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16 Giugno 1944 - Terza Parte

– Scusami! – Si affrettò a soggiungere lei – Non farci caso, perdo sempre l'occasione per stare zitta
– Perché vuoi saperlo?
Lei scrollò il capo – L'ho chiesto senza pensare
– Tu non fai mai nulla senza prima pensare. Perché t'interessa?
– Curiosità. Sai bene che sono una ragazza molto stupida e molto curiosa
– Curiosa si, ma non stupida. Quella domanda ha un preciso contenuto
– Beh, io...
– Tu cosa?
– Non ne parliamo più, va bene?
– Se vuoi, ma mi dispiace che si cominci proprio ora ad avere segreti
– Ma cosa dici, dai smettila, non ci sono segreti tra noi
– Ne sei certa?
– Si, – Sussurrò lei annuendo – e tu non correre con la fantasia. È stata soltanto una domanda. Sai come sono fatta
– Proprio per questa ragione vorrei che approfondissimo l'argomento
– Hai ragione tu, è ora di andare a dormire. Possiamo riparlarne un'altra volta?
– Sai cosa penso?
– Lo so, stai pensando che sono davvero cambiata. E invece non è vero! Sono sempre il tuo pulcino
– Allora perché ho l'impressione che tra noi le cose stiano cambiando
– Accidenti Fred non metterla sempre sul tragico. Non è cambiato proprio nulla... Cioè si, c'è qualcosa di diverso
– Dunque non mi ero sbagliato?
– Però credo sia positivo
– Significa qualcosa?
– Beh si, intendevo dire che è migliorato
– Migliorato cosa?
– Quello che c'è tra noi
– Oh! Non sapevo che tra noi esistesse qualcosa
– Davvero non lo sai?
– Perché non provi ad illuminarmi
– È molto semplice, noi ci vogliamo bene
– Ah si, è vero, ma in che senso è migliorato?
– Che t'importa, sono pensieri di una bambina. Non significano nulla
– L'ho detto e lo ripeto. Questa sera c'è qualcosa di strano in te
– Ma no, sta tranquillo, sono sempre la stessa
– Non sarà a causa di quanto è accaduto ieri sera?
– No, non credo. Ma che sciocchezze vai dicendo?
– Non sono sciocchezze, generalmente quando ad una bambina accade di... Beh, hai capito cosa intendo?
– Ho capito, ho capito e allora?
– A volte accade che...
– Perché ti fermi?
– Ecco, volevo dire che a volte si verificano dei mutamenti comportamentali
– In che senso?
– E che ne so, non sono mica una donna
– Allora come puoi esserne certo?
– Lo so accidenti! Ma forse è bene farla finita con certi discorsi
– D'accordo lasciamo perdere, altrimenti tu ci ricami sopra
– Ora non scaricare la colpa su di me. Lo hai detto tu che c'è qualcosa di cambiato in te
– Si l'ho detto, ma come può essere possibile che un fatto così naturale possa mutare così radicalmente la mia condotta
– Non ha mutato la tua condotta, l'ha maturata
– Sta a vedere che sono diventata una mela matura senza accorgermene. Smettila di prendermi in giro, io sto parlando di cose serie
– E io cosa c'entro con queste tue cose serie?
– Tu c'entri in tutto quello che mi riguarda
– E cos'è che mi legherebbe a queste tue nuove sensazioni?
– Ancora non lo so. Non l'ho approfondito come si deve
– Ed è per avere conferme che vuoi conoscere il motivo per cui non vivo con tua madre?
– Dai Fred, si è trattato soltanto di una domanda. Un po' di curiosità è lecita, no?
– Certamente, ma perché soltanto ora senti questa esigenza?
– Non lo so
– Allora perché non proviamo a scoprirlo assieme?
– Tu lo vuoi? – Chiese lei guardandolo sorpresa
– Perché no? Lo abbiamo sempre fatto senza troppi problemi
– Si, ma questa volta non sarà semplice. So già che mi complicherà la vita
– Un motivo in più per parlarne, non sei d'accordo?
