Capita di svegliarmi alla mattina…e sei già stanco, senza una ragione logica, pensi alle cose insensate… tristi. Sarà
forse per che ho bisogno un po’ di serenità, di… ritrovarmi! cerco di distrarmi… preparo il caffè mentre dalla finestra
le prime luci dell’alba accende un po’ il mio umore. L’odore del caffè ha svegliato anche te, normalmente il caffè lo
prendevamo insieme in veranda mentre il sole si alza, tu mi raccontavi ogni cosa di te anche le cose più stupide… io,
ti ascoltavo perché sapevo che questo era il modo per sfogarti… quanti baci per asciugare le tue lacrime di gioia. Mi
dicevi: che ero tutto per te… ora non so. Il caffè al mattino non e più lo stesso… manca il sapore della tua voce, il
caldo della tua presenza… mi manca il sentirmi dire: che mi ami, come io amo te. Cerco di tenere acceso questo
sentimento con la carica che mi da il mare.
E nelle profondità del mare che trovo la mia pace, i rumori e l'ansietà escono fuori dai miei pensieri,
impari ad amare il silenzio, scopri qualcosa di nuovo anche nella malinconia. Sott'acqua questo
sentimento diventa speranza… la dolce sensazione di leggerezza ti fa stare bene, e come sentire la tua voce nel
silenzio che accompagna una melodia. Queste note sembra avere una forza trainante, mi portano a sognare, segui i
movimenti dei delfini in una danza d’amore. Tutto sembra magicamente reale, scrivo tutto quello che vedo sento, su di
un libro immaginario… ma non riesco a scrivere quello che provo per te. Vorrei essere un poeta per sciogliere il nodo
che impedisce il volo di un sentimento, vorrei parlarti del mio amore di come la vita comunque ci ha sorriso
nonostante gli alti e bassi… mi vestirei da clown per strappare un sorriso alla tua anima… chiederei al vento di
accarezzare i tuoi capelli sussurrando le parole che non ti ho detto mai… colorerei quei momenti che ti fanno stare
male con i colori dell’arcobaleno. So quanto soffri tutte le volte che ti alzi dall'etto in silenzio: per non svegliarmi… io,
soffro dentro: quando tu ti addormenti… ti accarezzo la fronte con le mie labbra… non so quante volte ho voluto
baciarti stringerti dirti basta: viviamo questo tempo come se fosse l’ultimo respiro… vorrei, vorrei, ma e solo il frutto
della mia pazzia, si solo un pazzo può sognare sott'acqua e stare bene. Non so come andrà a finire… spero solo che
un giorno ti accorgessi che io ci sono… solo Dio sa quanto ti amo.
forse per che ho bisogno un po’ di serenità, di… ritrovarmi! cerco di distrarmi… preparo il caffè mentre dalla finestra
le prime luci dell’alba accende un po’ il mio umore. L’odore del caffè ha svegliato anche te, normalmente il caffè lo
prendevamo insieme in veranda mentre il sole si alza, tu mi raccontavi ogni cosa di te anche le cose più stupide… io,
ti ascoltavo perché sapevo che questo era il modo per sfogarti… quanti baci per asciugare le tue lacrime di gioia. Mi
dicevi: che ero tutto per te… ora non so. Il caffè al mattino non e più lo stesso… manca il sapore della tua voce, il
caldo della tua presenza… mi manca il sentirmi dire: che mi ami, come io amo te. Cerco di tenere acceso questo
sentimento con la carica che mi da il mare.
E nelle profondità del mare che trovo la mia pace, i rumori e l'ansietà escono fuori dai miei pensieri,
impari ad amare il silenzio, scopri qualcosa di nuovo anche nella malinconia. Sott'acqua questo
sentimento diventa speranza… la dolce sensazione di leggerezza ti fa stare bene, e come sentire la tua voce nel
silenzio che accompagna una melodia. Queste note sembra avere una forza trainante, mi portano a sognare, segui i
movimenti dei delfini in una danza d’amore. Tutto sembra magicamente reale, scrivo tutto quello che vedo sento, su di
un libro immaginario… ma non riesco a scrivere quello che provo per te. Vorrei essere un poeta per sciogliere il nodo
che impedisce il volo di un sentimento, vorrei parlarti del mio amore di come la vita comunque ci ha sorriso
nonostante gli alti e bassi… mi vestirei da clown per strappare un sorriso alla tua anima… chiederei al vento di
accarezzare i tuoi capelli sussurrando le parole che non ti ho detto mai… colorerei quei momenti che ti fanno stare
male con i colori dell’arcobaleno. So quanto soffri tutte le volte che ti alzi dall'etto in silenzio: per non svegliarmi… io,
soffro dentro: quando tu ti addormenti… ti accarezzo la fronte con le mie labbra… non so quante volte ho voluto
baciarti stringerti dirti basta: viviamo questo tempo come se fosse l’ultimo respiro… vorrei, vorrei, ma e solo il frutto
della mia pazzia, si solo un pazzo può sognare sott'acqua e stare bene. Non so come andrà a finire… spero solo che
un giorno ti accorgessi che io ci sono… solo Dio sa quanto ti amo.
Racconto scritto il 03/10/2015 - 11:04
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Voto: | su 8 votanti |
Commenti
Donato quanta sofferenza in questa poesia per questo amore che non viene capito o un amore venuto a mancare.
Ho pianto tanto leggendola mi immaginavo sott'acqua con il suo silenzio quello che solo il cuore riesce a sentire ma che la voce non fa sentire.
Ti auguro che la tua amata riesca a sentire tutto il tuo amore.
Buona serrata
Ho pianto tanto leggendola mi immaginavo sott'acqua con il suo silenzio quello che solo il cuore riesce a sentire ma che la voce non fa sentire.
Ti auguro che la tua amata riesca a sentire tutto il tuo amore.
Buona serrata
Milly Barattieri 03/10/2015 - 21:13
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