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Omicidio alla sala giochi (prima parte)

LE INCHIESTE DEL MARESCIALLO RINALDI


OMICIDIO ALLA SALA GIOCHI
Roma maggio 1970, il maresciallo Rinaldi quel lunedi mattina usci presto di casa per recarsi al Comando Generale dell’Arma ,dove era stato convocato dal colonello Brambati per importanti comunicazioni.
Giunto a destinazione al posto di guardia, dopo essersi qualificato, Rinaldi prese a salire lo scalone centrale per arrivare al terzo piano dove in un ufficio sobrio lo attendeva seduto alla scrivania il colonnello.
-prego Rinaldi si accomodi, facciamo presto che questa mattina ho un sacco di cose da fare
-mi dica colonnello
-allora caro Rinaldi la situazione e’ la seguente:lei e’ un bravo sott’ufficiale uno dei piu promettenti ed ho pensato di convocarla perche’ ho ritenuto opportuno di affidarle un incarico che le potrebbe aprire le porte di una brillante carriera.
-di cosa si tratta colonnello
-il maresciallo Di Capua per l’appunto va in pensione e bisogna sostituirlo al comando della caserma, ed io ho pensato di darlo a lei
-lei mi onora colonnello
-aspetti prima di ringraziarmi; lei dovrebbe partire al massimo dopo domani per la stazione di Bressana.
-Bressana? Non mi pare che sia nelle vicinanze di Roma
-appunto Bressana e’ un paese di c.ca 9.000 abitanti e si trova in provincia di Pavia.
-ma colonnello, io ho sempre operato nel Lazio, non conosco quelle zone al nord
-lo so ma mi creda questa potrebbe essere per lei una buona occasione, vedra’ mi ringraziera’
-se lo dice lei colonnelo, allora a questo punto preferisco partire subito
-bravo! Prima e’ meglio e’ avviso subito il capitano Massara della tenenza di Stradella che sara’ il suo ufficiale di riferimento.
I due si congedarono e Rinaldi fece subito ritorno a casa.Aveva molto da fare, preparare i bagagli fare il biglietto alla stazione per l’indomani e tante altre cose.
Fu cosi che il giorno dopo Rinaldi prese il rapido delle 7,30 per arrivare alla stazione di Bologna dove avrebbe trovato la coincidenza per Piacenza e da Piacenza avrebbe preso il locale per arrivare a Stradella dove lo attendeva una camionetta per accompagnarlo alla tenenza dove lo aspettava il capitano Massara per le dovute disposizioni.
Il nostro maresciallo arrivo’ a destinazione verso le cinque del pomeriggio,la giornata era bella, piena di sole ma a differenza di Roma il clima nell’oltrepo’ pavese era piu afoso.Fatte le dovute presentazioni,il capitano Massara fece a Rinaldi una breve panoramica sul territorio ed in particolare sulla zona di competenza della stazione di Bressana dove il ns. protagonista avrebbe preso il comando.
-Per qualsiasi cosa faccia conto su di me disse Massara congedandosi e dopo una stretta di mano Rinaldi Sali sulla camionetta con destinazione il suo nuovo comando.
Il viaggio fu breve Stradella dista circa infatti una trentina di km da Bressana, ma il territorio da controllare era vasto e comprendeva i comuni di Rea Po, Verrua Po Mezzanino Po e naturalmente Bressana.
Durante il viaggio Rinaldi scambio’ due parole con l’appuntato che guidava
_vedra’ maresciallo qui si trovera’ bene, i paesi sono tranquilli la gente e’ cordiale per lo piu agricoltori, pensionati piccoli commercianti tutto di normale amministrazione e nessuna grana,al massimo qualche rissa ma niente di piu.
-Speriamo?! Visto che si tratta del mio primo incarico.
La camionetta arrivo’ alle 18.30 fuori dalla stazione vi erano schierati i quattro militari componenti la stazione ,di cui due appuntati e due carabineri scelti abbastanza giovani.