– Va bene, però devi promettermi che non ti arrabbierai
– E perché dovrei? Okay, promesso. Di cosa si tratta?


Prima di aprire bocca lei aspirò profondamente, poi, dopo averlo guardato a lungo chinò il capo sulle ginocchia sollevate sussurrando
– Ho scoperto che vorrei essere la tua donna… Ecco, ora te l'ho detto e se proprio non puoi farne a meno arrabbiarti pure
Per un attimo lui fu incapace perfino di aprire bocca, poi, sollevata una mano le scompigliò i capelli


– Non sono affatto arrabbiato, anzi, ne sono lusingato
– Sarebbe la prima volta – Bofonchiò lei senza osare guardarlo
– Ed è così importante essere la mia donna?
– Non lo so Fred, in queste ore sto scoprendo un universo di cui neppure immaginavo l'esistenza... Oh Fred, credi che potrei essere la tua donna?
– In un certo senso lo sei da sempre
– Davvero? – Chiese lei tornando a guardarlo – Ti prego dimmelo ancora
– Sei la donna più importante della mia vita
– E mi ami?
– Non so neppure io quanto. Il sentimento che nutro per te l'ho coltivato per tutta la vita e credo di avere sempre sognato una figlia come te
– E non hai mai amato nessuna donna come ami me?
– Non nella stessa maniera
– E Mary? L'ami?
– Tu cosa dici? Come potrei non amarla è tua madre!
– Più di me?
– Quello che provo per lei è diverso da ciò che tu hai saputo accendere nel mio cuore. Tua madre è una donna stupenda
– Anch'io sono una donna
– Tu sei mia figlia
– E mi ami?
– Ciò che mi riempie il cuore è un amore del quale non riesco a vederne i confini
– Ma mi ami più di lei
– Vi amo in ugual misura, ma ciò che provo per mia figlia è diverso dal sentimento che un uomo nutre per sua moglie
– Perché? L'amore è amore, dov'è la differenza?
– Ce n'è molta invece e pur essendo un unico sentimento genera sensazioni profondamente differenti
– Ma come è possibile amare di un amore senza confini e avere altre donne nel cuore?
– Se può consolarti saperlo tu occupi il posto più importante
– Vuoi intendere che l'amore che provi per me è il più grande?
– Invidio la tua innocenza, è stupenda e sono lusingato d'essere l'attenzione dei tuoi sentimenti
– Non hai risposto alla mia domanda
– È impossibile misurare l'amore e soprattutto non sarebbe giusto. Vorrei tu capissi che il mio amore per te è meravigliosamente diverso dagli altri
– Ma cosa significa? In cosa è diverso? Cosa provi per mia madre?
– Tutto ciò può sembrarti incomprensibile, ma non devi sorprenderti, quella che stai vivendo non è l'età giusta per comprendere simili emozioni
– Tu ami il suo profumo?
– Non è una cosa così strana, anzi, quando tra un uomo e una donna nasce un sentimento d'amore è piuttosto normale. Un giorno proverai anche tu questa emozione, ma per carità non chiedermi di spiegarti perché avviene
– Mi hai detto cosa provi quando sei accanto a Mary. Ora dimmi cosa provi quando sei con me
– Vuoi sapere cosa accade quando ti addormenti con il capo tra le mie mani?
– Cosa?
– Il mio animo si apre a dolcezze che non appartengono a questa Terra, gioie che mi trasportano al di fuori del mondo in simbiosi con te
– E questo è amore?
– Il più puro! – Esclamò lui con una voce in cui l'accento paterno aveva qualcosa d'incantevole


Cristi abbassò il capo
– Ti chiedo perdono, non avevo il diritto di violare i tuoi sentimenti
– Guardami! – Disse lui – Non abbassare mai lo sguardo, gli occhi sono la finestra sulla nostra anima
Allora, con un movimento impaziente lei sollevò il capo e gettando all'indietro i capelli ne liberò la fronte, ed egli vide brillare nei suoi occhi un'irrevocabile decisione.
