Non resisto più in questa gabbia, ho voglia di evadere, di lasciarmi alle spalle questa solitudine, me ne frego di chi mi giudicherà.
Voglio solo lei, è il mio pensiero fisso e…lui.
Non so come sia nata questa fantasia ma la covo da giorni. Ho voglia di accarezzare i suoi capelli morbidi e nel buio far scorrere la mia mano sulla sua pelle di velluto, vorrei sussurrarle nel silenzio che la amo e che senza di lei non potrei vivere. La vedo ogni giorno e non sono capace di esprimere in parole quello che provo per lei, mi piace come mi guarda, la osservo mentre lavora e adoro quel sorriso così dolce quando mi parla, ma adesso che sono solo, quanto la desidero…
E poi c’è lui. Mi piace il suo fisico, quella barba incolta, quello sguardo penetrante, c’è qualcosa in lui che lo rende irresistibile. La forza dei suoi muscoli, ogni volta che mi abbraccia e io provo un brivido dentro.
Ma stanotte saranno miei entrambi, in questo silenzio assordante, scavalco la transenna che mi divide da loro e vado a dormire nel lettone di mamma e papà.
Grazie Giuseppe, son contento che ti sia piaciuto. Non c'è un genere che prediligo, di solito si parte da un'idea e poi la storia viene da sè. Ciao!
Seby Flavio Gulisano 29/04/2019 - 14:06
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Il piccino picciò oltre la solitudine aveva paura forse di qualche omaccio nero cattivo. :D Stile piacevole e scorrevole, sicuramente non il tuo genere di punta, visto che mi sembra di capire che prediligi storie dalle tonalità più serie, però... oh, sei andato bene con questa sorta di Kids story. E pensare che avevo immaginato qualcosa di erotico mentre invece è incentrato, se vogliamo sull'eroico. Alla prossima.
Giuseppe Scilipoti 29/04/2019 - 13:45
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Ciao Seby, per rompere il ghiaccio in termini narrativi, ho cominciato nel leggero il tuo scritto più breve della tua attuale produzione, un raccontino funzionale, con delle sequenze in cui credo ci siamo passati tutti da bambini, una sorta di "La Grande Fuga" in versione infante, con descrizioni che riescono a mantenere alto l'interesse del lettore poichè non ci sono indizi che lasciano intuire dove lo scritto vuole andare a parare. Il finale "bambinesco" l'ho trovato abbastanza tenero.
Giuseppe Scilipoti 29/04/2019 - 13:41
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Molto bello, sembra essere in diario di un adolescente non più bambino. Pensieri che inizialmente inducono il lettore a pensare ad una tensione dei sensi di stampo passionale. Poi arrivano mamma e papà e, come un gioco, il tutto si risolve in una scena di vita normale.
salvo bonafè 29/01/2016 - 18:22
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Dolce ambiguità finché si svelano i destinatari dell'amore. Molto piaciuto.
Sabry L. 25/01/2016 - 06:16
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Grazie, Gennari'!
Seby Flavio Gulisano 24/01/2016 - 17:09
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Eh sì...ha ragione Francesco...un bel racconto, brevissimo ma pieno di souspence che ben si chiude col finale a sorpresa. E poi ben scritto...e questa è una garanzia. Olè!...*****
Gennarino Ammore 24/01/2016 - 17:07
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Grazie Francesco per il commento gentile.
Seby Flavio Gulisano 24/01/2016 - 16:44
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Un simpatico racconto, nella sua necessaria brevità, funzionale ed efficace, nello svelare l'apparente ed equivoco gioco di parole. Piaciuto. Buona serata Seby Flavio*****
Francesco Gentile 24/01/2016 - 16:41
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