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Il lago magico

C'era una volta un principe di nome Tom che viveva in un castello insieme alla sua famiglia. Il castello si trovava in un bosco, era molto bello e molto grande; aveva un enorme torre dove di sera si poteva guardare la luna e le stelle; molto spesso il principe di sera arrivava in cima alla torre e lì si perdeva in magici sogni.
Tom era molto felice!!!!
Ma purtroppo un giorno suo padre si ammalò gravemente e dopo poco tempo morì, lasciando il principe e la sua mamma soli.
Passò molto tempo e la regina incontrò un uomo molto crudele....
Molto tempo dopo la regina lo sposò e la sua vita e quella di Tom cambiò.
L'uomo era molto cattivo e fece una maledizione al castello dicendo: "Questo castello sia maledetto e tutte le persone che ci vivono cadano in un sonno profondo e dopo tre giorni muoiano".
Tutti i sudditi e la regina caddero in un sonno profondo; solo il principe Tom che non si trovava al castello si salvò.
Quando però, fece ritorno, trovò tutti addormentati e allora iniziò a piangere e a chiedersi cosa poteva essere successo; ma all'improvviso comparve una fatina che gli disse:" Principe Tom non piangere, non è ancora tutto perduto, tua madre e tutti gli altri non sono morti, sono solo caduti in un sonno profondo".
Il principe rispose:" Come posso risvegliare tutti?"
E la fatina:" Nel bosco entrerai e tante difficoltà incontrerai, ma se non ti scoraggerai, l'acqua magica troverai e tutti salverai".
Allora il principe molto confuso da queste parole le disse: "Fatina ma dove troverò quest'acqua magica?"
Ed ella rispose:" Guarda bene c'è un lago, è lì che troverai l'acqua".
Detto questo la fatina sparì, e il principe si ritrovò tutto solo.
Egli si mise in cammino...
Aveva appena iniziato a camminare nel bosco che trovò un povero orso chiuso in gabbia e non riusciva ad uscire, allora Tom lo liberò e l'orso salvo se ne scappò.
Continuando a camminare iniziò a sentire un pianto e vide davanti a sé una giovane ragazza che era molto spaventata ed era legata ad un albero e le chiese:" Cosa ti è successo?"
Ella rispose:" Uno stregone mi ha fatto un incantesimo e ora tutte le notti mi trasformo in un cigno, e la mattina riprendo il mio aspetto; e lo stregone ritorna qui per legarmi, perché non vuole farmi scappare".
Tom le chiese:" Perché non vuole che scappi?"
E lei:" Mi aveva chiesto di sposarlo ma io ho rifiutato, e perciò mi ha punita. Ho solo due modi per rompere l'incantesimo: o lo sposo oppure bevo dalla fonte l'acqua magica".
Tom allora le disse: " Non preoccuparti; ti aiuterò io, anche io ho bisogno dell'acqua magica. Non mi hai detto ancora come ti chiami".
E lei:" Mi chiamo Olimpia, ma purtroppo non c'è nulla che tu possa fare perché sto per trasformarmi in cigno. Non ce la farò mai a seguirti".
Tom la guardò e le disse:" Non preoccuparti, io ti aiuterò e poi io adoro i cigni".
Non aveva neanche finito di parlare che Olimpia si trasformò, allora lui prese il cigno in braccio e iniziò a percorrere il sentiero.
Avevano ormai camminato a lungo, e la stanchezza e la fatica si facevano sentire allora Tom e il cigno si fermarono sotto un albero e ambedue si addormentarono.
Quando si svegliarono si ritrovarono abbracciati: Olimpia era ritornata una ragazza....
Ormai mancavano solo due giorni per salvare la vita delle persone che stavano nel castello.
Incominciarono il lungo viaggio; all'improvviso sentirono degli spari e delle urla e videro un uomo grande e grosso che li guardava e aveva tra le mani un fucile; stava per colpirli; iniziarono a correre con tutte le loro forze.
Olimpia cadde, si ferì a una gamba; perciò si dovettero fermare e cercare di medicare il brutto taglio.
L'uomo li aveva raggiunti e stava per sparar loro; ma di colpo il fucile diventò una tromba e l'uomo si trasformò in uno scoiattolo.
Era così buffo che Tom e Olimpia scoppiarono a ridere, e lo scoiattolo impaurito se ne scappò lontano.
Era arrivato il momento di continuare a percorrere il bosco; ad un tratto videro un cavallo legato al ramo di un albero e lo slegarono e decisero di portarlo con loro.
