 07:05

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