-Maresciallo ben arrivato
-prego, comodi comodi
Rinaldi scese dall’auto e accompagnato dall’appuntato Maggi entro’ in quello che era il suo nuovo ufficio,la stazione era abbastanza grande e ben tenuta al piano terra vi erano due uffici e una sala d’attesa mentre al primo piano vi erano due appartamenti di cui uno riservato a Rinaldi e l’altro vuoto per il personale di guardia.
Il maresciallo sistemo’ le sue cose nell’appartamento, poi tenne una breve riunione con i militari sottoposti e verso le otto di sera ando’ a cenare nella trattoria del paese e finalmente verso le dieci rientro’ in caserma per andare a coricarsi.
I giorni ed i mesi successivi passarono velocemente, Rinaldi fece amicizia con tutti, il parroco, il sindaco, il farmacista e tante altre persone, fece visita ai paesi vicini a lui assegnati e tutto sembrava andare per il meglio quando un giorno verso le otto del mattino arrivo’ una telefonata
-carabinieri?
-si dica
- sono Colnaghi il postino, correte e’ successa una disgrazia
-da dove chiama scusi?
- da Verrua fate presto c’e un morto
- come un morto ? dove?
- al bar hanno trovato Casinelli morto
-arriviamo subito.
Immediatamente l’appuntato Orlandoni che avevo preso la telefonata chiamo’ subito il maresciallo Rinaldi che si era recato con Maggi a fare il solito giro di controllo nei paesi
-pronto ! Maresciallo mi risponda, pronto!
-si Orlandoni sono qua a Pinarolo dimmi
-Maresciallo corra subito a Verrua, hanno appena chiamato pare ci sia un morto al bar Casinelli
-cosa? Corro subito
Pinarolo distava solo 5 km da Verrua e i due militari arrivarono in pochissimi minuti.
Giunti sul posto nella piazza del paese vi era gia una folla di curiosi, Rinaldi scese dalla camionetta cominciando a urlare
-Maggi , mandi via questa gente non siamo al circo.Mentre Maggi allontanava i curiosi Rinaldi entro’ nel bar, nella sala a fianco accasciato sul tavolo da biliardo giaceva esamine senza vita in una pozza di sangue il Casinelli. Vi era anche il parroco di Verrua Don Amedeo intento a dar la benedizione al cadavere
-buon giorno don Amedeo
-buon giorno Maresciallo ha visto cosa e’ successo? Roba da non credere e’ la prima volta che accade in paese un’episodio del genere
-lei ha toccato qualcosa?
-assolutamente no. Sono venuto solo a dare la benedizione
-si certo, chi ha trovato il cadavere?
-io maresciallo, sono Colnaghi il postino, sono venuto questa mattina presto per consegnare una raccomandata a Casinelli, non vedendolo nel bar sono entrato e pensando fosse nel cortile sono passato nella sala da biliardo e ho trovato il cadavere, dopo di che vi ho chiamato subito.
-Maggi!
- eccomi maresciallo
-chiami subito Orlandoni ,le dica di venire qui a dare una mano e chiami anche il capitano Massara e il medico legale
-subito maresciallo
Circa 30 minuti dopo arrivarono da Stradella il capitano Massara e il dott Campi il medico legale
-buon giorno Rinaldi
-buon giorno capitano
-allora? Cosa abbiamo qui?
-Una brutta storia capitano, stiamo aspettando la scientifica per raccogliere elementi,nel frattempo ho interrogato l’unico testimone, si tratta del postino che ha trovato il cadavere.
-molto bene
- lei dottore cosa mi dice?
-ad un primo esame vedo tre ferite da arma da taglio, due al polmone ed una al cuore, direi che l’assassino sapeva dove colpire, ha ucciso intenzionalmente, credo anche che sia un mancino dal modo in cui ha inferto i colpi
- ora della morte?
- maresciallo mi chiede troppo devo fare esame piu approfonditi , ma direi a prima vista intorno alla mezzanotte massimo l’una di ieri sera.
