RACCONTO

Prego documenti
Era sceso da una “pantera” parcheggiata in prossimità di una scuola elementare, di fronte ad una piccola aiuola.
La frase di rito “prego documenti” , che esibii, incredulo senza il coraggio di chiedere il perché.
D’altra parte che potevo fare, era una pattuglia della Polizia….. Andò alla macchina, parlò con il collega, chiamò qualcuno con la radio, poi ritornò verso di me. “Tutto a posto, grazie però non faccia più quello che le abbiamo visto fare, perché il suo comportamento anomalo ci ha insospettito, meglio evitare. Grazie e buon giorno”.
Ancor più incredulo, con una bottiglia vuota di birra, un cartone della pizza ed una siringa che avevo raccolto dal marciapiede e infilato in un sacchetto in plastica che stavo portando verso un cassonetto poco distante, proseguii la mia “passeggiata”..

Racconto scritto il 07/05/2015 - 17:25

Da Roberto Colombo

Letta n.1284 volte.

Oggi la normalità è sospetta,perchè divenuta rarità,un racconto che fa riflettere,complimenti

genoveffa 2 frau 07/05/2015 - 23:23

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Un questo breve racconto vi è una carrellata di sentimenti di bontà, di senso civico, di buon agire umano che si scontrano poi con alcuni aspetti ridicoli della società in cui viviamo!!
Mi è piaciuto moltissimo caro Roberto!!!!!

Giancarlo Gravili 07/05/2015 - 22:27

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Se fossi stato un malintenzionato o uno spacciatore, manco t'avvrebbero visto!!
Boh, così va il mondo! Ciao Rob...

Gio Vigi 07/05/2015 - 21:10

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Roberto, questo è il mondo in cui viviamo!
Pazzesco no!!!
Ciao Elisa

elisa longhi 07/05/2015 - 20:49

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Un incontro sfortunato. Può accadere!

luciano rosario capaldo 07/05/2015 - 20:30

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