Ad un tratto Tom finì nelle sabbie mobili e più si muoveva e più scendeva in giù; Olimpia non sapeva cosa fare, non sapeva come aiutarlo.
Allora iniziò a cercare un bastone o qualunque cosa potesse aiutare Tom a salvarsi.
Trovò un grande ramo spezzato, subito corse da Tom e gli disse:" Tom presto, aggrappati al ramo".
Egli si aggrappò e si salvò.
Si abbracciarono felici!!!
La felicità durò poco...purtroppo si erano accorti che si erano persi e iniziarono a chiedersi se mai l'avessero trovato questo lago; e stanchi ormai si addormentarono.
Furono svegliati da una dolce voce soave e aprendo gli occhi si trovarono davanti la fatina.
Questa disse loro:" Ragazzi le dure prove sono finite, siete quasi arrivati al lago, non abbiate paura non vi siete persi; presto alzatevi vi condurrò io al lago".
Il principe e la ragazza credevano di stare sognando e invece la fatina era lì, proprio davanti a loro.....
Ella prese la bacchetta e sussurrò qualche parolina e finalmente si trovarono tutti e tre davanti al lago.
Era meraviglioso, c'erano tanti uccellini che bevevano l'acqua, non solo loro anche tantissimi altri animaletti....
Era quasi notte e la ragazza stava per trasformarsi in cigno; la fatina, che sapeva anche questo, le disse: "Presto, principessa beva quest'acqua e la maledizione svanirà; ella non ci pensò due volte e iniziò a bere grandi sorsi d'acqua; si fece buio e finalmente non diventò un cigno.
L'incantesimo era svanito....
Ora rimaneva solo il castello da salvare. Tom allora prese una borraccia e la riempì d'acqua, ne bevve un sorso anche lui; la fatina allora disse loro:" Tom, Olimpia è arrivato il momento di tornare al castello".
Pronunciò delle paroline e subito i ragazzi si ritrovarono al castello...
Tom bagnò le labbra della sua mamma e così fece per tuti i sudditi.
Finalmente si svegliarono tutti e ringraziarono il principe e Olimpia.
Per Olimpia era arrivato il momento di partire....stava per salutare Tom, quando egli la prese per mano e le chiese:" Olimpia ti andrebbe di vivere con me per sempre al castello?".
Ma nell'attimo in cui lui pronunciava queste parole si spalancarono le porte e videro lo stregone vestito con un mantello nero e con uno scettro che disse:" Voi due adesso la pagherete cara per quello che avete fatto. Io vi trasformerò in pietre".
All' improvviso comparve la fatina e gli disse:" Tu sei uno stregone davvero cattivo, lascia in pace il castello e i ragazzi, io ti ordino di andartene via, altrimenti te la vedrai con me".
Lo stregone iniziò a ridere e disse:" Tu sei un'illusa, io sono il più potente stregone e se voglio ti trasformo in un topo e poi ti faccio mangiare dal gatto".
E in un attimo quello che aveva detto si ripercosse su di lui.
La fatina lo aveva trasformato in un topo e l'aveva rinchiuso in una gabbia con un pezzetto di formaggio; e disse: " Ora starete meglio, rimarrà per sempre un topo fino a quando non capirà che l'amore è la cosa più importante e che il potere, non serve a molto se non sai aiutare gli altri".
Cosi scomparve lasciando dietro a sé una scia luminosa.
Il principe guardò Olimpia e la baciò; e finalmente poterono vivere felici e contenti.
Passò un po' di tempo e Tom e Olimpia si sposarono e tutto il castello era felice e aspettavano l'arrivo di un piccolo erede.
La storia non è finita qua....
Ci sarà un continuo? Chi lo sa.....



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Racconto scritto il 05/07/2015 - 18:23
Da rosa martella
Letta n.1427 volte.
Voto:
su 13 votanti


Commenti


Davvero bellissimo, ho letto questa favoletta ai miei due nipotini ed è piaciuta molto

lolita 88 23/07/2015 - 16:42

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e un racconto bellissimo, devi essere sicuramente una ragazza molto dolce

amico fantasma 06/07/2015 - 13:16

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Un piacevole racconto... forte della sua creatività... intrisa di originalità... Lieta settimana

Rocco Michele LETTINI 06/07/2015 - 06:44

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