Non posso fare a meno della convinzione che si, assieme eravamo magnifici, unici, rari.
Allo stesso modo non posso non essere convinta che sarei dovuta scappare da te quando me ne avevi dato l'occasione, quando a novembre ero tornata a te dopo averti portato la tua roba.
Eppure da donna lo sapevo, lo ho sempre saputo che ti avrei perso, cosí ti vivevo e respiravo ogni secondo con il timore che potesse essere l'ultimo istante insieme, ogni bacio te lo davo come se fossi dovuta morire tra le tue braccia da un'istante all'altro, donavo a te il mio corpo come se l'indomani non sarebbe mai piú potuto giungere.
Sapevo che ne sarei uscita distrutta perdendoti, ma io sono così. Stupida, illusa, Innamorata, ingenua, insomma, Donna.
Sono così, e ti ho dato una seconda chance, consapevole che stavo commettendo l'errore della mia vita, consapevole che concedendoti una seconda possibilità, avrei dato a te l'occasione di negarla a me, ed infatti così é stato.
Ed ora di noi cosa mi resta? Mi rimangono sogni spezzati, mi rimangono pezzi di cuore sanguinanti sul pavimento, mi rimane il tuo dopobarba sul piano del lavandino accanto al tuo rasoio, mi resta il tuo odore intriso nel cuscino sul quale sto piangendo, mi rimangono le frasi che mi hai scritto, mi rimane il ricordo dei nostri istanti di dolcezza e di sesso violento tra asfalto e cemento, Mi rimani tu nell'anima, nella mente, nella carne.
Mi rimani tu, ed io non ci sono più.
"Eppure lo sapevo, che stupida..."
Daniel Bertuolo
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