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Ho imparato a volare ...

Le circostanze della vita, a volte sono molto difficili da accettare e superare. Sembra che le onde d'un mare in tempesta vogliano sommergerci; dissesti finanziari, difficoltà in campo sentimentale, salute precaria, discordie nelle famiglie, niente sembra andare bene, ed anzi abbiamo l’impressione che "I guai non vengono mai soli", quasi quasi sembra si mettano d'accordo per farci visita tutti insieme e starci vicini, incollati come una seconda pelle. Ci sentiamo affranti e nel nostro cuore pian piano si fa spazio la tristezza; poi l’angoscia e l’impotenza s’insinuano lasciandoci imboccare il lungo tunnel della depressione ... un nero velo sembra cadere, non solo davanti ai nostri occhi, ma lo sentiamo scendere sin nel nostro cuore, proprio come un pesante tendone che calando sul palcoscenico impedisce la vista agli spettatori. Non vediamo più neanche un piccolo barlume di luce, tanto siamo sgomenti ed angosciati. La quotidianità, il domani, il dover vivere la vita senza speranza, ci fa paura!
Anch'io, credo come tutti, mi trovo a vivere talvolta in simili frangenti, ed è proprio durante questi bui tratti della vita che ho imparato a volare. L'aquila che vedete come immagine, mi ha insegnato tanto! Da quando ho realizzato un esperienza personale e diretta con Cristo Gesù nella mia vita, la sua Parola è diventata un pilastro nel mio cuore. Ho imparato a leggerla a meditarla ed applicarla nel mio quotidiano, l'ho scoperta Vivente ed Operante,” si, direte voi, ma che c'entra l'aquila?”
Cercherò di spiegarmi; da quando ho trovato nella Bibbia, un versetto scritto da mio fratello Isaia ... il "Profeta Isaia", che sotto l'ispirazione e la guida dello Spirito Santo ci dice:" Ma quelli che sperano nel Signore acquistano nuove forze, si alzano a volo come aquile corrono e non si stancano, camminano e non si affaticano"(Isaia 40,31)Ho cominciato a capire il perché di tante mie vicissitudini ed ho imparato a volare!
Quando le circostanze della vita sembravano "soffocarmi" ed il dolore sembrava "spezzare il cuore" in quei momenti ho paragonato la mia vita ad un labirinto in cui vagavo sgomenta ed impaurita, camminavo a tentoni cercando una via d'uscita che non trovavo mai, percorrevo una strada che sembrava quella giusta, ma poi ecco si rivelava un vicolo cieco e buio. Cercavo di ripercorrere i passi già fatti; ma no, in qualche modo sbagliavo sempre, tutto era vano ed anziché vedere le circostanze ed i sentimenti del cuore migliorare, sembrava che m’ingarbugliassero sempre di più facendomi sentire sempre più afflitta e sconfitta.
Dio in preghiera, leggendo la Sua Parola, mi ha insegnato che se guardiamo le situazioni all'altezza dei nostri occhi, se le misuriamo con le nostre percezioni ed il nostro metro umano, ci sembreranno impossibili da superare troppo grandi per noi; annasperemo e vedremo solo vicoli, vicoli ciechi, da cui non sapremo uscire. Imboccheremo dei cunicoli ... uno dietro l'altro con paura e tremore, ma ci ritroveremo sempre dinanzi ad un muro cieco! Mi sentivo così quando incontrai l'aquila d’Isaia. Vi starete chiedendo: "cosa c'entra l'aquila?” beh! quando lessi questo versetto di Isaia cominciai a capirne il senso meditando su ogni parola. L' Aquila dispiega le sue ali per volare in alto; in un volo spesso veleggiato ed altero, maestoso ed imponente quasi indifferente verso tutto ciò che si trova sotto di lei. Volando osserva e dominando dall’alto... e tutto sotto di lei sembra piccolo. Sovrastando e volando su cime montuose, su torri e campanili, sorvolando paesi e città … maestosa e regale, vigile ma incurante di quello che accade sotto di lei, niente sembra poterla vincere si sente sicura e forte. Se ci sentiamo aquile ferite senza più forza per volare ed anche se a volte l'ala è un po’ spezzata o ci manca qualche piuma forse il nostro volo, sarà un po’ meno maestoso, forse voleremo tra le lacrime, tra il dolore e le cicatrici che non vanno via: ma voleremo! Qualcuno mi ha detto, che l'aquila ad un certo punto della sua vita per sopravvivere va sulla cima di una montagna, cerca un riparo e comincia a battere il becco sulla roccia sino a che non si spezza, se non facesse così il becco diventerebbe troppo adunco e non riuscirebbe più a nutrirsi deve farlo anche con gli artigli che non riuscirebbero più ad agguantare la preda; questo è l'unico modo che ha per poter continuare a vivere. Ciò mi ha insegnato che a volte le prove e le difficoltà anche se provocano dolore anche se certe scelte ci lacerano indelebilmente il cuore, ci sono utili, anzi sono inevitabili e che spesso per sopravvivere, a costo di farci male dobbiamo rompere il nostro cuore ed avere il coraggio di tornare indietro e correggere il nostro volo. Forse si renderà necessario umiliarci e chiedere scusa per i nostri errori o dovremo perdonare quelli degli altri per continuare a volare liberi. L’aquila rimane al riparo nell’anfratto della montagna finché non è del tutto pronta a riprendere il suo volo maestosa e regale come sempre. Anche se stiamo soffrendo anche se senza becco e con qualche piuma in meno voleremo ed arriveremo! Ricominciamo a volare, pian piano, scopriremo che l'energia del volo d'aquila è dentro di noi. Anche noi come l’aquila dobbiamo volare in alto, così da vedere le difficoltà sotto una prospettiva diversa: volando ad alta quota tutto diventa più piccolo e superabile, le nostre grandi difficoltà diventeranno piccoli intoppi; le nostre ansietà occasioni di riflessione e crescita interiore, le tempeste della vita diventeranno mari mossi o con qualche lieve onda lunga. Ogni cosa ci apparirà ridimensionata! In alto spiritualmente per fede saremo al riparo, lì vicini al Cuore Paterno di Dio, dove potremo vedere le cose,le nostre difficoltà le tempeste della nostra vita,le delusioni e le malattie sotto la prospettiva della volontà divina … capiremo i tanti perché e accetteremo i tanti ma, scopriremo il senso della vita e troveremo risposte alle nostre inquietudini. Ci sentiremo e saremo al sicuro sotto l’Ombra delle sue ali . Tornando alla figura del labirinto dall'alto non vedremo più tanti vicoli confusi con tante alte mura, ma nella visione d'insieme che avremo sorvolandolo ... vedremo con più facilità la via d'uscita. Seguendo la Via che il Signore ci indicherà, volando in alto vicino ... più vicino al cuore Paterno di Dio, riceveremo da Lui la forza, l'aiuto, il coraggio e le indicazioni per uscire fuori dai nostri vicoli bui, dai nostri tortuosi labirinti. Sperando nel Signore acquisteremo nuove forze, ci alzeremo in volo come aquile correremo e non ci stancheremo, cammineremo e non ci affaticheremo!
Sorridi, vola in alto, non guardarti attorno.Non fermarti sulla strada dei rimpianti e dei rancori.Quello che in questo momento ti sembra brutto e triste, tra poco non sarà più. Vola in alto sopra le circostanze e vedendole dall'alto le vedrai ridimensionate e superabili. Ed anche se ti trovi in un labirinto, dall'alto potrai vedere la via d'uscita ...è una bella giornata se sei vicino al cuore Paterno di Dio, sperando in Lui volerai più in alto e sarai Libera!!!



