Eppure così irrequieto
il vento mi increspa, pioggia e grandine mi agitano e ingrossano, persone si tuffano dentro me, giocano, pensando solo al loro divertimento, nel loro incurante egoismo verso la mia natura di acqua dolce.
Sassi vengono scagliati su di me, per gioco, solo per il semplice gusto di vedere quante volte con un solo lancio si riesce a ferirmi, scalfendo così la mia già precaria calma, generando anelli che si propagano sulla mia superficie compatta ma estremamente delicata a macchia d'olio, mentre cadono lentamente ma inesorabilmente nel mio profondo.
sassi che modificano e mutano la composizione del mio essere, sassi che non mi appartengono, che mi vengono imposti e dei quali non saprò mai liberarmi.
Sassi che aumentano giorno dopo giorno creando il vuoto attorno a loro, un vuoto che, inevitabilmente darà vita a mulinelli dove se ti avvicini sei spacciato, vuoto dal quale non puoi scappare e ti inghiotte se nella tua incuria ti spingi troppo oltre.
Eppure non sono così, mi ci sono trovato costretto ad esserlo, per difendermi,
perché io sono calmo
"Come acqua di lago"
Daniel Bertuolo
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