– Io ti voglio bene – Disse lei con voce ferma
– Lo so, me lo hai detto un'infinità di volte
– No Fred, ti ho sempre mentito... io ti amo
– Oh perbacco! – Esclamò lui – Tu conosci l'amore?
– Non burlarti di me ti prego, conosco il mio sentimento
– Dunque sei certa di amare un vecchio brontolone
– Non dirlo Fred, tu non lo sei. Sapessi com'è stato facile amarti e com'è dolce addormentarmi sapendo di riaverti l'indomani tutto per me. Si, ne sono sicura, io provo amore per te e ho quella tempesta nel cuore... Io amo il tuo profumo
– Smettila Cristi! – L'apostrofò bruscamente lui divenendo serio e facendosi cadere la pipa dalle mani, ma fu soltanto un attimo, poi si riprese e sorridendo si avvicinò a lei scompigliandole i capelli – Scusami, sono stanco. Sarà meglio che vada a dormire
– Perdonami – Singhiozzò lei – Non avrei dovuto dirti quelle cose
– Va tutto bene, ma forse è meglio che salga anche tu. Non dimenticare il tuo stato
– Ancora un poco, ho bisogno di stare sola
– D'accordo, domani ti accompagnerò da tua madre
– Perché? Cosa dobbiamo andare a fare?
– È giunto il momento che tu vada a stare con lei. Ora tua madre può fare molto più di quanto potrei fare io
– Vuoi scherzare, vero? Io non voglio andare da Mary voglio stare con te
– Ora hai più bisogno di lei che di me
– E quando potrò tornare?
– Beh, questo non lo so, vedremo. Ora sali in camera tua
– Va bene, buonanotte Fred – Sussurrò lei avviandosi sui gradini della veranda.
– Ehi! – La richiamò lui quando la vide prendersi il volto tra le mani
Cristi si voltò con gli occhi colmi di lacrime.
– Va tutto bene? – Chiese lui
Lei annuì senza rispondere.
– Non vorrai andare a dormire senza il mio bacio?
Saltare quattro gradini e avvinghiargli le braccia al collo fu tutt'uno.
– Con te, voglio stare con te – Disse lei con il pianto nella voce


Fred la tenne stretta a se fino a che non la sentì più calma, poi la depose sull'erba sedendosi sulla panca di pietra.
– Ti ho aperto il mio cuore Fred, ti prego non respingere la mia preghiera. Prova a scoprire quali sentimenti albergano questo mio povero cuore. La mia strada termina con te, non desidero altro... Ti voglio bene
– Cristi mi stai facendo del male, non puoi parlare così, tu non mi devi nulla, amarti è stato un dovere
Quelle poche parole, pronunciate con tono deciso, furono come un colpo di scure dato da un abile boscaiolo al fusto di una giovane pianta che subito si schianta in terra.
– Un dovere? Oh mio dio! Un dovere. È dunque questo il tuo amore? Un dovere? Fred, tu mi hai uccisa
– Cristi pulcino mio, non farti annebbiare la mente dal dolore, tu conosci quanto sia grande il sentimento che mi lega a te
– Allora perché mi scacci dal tuo cuore?
– No, questo non potrà mai accadere, io non ti scaccio. Oh signore aiutami tu! Come posso farti comprendere che il sentimento che provi per me non è desidero, ma è un amore nel quale la natura ha fuso rispetto e affetto
– Non può essere, è immenso Fred
– Ascoltami tesoro, tutti i figli sono soggetti a una sorta di innamoramento nei confronti del genitore di sesso opposto. È una cosa del tutto naturale, anch'io provai per mia madre un'attrazione difficile da interpretare, ma tutto ciò è parte della condizione umana. Quello che tu provi per me è il più naturale dei nostri sentimenti, è una cosa stupenda, importantissima, ma non è lo stesso amore che una donna può provare per un uomo
– Tu per me sei più importante di qualsiasi natura e quando ho scoperto di amarti ho ringraziato Dio. Vorrei soltanto...