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Racconto scritto il 12/06/2016 - 02:00
Da Carla Davì
Letta n.1285 volte.
Voto:
su 6 votanti


Commenti


Però, mi sarei fatta attendere un po' di più ...
" ma tutto sto' rumore,
Eustachio non lo vuole,
qui per dirti, mi mandò:
Girovago campestre,
ciliegie cappuccie e arrosti tra i boschi,
facilmente fan perdere la testa!
Caro Salvo non temere a lavar il tuo refuso
non c'era bisogno di un mi scuso..
per la stima che ho di te
e per la tua gran maestrìa,
nessuna offesa mi colpì
sorrisi solamente ed un bacio
ti schioccai con affetto e simpatia" buona serata amico mio!

Carla Davì 13/06/2016 - 17:46

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e fino a quando Carla non accetta per iscritto le mie scuse continuerò a soffiar nelle sue trombe.

salvo bonafè 13/06/2016 - 11:07

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Cara Carla, ed anche Millina, entrambi belline.
Quanto scritto nel mio commento, per puntualizzare, è la mia povera analisi ispirata dal racconto "Ho imparato a volare". I nomi sono stati mesticati, il commento non è mistificato. Grazie.

salvo bonafè 13/06/2016 - 11:05

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Cara Carla,
è stato un refuso del quale mi scuso
volevo dirti bellina e chissà come
è uscito Millina.
Potrai mai perdonare un girovago in cerca
di ciliegie e arrosti tra le campagne e i boschi?

salvo bonafè 13/06/2016 - 10:55

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Salvo... Salvo, hai mangiato troppe "cirase" alla sagra di Chiusa Sclafani stanco e satollo la mente tua si confuse e Millina mi chiamasti ... ne fui onorata ad esser scanciata cu tantu talentu... ma Carla sugnu!Scherzo, non mi sono certo offesa,ma l'ho trovato divertente e come ho detto onorata che la mia penna sia stata confusa con quella dolce e talentuosa di Millina... Millina potrà mai perdonarti??? un abbraccio caro Salvo