- va bene ,grazie dottore
.ma di nulla si figuri
- Allora Rinaldi cosa pensa di fare?
-capitano avvio subito le indagini e vediamo di venirne a capo
-mi raccomando mi tenga aggiornato
-certamente capitano
-conto su di lei allora.
Il capitano Massara usci dal bar e fece ritorno a Stradella mentre Rinaldi comincio a interrogare i clienti abituali del bar per cercare di trarre elementi utili all’indagine.Nel frattempo da Pavia arrivo’ la scientifica
Per i rilievi e l’autombulanza che rimosse e il cadavere per portarlo alla Medicina Legale.
L’arma del delitto non fu trovata, l’assassino aveva agito con calma ripulendo apparentemente ogni traccia.
Dagli interrogatori non emerse nulla di importante, il Casinelli sembrava conducesse una vita normale, non era sposato, viveva da solo, niente amici, e viveva con il lavoro del bar e della sala da biliardo
Rinaldi fece ritorno in caserma, nel cervello gli passavano mille pensieri, quel delitto era strano, Verrua era un paese tranquillo di agricoltori dove tutti si conoscevano, chi poteva aver ucciso in modo cosi efferato quell’uomo? Qual’era il movente?
Con queste domande Rinaldi chiamo’ a rapporto i suoi uomini
-allora signori vediamo di dividerci i compiti, bisogna indagare a fondo sulla vita di Casinelli, sappiamo che non era nativo di Verrua, voglio sapere tutto, chi era, amici parenti, conoscenti ecc. ecc non deve sfuggirci nulla chiaro?
-agli ordini maresciallo faremo l’impossibile
-bene potete andare.
L’indomani mattina Rinaldi ebbe l’idea di andare in banca e parlare con il direttore
Entrato in banca si avvicino’ al cassiere presentandosi
- Buon giorno, sono il maresciallo Rinaldi, volevo parlare con il direttore
- -un attimo vedo se e’ libero
- Prego maresciallo si accomodi
- Buon giorno sono Lonati il direttore della filiale,in cosa posso esserle utile
- Buon giorno volevo parlarle un attimo
- Si certo si accomodi, mi dica
- Ecco volevo sapere se il sig. Casinelli era suo cliente
- Chi ? il titolare del bar?
- Esattamente
- Si certo era ns. cliente, anzi un ottimo cliente
- Cosa intende dire? Vorrei capire meglio
- Certamente Casinelli oltre al conto della sua attivita’, aveva dei depositi personali
- Posso vederli?
- Ma veramente ci sarebbe il segreto bancario
- Guardi ci metto 5 minuti a farmi dare il mandato dal giudice
- Va bene ho capito, attenda un attimo
Il direttore usci dal suo ufficio e fece rientro poco dopo con dei tabulati
- Ecco vede maresciallo questi sono i saldi del depositi del Casinelli ed i movimenti dei suoi conti
Quello del bar e il suo conto personale , depositi a risparmio e posizione titoli, azioni insomma
E’ tutto qua
-di che cifra stiamo parlando direttore?
-qualche centinaio di milioni maresciallo
-una cifra notevole per il gestore di un bar non crede Sig. direttore?
-indubbiamente, ma volevo precisare che io sono qui da poco , non conoscevo molto Casinelli,
veniva qualche volta in banca, ma credo che il cassiere sia quello che lo conosceva meglio, lui e’ qui da molti anni, un po’ la memoria storica della filiale
-ah si? Puo chiamarlo un attimo per cortesia?
- si certo attenda
Il direttore si alzo’ nuovamente e chiamo’ il cassiere
Verdi! Per cortesia venga un attimo
Il cassiere entro’ nell’uff del direttore
-chiuda la porta per piacere disse Rinaldi, volevo farle qualche domanda
-mi dica
-il direttore mi diceva che lei e’ qui da molto tempo
-praticamente da sempre
-lei conosceva bene Casinelli?
