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I colori di Valerio

Vi è mai capitato di pensare intensamente una persona che non vedete e sentite da parecchi anni?
Una di quelle persone che hanno contato parecchio nella vostra vita. Non mi riferisco ad un amore poi svanito.
Parlo di amicizia, di quelle amicizie che si costruiscono un angolino comodo nel vostro cuore: e non se ne vanno più.
Sarà che in questo periodo non gira benissimo, sarà per il fatto che ogni tanto queste amicizie si muovono dall’angolino del cuore in cui sono, come il feto che di tanto in tanto si fa sentire nel grembo materno, insomma sarà per tutto questo ma da parecchi giorni i ricordi si affollano nella mia mente. Ed il ricordo principale , direi l’unico, è quello di questo mio amico. Ah,si, il nome: Valerio, ed io mi chiamo Giorgio.
Esperienze, sia quelle positive che quelle che ti lasciano l’amaro in bocca; intere notti passate a parlare di qualsiasi cosa avesse a che fare con la vita. Posso dire che eravamo inseparabili, sin dai tempi della scuola .
Poi Valerio andò a lavorare all’estero e ci perdemmo di vista. All’inizio ci si scriveva e telefonava, poi solo qualche telefonata ed infine neanche più quelle.
Valerio era una persona estremamente positiva, altruista, sempre pronto ad aiutarti. Non si poneva problemi del tipo “a buon rendere” o “quando avrò bisogno io spero tu ci sia”. Lui c’era sempre e basta.
Io ho sempre pensato che questa sua energia positiva, questo suo modo di stare nel mondo era da attribuire ad una caratteristica, ad un segno distintivo che definiva Valerio: lui vedeva il mondo a colori. Intendo dire non solo bianco o solo nero, come alcuni. Tutti i colori, o quasi. Lui respirava colori, sceglieva a colori, sognava a colori, parlava a colori, si emozionava a colori e si arrabbiava a colori (per la verità non lo visto quasi mai arrabbiato).
Le scelte importanti della sua vita , sino a quando ci si frequentava, ha sempre detto che erano i colori ad ispirarle. Curioso, vi sembra?
Per esempio, il giorno in cui prese la decisione di trasferirsi all’estero, aveva di fronte tre proposte di lavoro. Erano tutte e tre valide e rispondevano perfettamente ai desideri di Valerio; lo stipendio non era un granché, ma Vale non ha mai mostrato grande interesse per il denaro (se non per le necessità più importanti); desiderava fare un esperienza all’estero e fare al meglio il proprio lavoro.
Decise,allora, di concentrarsi su tutte e tre le proposte. Ed indovinate come scelse? Si, in base ai colori. Vi spiego.
Ha cominciato a far danzare gli occhi da una proposta all’altra per almeno cinque minuti, come quando vedi una partita di tennis dal vivo e gli occhi vanno prima di qua e poi di la; ad un certo punto, mi disse, è comparso un cerchio bianchissimo che lui vedeva nitidamente e che si fermò su una delle tre offerte. E scelse quella! Rimasi ovviamente sbalordito e gli chiesi non tanto se avesse riletto bene tutte e tre gli incartamenti ma perché il bianco; cosa significava?
Allora mi spiegò che il bianco, tra le altre cose, ispira grande fiducia nel prossimo e nel futuro.
Proprio l’ispirazione di cui aveva bisogno Valerio.
Oppure capitava che quando ci si incontrava non ti dicesse :”oggi ti vedo un po’ giù” oppure “mi sembri stanco” e cose del genere. No, lui semplicemente ti poteva dire:”oggi ti vedo arancione” e poi mi spiegava che tra i vari significati dell’arancione c’è anche quello che indica buon umore e positività .Oppure ti sentivi dire:”mi sembri un po’ viola oggi” , e la spiegazione stava nel fatto che il viola, tra l’altro, esprimeva apprensione ed impaccio. O, e ci azzeccava sempre!
A volte saltava fuori con affermazioni che li per li ti sconvolgevano ma poi, conoscendolo, rimanevi incantato da tanta magia. “Oggi sto respirando il rosa”, e allora capivi, perché te lo aveva già spiegato in altre occasioni, che si sentiva ispirato a dare e ricevere amore.
Per dirla tutta,secondo me Valerio respirava sempre rosa.
Come dicevo, con Valerio ci si è persi di vista da parecchio tempo. Le ultime notizie che ho di lui è che lavora in una società no profit che si occupa di raccogliere fondi destinati alla costruzione di infrastrutture in luoghi dimenticati dal resto del mondo.
Si, è l’occupazione che scelse in quello strano modo.
Un giorno ricevetti una sua lettera che mi destabilizzò.
Si Valerio era un visionario, un creativo, un po’ strano anche . Ma quello che sto per raccontarvi non potete perdervelo.
Comincia con i saluti, che sta bene, ha un bel lavoro e cose così insomma.
Poi scrive che è un po’ di notti che sogna sempre gli stessi colori. Dentro di me pensavo che non era una cosa così strana: ha sempre sognato colori.
Ciò che faceva la differenza è che sognava sempre gli stessi. Ed una notte, improvvisamente, si sveglia spaventato e sudato, come se avesse fatto un incubo. Questi colori si materializzano davanti a lui, sospesi nell’aria. Lui si alza. I colori si muovono e lui li segue sino alla scrivania . Si siede e comincia a scrivere.
Intitola quello che seguirà : il mondo che vorrei e arricchisce lo scritto con i colori sognati:





Il mondo che vorrei


Siamo nell’anno 2100


Colori: giallo,verde: amore per la natura, giustizia.


Nonostante le più nere previsioni degli anni 2000, la terra non ha subito notevoli sbalzi di temperatura. Anzi, dopo un primo accenno di surriscaldamento proseguito per qualche anno, le temperature hanno cominciato a stabilizzarsi e,incredibile a dirsi, la gente ha smesso di dire: non ci sono più le mezze stagioni.
Il nostro bel paese è ora possibile veramente chiamarlo bel paese. La cultura , il territorio, i mari, l’arte e tutto quello che già era fiore all’occhiello, è stato finalmente valorizzato come si meritava: non si contano più oramai le persone che fanno visita alla penisola italica in qualsiasi periodo dell’anno e da qualsiasi parte del mondo.
Il tutto è stato agevolato da un sistema di trasporti estremamente efficace, organizzato e puntuale. Ovviamente non è più il petrolio il motore di qualsiasi attività. Le varie energie alternative che già agli inizi del secolo avevano cominciato ad avanzare diritto di cittadinanza, hanno letteralmente sostituito il vecchio greggio. Per garantire a quei paesi, che sul petrolio fondavano le loro economie (ed, a volte, anche le ingiustizie) una normale sopravvivenza, sono stati stretti accordi per la cessione di energia in esubero. E’ stata fondata , a livello mondiale, una sorta di cassa comune dell’energia: ogni paese che produce energia ne versa una parte in questa cassa, in modo da poter soddisfare le esigenze di quei paesi in difficoltà.
Il terzo mondo ha conosciuto, a partire dagli anni trenta del secolo in corso, un eccezionale sviluppo economico e culturale che gli ha consentito di evitare la scomparsa o la colonizzazione.
I più grandi esperti mondiali in tutti i campi hanno tenuto veri e propri seminari teorici e stage pratici consentendo ai funzionari prima ed a semplici cittadini poi , di praticare bonifiche, erigere abitazioni , conseguire un istruzione adeguata: nessuno è rimasto indietro.


