Il recensore
Sono passati tredici anni da quando io e mio marito abbiamo deciso di aprire un locale, una piccola trattoria con pochi tavoli dove proporre una cucina semplice e casereccia. La nostra più che un’attività a conduzione familiare è un’attività a conduzione coniugale: siamo infatti solo noi due a gestire la baracca in ogni suo aspetto, dalla spesa alle pulizie, dalla preparazione dei piatti e dei dolci, dai giri in banca o dal commercialista, dalla stanchezza alle notti insonni.
E’ un lavoro molto bello e creativo che ci porta a fare incontri molto belli e significativi con persone che ci donano la loro presenza e con le quali molto spesso instauriamo dei rapporti che vanno al di là del semplice scambio commerciale avvenuto nella sala della nostra trattoria.
Anche per noi vale il detto che “nessuno è profeta in patria” pertanto lavoriamo più che altro nel periodo estivo con i turisti, ed il mondo del web si rivela un ottimo veicolo per farci conoscere e per pubblicizzare la nostra attività.
Il canale di Tripadvisor è un buon mezzo, anche se spesso si rivela un’arma a doppio taglio, soprattutto quando è usato da coloro che guardano troppa tv e pensano che la vita, quella degli altri ovviamente, sia un interminabile concorso.
Ecco quindi che la mia giornata inizia con la A, come Angoscia, quando al mattino con gli occhi ancora cisposi accendo il mio cellulare per sapere se abbiamo preso schiaffi o se siamo stati bravi e diligenti.
Ci sono diverse tipologie di recensori: ci sono quelli silenti che non ti aspetti ti facciano una bella recensione, che io chiamo regali visto che non chiedendo niente a nessuno accrescono gratuitamente la nostra potenzialità di lavoro e che per nostra fortuna o nostro merito sono la maggioranza; ci sono quelli che prima che io possa accoglierli con un buongiorno o un buonasera esordiscono con un “Sono qui perché voglio vedere se è vero quello che si dice di voi”… “E chi minchia sei?” vorrei dirgli mentre con un largo sorriso mi ritrovo ad accoglierlo dicendo “Speriamo di non deluderla”.
E qui inizia il calvario perché ogni mio gesto, ogni mio battito di ciglia sarà esaminato ed il gran gourmet assaggerà i piatti distorcendo la bocca nella peggior imitazione dei grandi chef della Tv non rendendosi conto di essere veramente ridicolo.
Vado in cucina dove appoggio la testa allo stipite della porta e mio marito accaldato ed affannato a preparare i piatti ordinati nei diversi tavoli rispettando tutti i tempi nonostante la tensione e la pressione alle stelle, mi chiede se sto male.
“No, non sto male….ma non diludermi perché in sala c’è Bastianich!”
Mio marito, di sangue sardo ma romano di nascita, di crescita e di lingua, mi risponde: “Dije che mò mè so rotto er caxxo!”
Varco la porta che dà in sala ed in automatico le mie labbra si aprono in un sorriso e anche se stonata come una campana, canticchio la canzone che la radio in sottofondo sta trasmettendo.
“Signora, ma lei canta sempre? Beata lei che non ha problemi!”
“Bhè…anch’io ho i miei drammi, sa? Ah, sapesse quanti ne ho!!”
C’è poi il recensore che prende veramente sul serio la sua missione: silenzio a tavola con la moglie, e sul silenzio ed il malumore potrei aprire un nuovo capitolo, osserva tutto attentamente, assaggia tutti i piatti, li fotografa e poi a fine pasto con il suo tablet ne fa altre mille in giro per la sala ed è lì che spero che quella mensola non spolverata non finisca sul web con il titolo “Polvere sulle suppellettili!” A lui non basta il semplice scontrino, vuole che scriva in un foglio i nomi dei piatti ed il relativo prezzo. Ed io dico “Sa, se me lo avesse chiesto prima le avrei fatto la fattura” “No, va bene così. Sa, faccio il recensore!”
Dio Santo aiutami……dammi la pazienza necessaria per non mandare a fanculo nessuno….
L’indomani mattina, stordita, intravvedo la sua recensione, buona, in cui elenca i piatti per poi concludere con il prezzo pagato ed il prezzo onesto che secondo lui avrebbe dovuto pagare. Recensore con portafoglio in pelle di riccio!
