Non capisco come non si riesca a voltare pagina! Eppure nulla è senza fine. Una lacrima scende dagli occhi, riga il viso e poi s'asciuga; il giorno: anche esso muore per dare vita ad un giorno nuovo; una canzone finisce; terminano gli studi ; si conclude la vita delle piante e delle persone. Tuttavia ci sono cose, persone, luoghi che non finiscono mai. Ad essi rimani intrappolato, allo stesso modo in cui il feto resta legato alla placenta per mezzo del cordone ombelicale. E così queste persone, cose, luoghi non passano, non si asciugano. Allora in una carezza senti la sua carezza, in una strada vedi quella strada, in un oggetto riconosci il tuo oggetto. Non li possiedi più, d'accordo! non fanno più parte del tuo quotidiano, ma restano ingabbiati dentro te stesso. Senza fine. Senza scolorire mai.
Racconto scritto il 16/08/2015 - 16:29
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Commenti
Espressivamente reale... Che sia una pagina voltata... portatrice d'interminabile gaudio... Scorso piacevolmente.
Rocco Michele LETTINI 17/08/2015 - 09:23
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