Colori: Arancione – risveglio, coraggio,fratellanza


Dai più importanti politici a livello mondiale, sino all’ultimo funzionario della più piccola località del mondo improvvisamente si è fatta strada , nell’intricato e fumoso universo della diplomazia e del compromesso, una semplicissima considerazione: non mi posso permettere di camminare con i miei piedi, di respirare, di parlare, di fare l’amore e vivere dignitosamente sino a che anche l’ultimo abitante della terra possa fare la stessa cosa.
Non era difficile da fare come considerazione, soprattutto se si pensa che questi soggetti erano a capo di importanti istituzioni proprio per questo fondamentale principio. O almeno così doveva essere.
Non è stato facile mettere d’accordo tutti, e sapete come è avvenuto? Su iniziativa del primo papa nero della storia, eletto intorno al 2025 . O meglio, non è corretto definirlo Papa perché in effetti la sua funzione di rappresentante di Dio in terra venne sospesa, sostituita da quella di ricercatore del mistero della fede, al fine di fondare il credo su basi certe e non sulla fiducia. Il ricercatore, liberatosi degli abiti talari, ha smesso di pontificare dalle finestre della sua sfarzosa abitazione ed ha cominciato a camminare tra la gente: sia quella comune, che tra quella più importante. Si è recato nei luoghi dove si combattevano le guerre più cruente, ed a corso più volte il rischio di essere ammazzato.
E’ stata questa rivoluzione, questo modo diverso di intendere il pontificato e di decretarne la sospensione, che ha da dato una sferzata anche ai grandi del mondo . La chiesa uscì dal suo oscurantismo fatto di vecchie tradizioni ultramillenarie e conservazione di privilegi.
AI preti (o meglio,secondo il nuovo corso,i “curatori dell’anima”) è stato permesso di sposarsi. Con grande sacrificio dello stesso ricercatore, che percorse migliaia di km all’anno, si diffuse un nuovo significato di chiesa (ah,già, non più chiesa ma “ritrovo spirituale”): veramente aperta a tutti e spogliata delle enormi ricchezze che l’anno sempre contraddistinta ; ricchezze che furono versate in un fondo di solidarietà. Ci fu una capillare informazione sull’uso del preservativo.
Il dissidio con l’ Islam, che nell’Isis e Al Qaeda aveva trovato il braccio armato, si risolse nel modo più sensato: il Ricercatore concordò un incontro con i rappresentanti di tutte le religioni Un anno intero di discussioni, anche violente. Interruzioni e riprese. Ma alla fine prevalse il buon senso: tutti capirono che non era possibile che una sola religione poteva rimanere in vita e soprattutto attraverso l’uso delle armi. Era inevitabile che prima o dopo la reazione da parte dei governi sarebbe arrivata e questo voleva dire solo una cosa: massacri e probabile scomparsa di milioni di persone. Su quali basi poteva continuare a sopravvivere la religione che dal conflitto sarebbe uscita vittoriosa? (sempreché qualcuno si poteva dire vincente)
Il messaggio del profeta cominciò ad essere divulgato nella giusta direzione; qualche fondamentalista è rimasto, ma sono gli stessi che prima combattevano e si opponevano alle altre religioni, che ora si battono affinché tutti gli estremismi cessino di esistere.


Colori: marrone,rosso. Consapevolezza, equità, altruismo


L’uomo non è più solo utente, matricola o consumatore: è soprattutto cuore, anima e passione. Ognuno riceve la considerazione che merita. Ci sono ancora rapine e suicidi, si, ma sicuramente in misura inferiore ai primi anni 2000. I processi non durano anni, soprattutto in Italia. I matrimoni hanno cominciato a riprendere vigore ed anche le nascite , soprattutto in quei paesi dove vi erano state delle flessioni.
Il cibo non viene più sprecato. Intanto in ogni parte del mondo quando ti rechi nei ristoranti, tutti gli avanzi ti vengono impacchettati e te li porti a casa. Anche se sei contrario. Secondo le ultime statistiche, lo spreco di cibo è calato del 40%.
Si è finalmente compreso un principio che agli inizi del 2000 non voleva essere considerato: se si eccettuava per i paesi più poveri, nell’occidente si produceva due volte , tre volte e anche quattro volte di tutto. Tutti avevano almeno il doppio di qualcosa e il gettar via era diventata praticamente un’abitudine.
Non è più così. Intanto vi è stato a livello mondiale una riorganizzazione del mondo del lavoro; l’obbiettivo era di formare il più alto numero di specialisti in medicina e precisamente nella ricerca. Si è così alzato esponenzialmente il livello di scolarizzazione e sono stati creati numerosi posti di lavoro principalmente nel settore, appunto, legato alla ricerca farmacologica e malattie rare. Il tutto finanziato da un fondo mondiale per la conservazione della salute e la prevenzione delle malattie. Tolti di mezzo marchi, brevetti e ricatti simili.
Di contro è scesa l’offerta di lavoro in campo finanziario o più specificatamente in campo ingegneristico-finanziario. L’ uso e l’abuso di tecniche d’alta finanza o per meglio dire di veri e propri virus con alta carica di avidità e generatori di disastri economici nei primi 20 anni del secolo, è stato ridimensionato e quasi del tutto eliminato.
Il progresso, quello vero, quello per tutti, è sempre più visto in funzione non di produrre nuovi modelli di apparecchi tecnologici ogni 6 mesi e, in fondo, uno uguale all’altro, ma bensì di diffondere concetti quali il riciclare, risparmio energetico, distribuzione equa delle risorse e salvaguardia della natura. Sono nati così enormi progetti sia a livello locale che mondiale per la messa in sicurezza del territorio( e l’Italia ne aveva proprio bisogno) che, oltre a creare milioni di posti di lavoro, ha in parte ricucito quello strappo tra governi e cittadini che stava diventando una polveriera pronta ad esplodere.
La libera iniziativa non è scomparsa, ci mancherebbe: si è solo come dire…..disciplinata. Il meglio di quello che funzionava nei paesi nordici in campo occupazionale è stato recepito da quei paesi che da tempo avevano perso la bussola alla ricerca della miglior formula per creare vero lavoro e salvaguardare i diritti di tutti: giovani e meno giovani.
Ovviamente non ci sono più piccoli gruppi che detengono il 60% e più della ricchezza mondiale. Dopo la scomparsa dei grandi capi famiglia delle più grosse e importanti multinazionali mondiali, il nuovo corso ha sviluppato una sorta di nuovo illuminismo: etico, giusto, compassionevole e per l’essere umano. Non esistono più organizzazioni come L’FMI la BCE e simili: ogni paese presenta il conto della spesa e suoi principali problemi ad una commissione centrale a livello mondiale che si riunisce in normalissimi palazzi e solo due volte l’anno. Si discute , anche animatamente, su quello che si deve promuovere, ridimensionare o concedere. Prima per il proprio paese e poi per tutti i paesi del mondo. Non ci sono parametri, spread, CDS,CDP e pagliacciate del genere. La gente ha cominciato, molto piano, ha comprendere come ci si può rendere felici senza riempirsi di cianfrusaglie: e di riflesso lo hanno capito i grandi della terra.