-abbastanza, Casinelli era un cliente storico e poi come ha potuto vedere aveva un sacco di soldi
-ecco appunto un sacco di soldi, secondo lei con la sola gestione del bar una persona riesce ad accumulare cosi tanto?
-veramente ce lo siamo chiesti in tanti maresciallo , ma sa Casinelli veniva, versava ,prelevava nessuno ha mai detto nulla
-certo, capisco. Bene puo andare grazie
-si figuri
- questi tabulati l prendo io direttore li devo esaminare
-ma veramente?
-non si preoccupi fra qualche giorno li restituisco
-va bene maresciallo, non mi metta in difficolta’
-stia tranquillo, arrivederci
-arrivederci
Rinaldi usci dalla banca e fece ritorno in caserma. Per tutta la notte studio’ i movimenti di quei conti, quelli del bar sembravano movimenti normali, mentre quelli personali non erano convincenti.troppi versamenti di cifre considerevoli, prelevamenti consistenti, qualcosa non quadrava, ma cosa? Cosa nascondeva quell’uomo? Indubbiamente Casinelli aveva una seconda vita non poteva avere tutti quei soldi, la risposta arrivo’ il giorno successivo
Il giorno dopo infatti il cassiere della banca chiamo’ il maresciallo Rinaldi
-Pronto? Carabinieri
- carabiniere scelto Garofalo chi parla?
Sono Verdi il cassiere della banca volevo parlare con il maresciallo
-un attimo
Maresciallo venga un attimo per cortesia
-cosa succede Garofalo
- il cassiere della banca vuole parlare con lei
-me lo passi di la in ufficio
- pronto? Sono Rinaldi
-maresciallo buon giorno sono Verdi
-si mi dica
-ascolti ieri mi sono dimenticato di dirle una cosa
-cosa?
-ecco ora che Casinelli e’ morto, con le cambiali come facciamo?
-quali cambiali?
-quelle che tutti i mesi Casinelli incassava
- ascolti lei oggi a che ora finisce?
-alle 17
-bene passi in caserma e mi spieghi meglio
Fu cosi che alle 17,15 il cassiere suono’ il campanello della caserma
-sono Verdi, ho appuntamento con il maresciallo
-prego si accomodi
Verdi entro’ in caserma e l’appuntato di guardia lo accompagno’ nell’uff di Rinaldi
-buona sera maresciallo
-buonasera, prego si accomodi, allora mi spieghi questa storia delle cambiali
-allora maresciallo deve sapere che da anni Il Casinelli tutti i mesi incassava un sacco di cambiali
- e chi pagava queste cambiali
-una moltitudine di persone diverse,
-persone di Verrua?
-qualcuno
-chi ad esempio
-qualche agricoltore, ma anche persone insospettabili
-ad esempio?
-un farmacista di Milano, un antiquario sono quelli che mi vengono in mente in questo momento ma ce ne sono altri
-c’e altro?
-direi di no
-bene Verdi la ringrazio lei mi e’ stato molto utile, si tenga a disposizione,potrei aver bisogno di lei nei prossimi giorni
-certamente marescialo buona sera
-buona sera
Ora lo scenario a Rinaldi era piu chiaro, ma certo le cambiali, Casinelli faceva il presta soldi, lo strozzino tanto per interderci, ora si spiegava quella montagna di soldi, il bar e la sala da biliardo erano solo una copertura, ora bisognava indagare tra i debitori del Casinelli.Fu cosi che nei giorni che seguirono Rinaldi e i suoi uomini convocarono in caserma tutti i debitori delle cambiali, la processione fu veramente lunga, personaggi di ogni genere, agricoltori,commercianti ,pensionati e chi piu ne ha piu ne metta.Una settimana dopo il delitto il medico legale il dottor Campi fece una rivelazione al maresciallo che fu poi un tassello importante per le indagini




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Racconto scritto il 23/05/2015 - 16:21
Da MAURO MONTALTO
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