Ho sempre voluto la pelle bianca e candida come la Luna
Ho sempre amato la notte e la sua Luna
La Luna mi ipnotizza, mi strega come il buio che la circonda, che poi, così buio non è
Un pomeriggio ho visto il Sole
non il solito Sole, il mio Sole
e da quel momento la mia vita ha girato intorno a lui, proprio come la Terra, innamorata del Sole, non si stanca mai di girargli intorno, osservandolo
una forza immensa mi tirava verso quel fuoco
consapevole che prima o poi mi sarei ustionata
i suoi occhi,le sue labbra,le sue mani, il suo cuore..calamite per la mia anima
Vedevo la luce
vedevo il rosso
vedevo il fuoco
e la mia pelle tremava ad ogni suo tocco
il mio cuore batteva ad ogni suo respiro
le mie guance,che sempre ho desiderato bianche come la Luna, diventavano rosse come la terra ad ogni suo sguardo,
i miei occhi si illuminavano di lacrime dense di vita ad ogni sua parola, ogni suo gesto
e la mia anima godeva quando incontrava la sua.
Quel venerdì, maledetto benedetto venerdì
mi ubriacai, bastò una Tennent's e l'essenza del suo essere, del suo esistere ed essere il mio Sole.
Quel venerdì,maledetto benedetto venerdì
le nostre anime si diedero appuntamento e fu il più bello e il più intenso per la mia anima
e fu l'ultimo.
Il Sole se ne andò e si fece buio,per sempre.
La Luna non c'è
Ora ho la pelle bianca di Luna
non brillante come essa
bianca,opaca e fredda,
Il buio è pesto come i miei occhi,
scuro come il mio cuore,
nero come i capelli che ho sempre voluto
la mia pelle bianca è troppo bianca e fredda
e la sporco con del rosso, quel rosso che il Sole mi mostrava
sporco le mie gambe di rosso
sporco le mie braccia di rosso
sporco le mie spalle di rosso
sporco la mia pancia di rosso
sporco il mio viso di quel rosso così caldo
com'era caldo il sole, com'erano calde le sue labbra sul mio collo
il mio collo che ora è candido e bianco come la Luna e freddo come una notte al mare,non l'ho sporcato
E' li che passa l'arteria principale
E' li che un giorno il mio Sole, forse lui o un altro mi accarezzerà, mi bacerà
e non sarò più fredda
la mia pelle sarà bianca come la Luna ma arderà come quel fuoco.
Non dimenticarmi, non dimenticare il mio profumo,non dimenticare il mio sapore ma soprattutto non dimenticare i miei occhi nei tuoi occhi e la mia pelle contro la tua, anima dentro anima.
Un giorno sarò la Luna che mi strega e avrò un Sole che mi farà brillare.
la morte mi piace
ma un giorno sarò viva
Ho sempre amato la notte e la sua Luna
La Luna mi ipnotizza, mi strega come il buio che la circonda, che poi, così buio non è
Un pomeriggio ho visto il Sole
non il solito Sole, il mio Sole
e da quel momento la mia vita ha girato intorno a lui, proprio come la Terra, innamorata del Sole, non si stanca mai di girargli intorno, osservandolo
una forza immensa mi tirava verso quel fuoco
consapevole che prima o poi mi sarei ustionata
i suoi occhi,le sue labbra,le sue mani, il suo cuore..calamite per la mia anima
Vedevo la luce
vedevo il rosso
vedevo il fuoco
e la mia pelle tremava ad ogni suo tocco
il mio cuore batteva ad ogni suo respiro
le mie guance,che sempre ho desiderato bianche come la Luna, diventavano rosse come la terra ad ogni suo sguardo,
i miei occhi si illuminavano di lacrime dense di vita ad ogni sua parola, ogni suo gesto
e la mia anima godeva quando incontrava la sua.
Quel venerdì, maledetto benedetto venerdì
mi ubriacai, bastò una Tennent's e l'essenza del suo essere, del suo esistere ed essere il mio Sole.
Quel venerdì,maledetto benedetto venerdì
le nostre anime si diedero appuntamento e fu il più bello e il più intenso per la mia anima
e fu l'ultimo.
Il Sole se ne andò e si fece buio,per sempre.
La Luna non c'è
Ora ho la pelle bianca di Luna
non brillante come essa
bianca,opaca e fredda,
Il buio è pesto come i miei occhi,
scuro come il mio cuore,
nero come i capelli che ho sempre voluto
la mia pelle bianca è troppo bianca e fredda
e la sporco con del rosso, quel rosso che il Sole mi mostrava
sporco le mie gambe di rosso
sporco le mie braccia di rosso
sporco le mie spalle di rosso
sporco la mia pancia di rosso
sporco il mio viso di quel rosso così caldo
com'era caldo il sole, com'erano calde le sue labbra sul mio collo
il mio collo che ora è candido e bianco come la Luna e freddo come una notte al mare,non l'ho sporcato
E' li che passa l'arteria principale
E' li che un giorno il mio Sole, forse lui o un altro mi accarezzerà, mi bacerà
e non sarò più fredda
la mia pelle sarà bianca come la Luna ma arderà come quel fuoco.
Non dimenticarmi, non dimenticare il mio profumo,non dimenticare il mio sapore ma soprattutto non dimenticare i miei occhi nei tuoi occhi e la mia pelle contro la tua, anima dentro anima.
Un giorno sarò la Luna che mi strega e avrò un Sole che mi farà brillare.
la morte mi piace
ma un giorno sarò viva
Racconto scritto il 25/09/2015 - 13:49
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Commenti
ti ringrazio Giuseppe..
complimenti per l'ottima osservazione, ho scritto di getto, ho voluto farlo in modo semplice per contrastare i complessi sentimenti che provo.
complimenti per l'ottima osservazione, ho scritto di getto, ho voluto farlo in modo semplice per contrastare i complessi sentimenti che provo.
Luna Amorebuono 29/09/2015 - 21:30
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Nel complesso è un componimento interessante (più brano poetico che racconto)soprattutto per la sottile allusione erotica.
Appare scritto di getto, senza troppa cura per la scelta dei vocaboli e per la struttura.
Appare scritto di getto, senza troppa cura per la scelta dei vocaboli e per la struttura.
Giuseppe Novellino 29/09/2015 - 11:17
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