Nota di colore


In Italia, infine, è ancora in corso una polemica(non saremmo italiani) sulla rimozione o meno di una statua che qualcuno, durante la notte di parecchi anni prima, ha piazzato sul duomo al posto della madonnina.
Si tratta di una opera in oro (più bassa della madonnina) che raffigura colui che si definì nei primi anni duemila il più grande statista che l’Italia abbia mai avuto. Allora era molto famoso . Non so come finirà questa diatriba, anche perché i discendenti dicono che hanno tutti i permessi in regola. Quello che so, è che finché è solo una statua non è un pericolo.


Colori: bianco. Pace.


Ah, già, e le guerre? Ma, non so, aspettate un attimo. Ecco, si, mentre scrivevo sono terminate tutte.
Questo è quello che desidero per chi verrà e sicuramente altre cose devono migliorare. Spero che almeno il 20% di quanto sopra si avveri (al netto della statua), viceversa credo che il 2100 potrebbe non essere più un anno sul calendario.


Così è terminata questa incredibile lettera del mio amico Valerio.
Questa lucida visione di quello che lui spera per chi ci sarà, mi vede assolutamente d’accordo. E se appena appena qualcuno ci crede, ne vedremo….di tutti i colori.




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Racconto scritto il 10/07/2015 - 15:27
Da gabriele marcon
Letta n.1282 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


Grazie di cuore,Rosa. Mi sono spinto un pò ai limiti dello sconosciuto, rischiando. Infatti Giuseppe me l'ha fatto notare.
Andiamo avanti!
Grazie ancora!

gabriele marcon 10/07/2015 - 20:07

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Onorato del tuo commento,Giuseppe. Ti ringrazio per l'annotazione relativa agli errori. nel merito, la storia si presta un pò(dopo l'intro) a diverse interpretazioni. Anche perchè le visioni del mondo che potrà essere sono al limite del "trip". Grazie ancora!

gabriele marcon 10/07/2015 - 20:05

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A dire il vero mi è piaciuta di più la prima parte, con l'idea dei colori che accompagnano le esperienze personali di vita. La seconda mi è sembrata nel complesso prolissa, un po' pesante e posticcia. Interessante, comunque, nel suo complesso.
Ci sono alcune imperfezioni di punteggiatura, la mancanza della lettera maiuscolo all'inizio di un discorso diretto, un là (avverbio di luogo) scritto senza accento, un "oh" esclamativo scritto senza h. Nel complesso, comunque è scritto bene e, ripeto, la prima parte si legge con vivo interesse.

Giuseppe Novellino 10/07/2015 - 19:20

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Bellissimo racconto, complimenti

rosa martella 10/07/2015 - 18:40

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