Carla Davì 13/06/2016 - 10:27

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E' vero Margherita carissima, un grazie di cuore per le tue parole,anche se non sono proprio paragonabile alla maestosa regalità dell'aquila ... mi fa piacere che tu apprezzi questo splendido animale dalle grandi virtù. Un abbraccio colmo di affetto e stima

Carla Davì 13/06/2016 - 10:20

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Rocco, hai veramente ragione... la tua sintesi è perfetta. " Libera in Dio" e soltanto in Lui si può essere veramente liberi da tutti i pregiudizi e condizionamenti con cui l'uomo ed a volte il nostro stesso io inevitabilmente ci vogliono imprigionare. Un abbraccio saggio amico

Carla Davì 13/06/2016 - 10:14

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Grazie Mirko per aver letto il mio racconto,ma cosa ancora più importante per averne fatto oggetto di riflessione... mi ha fatto davvero piacere. Un abbraccio ed ancora grazie per il tuo bel commento

Carla Davì 13/06/2016 - 10:08

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Millina cara, è vero le esperienze degli altri possono aiutarci a comprendere meglio le nostre "problematiche" ... cerco sempre di far tesoro delle tante belle parole che scrivi ... grazie!Un buon inizio settimana pieno di gioia...

Carla Davì 13/06/2016 - 10:05

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Nadia carissima, i tuoi complimenti mi sorprendono sempre, mi vedi sempre molto più di quel che sono...
Un grazie sincero per le tue belle parole, mi piacerebbe esser una " penna d'oro" come dici tu... mi sento già gratificata nell'esser letta e compresa da tanti amici e bravi autori quali siete qui su OS. un abbraccio grande

Carla Davì 13/06/2016 - 10:01

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Poeta Lupo ... immergerti pure e lascia che la fiducia in Dio possa donarti leggerezza al cuore ... grazie per aver apprezzato il mio scritto. Una buona e splendida giornata a te

Carla Davì 13/06/2016 - 09:55

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Ciao Millina,
lodevole ed appassionata scrittura dei tuoi sentimenti, forse maturati in momenti di difficoltà che la vita ci propina in abbondanza. Ed è in quei momenti che si cerca di trovare strade alternative che possano alleggerire il peso di quelle. Ad ognuno viene lasciata ampia possibilità di pensare e trovare la via più congeniale. Iddio non mi ha dato le ali per volare, solo la tecnica e la scienza mi hanno permesso di salire su un jet e guardare da un finestrino, seduto su una comoda poltrona, la miseria sottostante. Oggi, in cambio di denaro, si va anche sulla luna e, da lì, il mondo è ancora più piccolo e l'uomo sparisce.
Io ti voglio bene e capisco la tua scelta. La scrittura è come al solito brillante. Un abbraccio a 5*

salvo bonafè 12/06/2016 - 22:29

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Cara Carla ho letto il tuo racconto con molto interesse e voglio risponderti con con una frase che ho scritto un po' di tempo fa'..." Tutti pensano che l'aquila sia un rapace crudele...pochi sanno con quanto amore difende il suo nido. Quando si libbra in volo e spiega le sue ali diventa la regina dei cieli..."
Da tutto quello che leggo di te ti vedo cosi!
Un abbraccio con affetto...Ciao

margherita pisano 12/06/2016 - 21:51

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Libera in Dio: eccezionali periodi sequelati lecitamente.
Pensieri da espandere.
La mia lode e la mia Lieta Domenica Carla.
*****

Rocco Michele LETTINI 12/06/2016 - 18:25

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Più che un racconto è un flusso di pensiero che ci indica la speranza.Hai ragione la Vita va guardata dalla prospettiva migliore e più ampia possibile.

Mirko Faes 12/06/2016 - 13:38

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A volte le esperienze negative degli altri, quelle raccontate con la stessa forza con cui son state superate sono per gli altri motivo di speranza e tenacia. La fede con cui le esperienze son state vissute è quella forza in più che rende capaci di volare ed andare sempre oltre. Comunque.
Ciao Carla, buona domenica!

Millina Spina 12/06/2016 - 13:03

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5*

Nadia Sonzini 12/06/2016 - 09:55

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Splendido racconto frutto di una penna d'oro ma soprattutto di un grande cuore. Già ti vedo volare in alto nel cielo come una favolosa aquila. Vedrai che tutto si risolverà nel tuo cuore e in quello di tutti quelli che come te si trovano nella tua situazione e tu hai rincuorato. Coincidenza incredibile dirai, ma conosco benissimo quel versetto ed ad esso mi sono ispirata nei momenti più difficili della mia vita. Hai proprio ragione possiamo diventare delle aquile se il nostro cuore è nel Signore
Un grosso abbraccio e ti ringrazio per questo veritiero e toccante consiglio di vita. Splendido come il tuo cuore puro
Un bacio ed una carezza
Nadia

Nadia Sonzini 12/06/2016 - 09:55

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bellissimo il tuo racconto mi ci immergo dentro brava 5* buona giornata

POETA DELL'AMORE LUPO DELL'AMI 12/06/2016 - 09:42

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