Ho l’abitudine di conservarmi tutte le copie delle comande in modo che possa controbattere anche al recensore “furbo” che a distanza di mesi si lamenta di qualcosa. Perché il recensore alla fine ha la facoltà di scrivere ciò che vuole visto che per lo staff di Tripadvisor il suo pensiero rappresenta l’opinione del viaggiatore, mentre il ristoratore può replicare ma certe macchie rimangono…e fanno male.
C’è poi chi si offende della nostra risposta e allora ci invia mail private per insultarci e ridurci al silenzio.
Poi c’è quello che dispensa consigli su tutto, sul colore delle pareti, sul piatto che avrebbe fatto in altro modo e addirittura sulla gestione, libertà che francamente varca ogni limite.
Ma c’è anche chi a causa o grazie alla nostre scelte non riesce a mangiare da noi e allora si vendica con un giudizio negativo o chi dotato di smartphone a tavola mi interrompe mentre descrivo un piatto “E’ questo?” mi dice mostrandomi una delle foto sul nostro profilo. Oppure “Voglio questo” non capendo che quelle foto non sono un menù fotografico…
Bhè, che dire? Noi siamo esseri umani come tutti gli altri, con un lavoro impegnativo come molti altri, senza un giorno di riposo per almeno cinque mesi come pochi altri, talvolta imbottiti di farmaci perché non ci possiamo ammalare e cercando comunque di accogliere i clienti con il sorriso anche quando siamo sommersi dai problemi, anche quando il cuore va a mille perché è una settimana che non dormi, anche quando lo squillo del telefono ti spaventa perché sai che all’altro capo c’è qualcuno che ti darà la notizia che non avresti voluto sentire.
Siamo persone normalissime, non siamo perfette e non funzioniamo a gettoni, pertanto possiamo sbagliare e quando ci capita, perché ci capita, andiamo al tavolo a scusarci perché non tutte le ciambelle escono con il buco e l’importante è ammetterlo con umiltà…e anche coraggio!
La giornata di lavoro alla fine trascorre tra mille doveri, le ore che non bastano mai ed il continuo esame che è fatica aggiunta ad altra fatica.
Si è fatto tardi ormai, è quasi l’una di notte e faccio fatica a salire le scale di casa; attacco la lavatrice e, mentre il recensore scarica la sua rabbia o sorride al nostro ricordo, io tuffo i piedi gonfi nella bacinella d’acqua fredda per un pediluvio che mi aiuti almeno a trascinarmi fino al letto, sperando in un sonno ristoratore così da poter, fra qualche ora iniziare una nuova giornata.
Con la A naturalmente……..
E’ un lavoro molto bello e creativo che ci porta a fare incontri molto belli e significativi con persone che ci donano la loro presenza e con le quali molto spesso instauriamo dei rapporti che vanno al di là del semplice scambio commerciale avvenuto nella sala della nostra trattoria.
Anche per noi vale il detto che “nessuno è profeta in patria” pertanto lavoriamo più che altro nel periodo estivo con i turisti, ed il mondo del web si rivela un ottimo veicolo per farci conoscere e per pubblicizzare la nostra attività.
Il canale di Tripadvisor è un buon mezzo, anche se spesso si rivela un’arma a doppio taglio, soprattutto quando è usato da coloro che guardano troppa tv e pensano che la vita, quella degli altri ovviamente, sia un interminabile concorso.
Ecco quindi che la mia giornata inizia con la A, come Angoscia, quando al mattino con gli occhi ancora cisposi accendo il mio cellulare per sapere se abbiamo preso schiaffi o se siamo stati bravi e diligenti.
Ci sono diverse tipologie di recensori: ci sono quelli silenti che non ti aspetti ti facciano una bella recensione, che io chiamo regali visto che non chiedendo niente a nessuno accrescono gratuitamente la nostra potenzialità di lavoro e che per nostra fortuna o nostro merito sono la maggioranza; ci sono quelli che prima che io possa accoglierli con un buongiorno o un buonasera esordiscono con un “Sono qui perché voglio vedere se è vero quello che si dice di voi”… “E chi minchia sei?” vorrei dirgli mentre con un largo sorriso mi ritrovo ad accoglierlo dicendo “Speriamo di non deluderla”.
E qui inizia il calvario perché ogni mio gesto, ogni mio battito di ciglia sarà esaminato ed il gran gourmet assaggerà i piatti distorcendo la bocca nella peggior imitazione dei grandi chef della Tv non rendendosi conto di essere veramente ridicolo.
