Pecchio ha molte amiche
Pecchio ha molte amiche, nella sua città.
Ha, soprattutto, tutta la loro amicizia e loro hanno tutta la sua: a trecentosessanta gradi.
Non sono originarie della città di Pecchio, ma vi sono tutte residenti.
Vengono, curiosamente, tutte, da Cosenza.
Alcune sono state sue compagne di classe, altre, invece, di scuola.
Alcune sono sue colleghe di lavoro, altre frequentano, invece, assiduamente, semplicemente, il suo ufficio.
Tutte frequentano, con Pecchio, la stessa Parrocchia, partecipano alla stessa Santa Messa.
Ciascuna sta, a turno, accanto, ma, soprattutto, insieme a lui, in Chiesa, nei giorni feriali e festivi, l'accompagna a fare la fila per ricevere l'Eucaristia, scambia con lui un caloroso segno di pace.
Ho detto:...l'accompagna a fare la fila per ricevere l'Eucaristia....
Non ho detto che Pecchio è diversamente abile (con paralisi agli arti inferiori ed agli sfinteri) dalla nascita, infatti.
Sta sulla sedia a rotelle.
Riprendo la narrazione dove l'ho nterrotta.
Ciascuna l'accompagnava, in Parrocchia, quando era allievo di Catechismo e, poi, quando era diventato Catechista.
L'accompagnava alle riunioni del Consiglio Pastorale Parrocchiale, di cui era membro eletto.
L'accompagnava al presbiterio quando, come Ministro Straordinario dell'Eucaristia, durante la Santa Messa, distribuiva l'Eucaristia coi Sacerdoti.
L'accompagnava, poi, a domicilio, da ogni anziano e/o malato a cui portava l'Eucaristia.
Pecchio si confidava e si confida, tuttora, con le sue fedelissime amiche cosentine e loro fanno altrettanto con lui.
L'invitano alle loro feste di Compleanno e lui invita loro alla sua.
Non c'è mai un contrordine da parte di qualcuno.
Pecchio è "single" e anche loro lo sono.
C'è disponibilità reciproca, per questo motivo.
C'è rispetto reciproco per l'essere "single" di ciascuno, soprattutto.
Pecchio è contento, per questo motivo, delle sue amiche cosentine così come loro sono contente di lui.
C'è volontà da parte di tutti di essere amici fino all'ultimo respiro.
Pecchio non poteva desiderare nulla di meglio dalla vita e la vita non poteva regalargli nulla di meglio.
Nessuno può sapere che cosa si perda a non essere amico/a di Pecchio ad eccezione delle sue fedelissime cosentine.
Cito il nome di, almeno, tre di loro: Enza, Cosetta e Costanza.
Ha, soprattutto, tutta la loro amicizia e loro hanno tutta la sua: a trecentosessanta gradi.
Non sono originarie della città di Pecchio, ma vi sono tutte residenti.
Vengono, curiosamente, tutte, da Cosenza.
Alcune sono state sue compagne di classe, altre, invece, di scuola.
Alcune sono sue colleghe di lavoro, altre frequentano, invece, assiduamente, semplicemente, il suo ufficio.
Tutte frequentano, con Pecchio, la stessa Parrocchia, partecipano alla stessa Santa Messa.
Ciascuna sta, a turno, accanto, ma, soprattutto, insieme a lui, in Chiesa, nei giorni feriali e festivi, l'accompagna a fare la fila per ricevere l'Eucaristia, scambia con lui un caloroso segno di pace.
Ho detto:...l'accompagna a fare la fila per ricevere l'Eucaristia....
Non ho detto che Pecchio è diversamente abile (con paralisi agli arti inferiori ed agli sfinteri) dalla nascita, infatti.
Sta sulla sedia a rotelle.
Riprendo la narrazione dove l'ho nterrotta.
Ciascuna l'accompagnava, in Parrocchia, quando era allievo di Catechismo e, poi, quando era diventato Catechista.
L'accompagnava alle riunioni del Consiglio Pastorale Parrocchiale, di cui era membro eletto.
L'accompagnava al presbiterio quando, come Ministro Straordinario dell'Eucaristia, durante la Santa Messa, distribuiva l'Eucaristia coi Sacerdoti.
L'accompagnava, poi, a domicilio, da ogni anziano e/o malato a cui portava l'Eucaristia.
Pecchio si confidava e si confida, tuttora, con le sue fedelissime amiche cosentine e loro fanno altrettanto con lui.
L'invitano alle loro feste di Compleanno e lui invita loro alla sua.
Non c'è mai un contrordine da parte di qualcuno.
Pecchio è "single" e anche loro lo sono.
C'è disponibilità reciproca, per questo motivo.
C'è rispetto reciproco per l'essere "single" di ciascuno, soprattutto.
Pecchio è contento, per questo motivo, delle sue amiche cosentine così come loro sono contente di lui.
C'è volontà da parte di tutti di essere amici fino all'ultimo respiro.
Pecchio non poteva desiderare nulla di meglio dalla vita e la vita non poteva regalargli nulla di meglio.
Nessuno può sapere che cosa si perda a non essere amico/a di Pecchio ad eccezione delle sue fedelissime cosentine.
Cito il nome di, almeno, tre di loro: Enza, Cosetta e Costanza.
Racconto scritto il 03/07/2015 - 13:34
Da Luca Lapi
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