– Cosa vorresti? – Domandò lui guardandola con uno sguardo che rivelava l'immensa distanza che li separava
– Vorrei una piccola parte del tuo cuore. Oddio Fred non è vero, sto mentendo, vorrei esserne la padrona
– Ecco il più pericoloso dei pensieri. Non rammenti cosa ti ho appena detto? Il tuo ruolo va al di la dell'amore per un vecchio brontolone
– Tu mi chiedi di non amarti, ma cosa dovrei fare? Cancellarti dal mio cuore? No Fred, non è più possibile e tu non puoi pretenderlo. A cosa sarebbe servito vivere tutti questi anni al tuo fianco e conoscere quanto tu hai voluto? Perché hai permesso che conoscessi l'amore tenero di Paolo e Francesca, l'amore oltre la vita di Giulietta e Romeo, l'amore pervaso di perdono di Rita? Perché mi hai gettato tra le braccia di Mary? A cosa è servito tutto questo se ora mi punisci impedendomi di amarti
– Ti prego – Mormorò lui consapevole del suo dolore – aspetta, abbi pazienza
– Pazienza?... Mi chiedi di avere pazienza? Ma come posso averne? Sai cosa vuol dire vivere con quello che ho nel cuore? Non ce la faccio più... Aiutami Fred, salva la mia mente, non lasciare che si spenga. Dio mio non farlo... poiché se mi negassi il tuo amore dovrei dire addio a tutti i colori di questa nostra valle, al nostro focolare ardente di ricordi, a tutti gli uomini buoni, ai popoli senza patria, alle donne oltraggiate, ai poveri, ai piccoli sofferenti e a tutti i pulcini che un giorno scopriranno d'essere donne e soffriranno le pene d'amore... Se mi scacci dal tuo cuore io mi perderò!


Scossa dai singhiozzi Cristi raccolse il volto tra le mani mentre lui la strinse tra le braccia
– Interi universi ci separeranno figlia mia, – Sussurrò – ed io non potrò fare altro che amarti per il resto dei miei giorni. Tu rimarrai per sempre il mio fiore, il mio diamante purissimo...la mia amatissima figlia
Dalle labbra di lei proruppe un alto grido di gioia e come una sorgente seccata riprende a gettare i suoi mille fiotti d'acqua, lei riprese vigore
– Voglio vivere in te, tu sei la mia forza. Per favore tendimi la mano come hai sempre fatto e la strada sarà meno ardua
– Darei non so cosa per essere con te, ma non mi è concesso. Guardami tesoro, io vivo dove la luce crea le ombre… tu sei la luce
Con il volto che tradiva una profonda trepidazione lei sussurrò – Cosa abbiamo fatto fino ad ora, abbiamo sognato?
– No, abbiamo vissuto
– Allora sii buono, fai un passo in più. Il mio amore non merita un piccolo sacrificio?
– Ssst, non puoi e non devi chiedermi nulla
– Mi ami? – Chiese lei con un filo di voce
Lui annuì
– E non è forse un andare al di la dell'amore il sacrificarsi completamente per la felicità di colei che si ama?