Vado in cucina dove appoggio la testa allo stipite della porta e mio marito accaldato ed affannato a preparare i piatti ordinati nei diversi tavoli rispettando tutti i tempi nonostante la tensione e la pressione alle stelle, mi chiede se sto male.
“No, non sto male….ma non diludermi perché in sala c’è Bastianich!”
Mio marito, di sangue sardo ma romano di nascita, di crescita e di lingua, mi risponde: “Dije che mò mè so rotto er caxxo!”
Varco la porta che dà in sala ed in automatico le mie labbra si aprono in un sorriso e anche se stonata come una campana, canticchio la canzone che la radio in sottofondo sta trasmettendo.
“Signora, ma lei canta sempre? Beata lei che non ha problemi!”
“Bhè…anch’io ho i miei drammi, sa? Ah, sapesse quanti ne ho!!”
C’è poi il recensore che prende veramente sul serio la sua missione: silenzio a tavola con la moglie, e sul silenzio ed il malumore potrei aprire un nuovo capitolo, osserva tutto attentamente, assaggia tutti i piatti, li fotografa e poi a fine pasto con il suo tablet ne fa altre mille in giro per la sala ed è lì che spero che quella mensola non spolverata non finisca sul web con il titolo “Polvere sulle suppellettili!” A lui non basta il semplice scontrino, vuole che scriva in un foglio i nomi dei piatti ed il relativo prezzo. Ed io dico “Sa, se me lo avesse chiesto prima le avrei fatto la fattura” “No, va bene così. Sa, faccio il recensore!”
Dio Santo aiutami……dammi la pazienza necessaria per non mandare a fanculo nessuno….
L’indomani mattina, stordita, intravvedo la sua recensione, buona, in cui elenca i piatti per poi concludere con il prezzo pagato ed il prezzo onesto che secondo lui avrebbe dovuto pagare. Recensore con portafoglio in pelle di riccio!
Ho l’abitudine di conservarmi tutte le copie delle comande in modo che possa controbattere anche al recensore “furbo” che a distanza di mesi si lamenta di qualcosa. Perché il recensore alla fine ha la facoltà di scrivere ciò che vuole visto che per lo staff di Tripadvisor il suo pensiero rappresenta l’opinione del viaggiatore, mentre il ristoratore può replicare ma certe macchie rimangono…e fanno male.
C’è poi chi si offende della nostra risposta e allora ci invia mail private per insultarci e ridurci al silenzio.
Poi c’è quello che dispensa consigli su tutto, sul colore delle pareti, sul piatto che avrebbe fatto in altro modo e addirittura sulla gestione, libertà che francamente varca ogni limite.
Ma c’è anche chi a causa o grazie alla nostre scelte non riesce a mangiare da noi e allora si vendica con un giudizio negativo o chi dotato di smartphone a tavola mi interrompe mentre descrivo un piatto “E’ questo?” mi dice mostrandomi una delle foto sul nostro profilo. Oppure “Voglio questo” non capendo che quelle foto non sono un menù fotografico…
Bhè, che dire? Noi siamo esseri umani come tutti gli altri, con un lavoro impegnativo come molti altri, senza un giorno di riposo per almeno cinque mesi come pochi altri, talvolta imbottiti di farmaci perché non ci possiamo ammalare e cercando comunque di accogliere i clienti con il sorriso anche quando siamo sommersi dai problemi, anche quando il cuore va a mille perché è una settimana che non dormi, anche quando lo squillo del telefono ti spaventa perché sai che all’altro capo c’è qualcuno che ti darà la notizia che non avresti voluto sentire.
Siamo persone normalissime, non siamo perfette e non funzioniamo a gettoni, pertanto possiamo sbagliare e quando ci capita, perché ci capita, andiamo al tavolo a scusarci perché non tutte le ciambelle escono con il buco e l’importante è ammetterlo con umiltà…e anche coraggio!
La giornata di lavoro alla fine trascorre tra mille doveri, le ore che non bastano mai ed il continuo esame che è fatica aggiunta ad altra fatica.
Si è fatto tardi ormai, è quasi l’una di notte e faccio fatica a salire le scale di casa; attacco la lavatrice e, mentre il recensore scarica la sua rabbia o sorride al nostro ricordo, io tuffo i piedi gonfi nella bacinella d’acqua fredda per un pediluvio che mi aiuti almeno a trascinarmi fino al letto, sperando in un sonno ristoratore così da poter, fra qualche ora iniziare una nuova giornata.
Con la A naturalmente……..
Racconto scritto il 19/06/2015 - 20:05
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Voto: | su 8 votanti |
Commenti
Grazie Gaetano, è proprio il lavoro che non mi lascia il tempo da dedicare a voi tutti e sì, è vero, l'onestà paga....ma quanta fatica!!
Millina Spina 18/07/2015 - 19:17
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Ops! Intendevo dire vivissimi...
Gaetano Lo Iacono 18/07/2015 - 17:25
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Complimenti vivossimi per il riconoscimento meritato. Quando si lavora onestamente si viene sempre premiati.... Auguri e benedizioni Millina.
Gaetano Lo Iacono 18/07/2015 - 17:20
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Grazie Milly Barattieri e Salvatore Mauro. In effetti tutto ci riporta al rispetto reciproco in qualsiasi luogo o situazione, senza diventare bersaglio o "bidone" per scaricare le frustranti insoddisfazioni.
Millina Spina 11/07/2015 - 00:31
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Gran bel racconto. Meritata vittoria. Ed è vero, questi recensori ormai credono di essere delle divinità senza nemmeno rendersi conto del lavoro e dello stresso che può esserci dietro ad un'attività!
Salvatore Mauro 10/07/2015 - 18:59
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Complimenti Milli na per meritato riconoscimento!
Milly Barattieri 06/07/2015 - 19:22
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Amici....sono veramente emozionata e molto onorata del riconoscimento per questo lavoro, che più che un racconto è la sintesi della mia giornata di lavoro e di vita. Ciò spero giustifichi la mia assenza o la mia presenza altalenante nel sito. Un grazie a tutti di cuore, specialmente agli amici Luciano e Rocco Michele, nobili punti di riferimento in questa famiglia e complimenti sinceri a tutti coloro che hanno avuto i meritati riconoscimenti.
Millina Spina 06/07/2015 - 19:14
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Il mio complimentarmi per il prezioso riconoscimento mensile. Auguri Millina...
Rocco Michele LETTINI 06/07/2015 - 15:41
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Millina compliemtni per il riconoscimento giusto e doveroso.
Ottima opera.
Ottima opera.
luciano rosario capaldo 06/07/2015 - 11:12
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Luciano ed Arcangelo vi ringrazio per i vostri preziosi commenti che sono anche dei consigli amichevoli.
Nel privato è giusto non lasciarsi condizionare, andare avanti con determinazione. Ma quando si ha a che fare con il pubblico sono molto importanti anche i consensi, i giudizi altrui che vanno ad arricchire la consapevolezza delle proprie qualità e capacità.
Lieta serata
Nel privato è giusto non lasciarsi condizionare, andare avanti con determinazione. Ma quando si ha a che fare con il pubblico sono molto importanti anche i consensi, i giudizi altrui che vanno ad arricchire la consapevolezza delle proprie qualità e capacità.
Lieta serata
Millina Spina 20/06/2015 - 18:35
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Non v'è recensore che tenga. Quando ognuno imparerà ad usare il proprio cervello ed a non lasciarsi condizionare dai giudizi altrui, allora si che potremo tornare a godere delle belle cose, così come si faceva un tempo. Il buon nome, certamente, può essere offuscato da ingiusti commenti lasciati sul web, ma la qualità del servizio e l'attaccamento della clientela, quella "vera", devono essere da sprone a continuare, dando sempre il meglio di sé. Un testo molto attuale, davvero apprezzato nel contenuto.
Arcangelo Galante 20/06/2015 - 13:43
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Bene non posso che sposare quanto da voi detto precedentemente e significare che passione , ardore ma soprattutto consapevolezza che c'è sempre un recensore nella vita di ognuno di noi. Il primo nostro recensore però dovremmo essere noi.
luciano rosario capaldo 20/06/2015 - 13:30
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Grazie infinite Rocco!
Sì, l'ardore è la molla vincente con cui superare prove fisiche....e psicologiche!
Lieto fine settimana anche a te!
Sì, l'ardore è la molla vincente con cui superare prove fisiche....e psicologiche!
Lieto fine settimana anche a te!
Millina Spina 20/06/2015 - 11:03
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UNA GIORNATA AL LAVORO... IN MAIUSCOLO... INIZIANTE CON LA A: A_R_D_O_R_E: LA MOLLA VINCENTE!
STRAORDINARIA SEQUELA MILLINA.
STRAORDINARIA SEQUELA MILLINA.
LIETO WEEKEND -
Rocco Michele LETTINI 20/06/2015 - 07:22
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