– Smettila Cristi, non tormentarmi. Io non posso darti l'amore che chiedi... Non spetta a me
– Allora non è vero che mi ami
– Ti amo con tutte le mie forze, ma il mio posto è in esilio
– No… – Sussurrò lei – Tu non sarai in esilio… seguimi, vieni con me e io ti condurrò dove avrà fine il tuo esilio
Lui scosse il capo
– Sai qual è la più difficile delle virtù? La rassegnazione, capire d'essere in esilio e non rammaricarsene, sapere di appartenere a te e restare tra gli uomini senza proteste. Questo è il mio destino
– Come potrò vivere senza di te, io ti amo troppo
– Lo so figlia mia, ma devi riporre quell'amore nel tuo cuore
– Vuoi che lo getti nel fuoco? No, non posso farlo
– Non devi gettarlo, ma alimentarlo e farne una cosa meravigliosa e quando incontrerai l'uomo che ti è stato assegnato donarglielo senza riserve
– Il mio cuore è tuo, non potrà mai amare un altro uomo
– Accadrà
– Come puoi pensare che possa amare un altro uomo?
– Lo amerai di un amore così grande da non ricordarti neppure di vivere
– Ora vuoi farmi paura? Ma non capisci che io vivo per te. Cosa potrebbe dirmi l'amore di un altro uomo
– Tra non molto sarai donna e allora comprenderai attraverso il suo amore quello che ora non vuoi capire
– Insegnami tu, voglio sentirmi degna di essere donna
– Lo sarai, non dubitare
– Potrà mai un uomo amarmi più di quanto mi ami tu?


Fred distese il braccio indicando la vastità del cielo stellato.
– Osserva il cielo. Credi sia sufficiente a contenere il sentimento che nutro per te?
– Non scherzare
– Non sto scherzando, vedrai come ti sembrerà piccolo il cielo quando scoprirai il suo amore
– Si può amare due esseri nello stesso istante?
– Tu riuscirai ad amare intere umanità
Cristi chiuse gli occhi volgendo il volto al cielo – Un dovere m'impone di sapere, ma per me non esiste più alcun dovere


Fred stava per intervenire quando lei con un gesto della mano lo zittì
– Ssst, ora sei tu a dover tacere. Io non voglio sapere, non m'interessa
Fred scosse il capo sconsolato.
– Oh Fred, non spazientirti ti prego. Concedimi ancora del tempo e ti prometto che cambierò
– Il tuo tempo non mi appartiene più, ora non sei più una bambina
Cristi lo guardò sorridendo
– È soltanto perché sto crescendo? Allora resterò così come sono. Io non posso pensare ad una vita senza di te
– Silenzio! Dovrò dunque essere io a dirti chi sei?
– Ssst, – Mormorò con tono freddo Cristi – conosco la mia identità fin dal giorno che Mary mi strinse tra le braccia e da quel giorno vivo nella disperazione
– Tu? La donna che...
Cristi gli pose un dito sulle labbra
– Non dirlo, ormai non ha più importanza, io non desidero essere nessuno. A me è sufficiente amarti
– Stai bestemmiando, non sai quello che dici
– Se amarti è peccato sono pronta a pagare la mia colpa, ma non voglio rinunziare a te
– Cristi, bambina mia, ma perché ti comporti così?
– Non voglio perderti
– Ti prego, non costringermi a scacciarti
– Oddio no! Non dirlo neppure scherzando
– Non ti permetterò di distruggere tutte le nostre speranze per una cosa così banale?
– Amarti è banale?
– Si, se debbo accettare il tuo amore a questo prezzo
– Fai silenzio! – Sussurrò lei con un sentimento di dolce terrore nella voce – Non parlarmi così, – Poi, abbassando lo sguardo soggiunse – tu non lo sai, ma sei la mia vita
– Mio dio, ma cosa ti accade? Vuoi capire che non posso accettare questo tuo amore
– Tu vuoi punirmi. Sii paziente Fred, non arrabbiarti. Ti prometto che vivrò nella tua ombra. Io non voglio rinunciare alla mia natura, ma ora non posso perderti... Ti scongiuro
– Ormai non puoi più restare con me
– Perché? Non ti darò alcun fastidio e tu dovrai prendermi ancora per mano e guidami. – Supplicò Cristi inginocchiandosi – Ti giuro che farò quanto mi dirai di fare e quando verrà il giorno che dovrò lasciarti me ne andrò avvinghiandomi al tuo ricordo come fa il fuoco con quello che divora. Serberò in un unico ricordo tutti quei sentimenti che mi hai comunicato... ma ora lasciami a te. Ti prometto che quanto è cresciuto nel mio cuore vi resterà racchiuso per l'eternità, sarò ubbidiente come la più rispettosa delle figlie, lavorerò per te, ti offrirò i miei anni e morrò se me lo chiederai
– Cristi! – La interruppe lui sollevandola da terra – Queste tue parole farebbero impazzire di gioia ogni padre, ma non sei sincera, stai cercando di risolvere il problema nella maniera sbagliata
– Io ti voglio bene
– Lo so, ma è proprio questo sentimento che ci separa... se tu restassi non potremmo essere più gli stessi... ed io non potrei più accarezzarti o tenerti tra le braccia.
– Ti ho ferito... e tu non vuoi perdonarmi
– Ssst... ma cosa dici... Ora il tuo cuore è colmo di amarezza perché non riesce a separare l'amore che può nascere tra un uomo e una donna dal sentimento di affetto che ti è concesso provare per me
– È vero, ciò che provo non è amore, ma soltanto affetto
– Mentisci ancora. Sai bene che l'affetto esclude la passione ma non la tenerezza. Riporta alla mente i ricordi dei nostri giorni passati, cosa credi che fossero quelle emozioni che provavi per me?
– Sono state la mia vita
– Era un sentimento colmo di rispetto, di stima, di devozione, di tenerezza e non di passione. Come hai potuto confonderlo?
– Perdonami. Oh signore aiutami!
– L'amore che tu credi di provare per me è un'emozione stupenda che dovrai conoscere, ma non qui. Ti prego Cristi non rovinare questa cosa stupenda che è nata tra noi
– Come posso credere che quanto ho nel cuore sia soltanto tenerezza. È immenso Fred, è un'emozione così grande che mi soffoca
– Ogni emozione che nasce dai sentimenti è immensa. Ricordi quanto amore provasti per Alba? Lo hai forse dimenticato?
– Oh no, quell'amore è dentro di me, grande come lo era allora. Aiutami Fred, non tradirmi per carità
– E come potrei tradirti se ti amo tanto
– Allora dammi un'altra possibilità
Lui sollevò il braccio per accarezzarle i capelli ma si arrestò con la mano a mezz'aria.
– Lo farò, ma sarà in modo diverso
E mentre lei era pronta ad accettare ogni sua decisione, lo osservò togliersi la catena d'oro con la pietra verde e allacciarla al suo collo
– Porta con te questa pietra, ti ricorderà chi ti ha amato
– Oh mio dio, allora è vero tu mi scacci! Tu mi punisci troppo severamente padre mio
Lui scosse il capo sussurrando tristemente
– Punisco me
– Non mi amerai più?
– Il mio cuore sarà tuo in eterno, ma dovrai lasciare questa casa
– No Fred no, non puoi farmi questo!
Lui la interruppe con un gesto della mano
– Andrai a vivere nel mondo degli uomini. Così è deciso
– No! Non lo farò... piuttosto sono pronta a morire
– Se non lo farai chi si prenderà cura dei popoli senza patria... delle donne oltraggiate?
– Non lo so Fred... ma non merito questa punizione
– Nessuno vuole punirti... Oh piccina mia devi farlo per l'universo
– Non tradirmi Fred... Tu hai lasciato che imparassi ad amarti e ora mi punisci perché ti amo. Fred non farlo, non scacciarmi
– Devi lasciarmi per il bene di tutti
– E chi mi darà la forza per vivere senza le tue carezze. Chi mi aiuterà... Oh
nooo!




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Racconto scritto il 24/11/2015 - 11:18
Da m c
Letta n.1093 volte.
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