Conosco quelle come te, persone nelle cui storie raccontate e che tra le righe fasullamente inventate di situazioni astratte apparentemnte inventate vivono le emozioni più vere e forti. Radicate e sincere.
Conosco quelle come te, persone che In quelle pagine di inchiostro non racchiudono solo i personaggi che ci mettono, ma vi si giocano il tutto per tutto.
Conosco quelle come te, esseri capaci di far sognare ma che hanno smesso di farlo per colpa di una vita che li ha messi in ginocchio.
Conosco quelle come te, anime che per "fottere" la vita hanno imparato a sognare di nascosto.
Anime che sognano facendo viaggiare coloro che hanno la sensibilità per ascoltare affinché nessuno degli altri si renda conto del rumore che fa il loro cuore quando pulsa.
Conosco quelle come te, persone coerenti verso loro stesse, coerenti a tal punto che per un bizzarro paradosso non sono poi capaci di esserlo con coloro che hanno di fronte, persone che vivono in bilico sul baratro appese ad un filo di seta tra il battito del cuore e la logica della mente.
Conosco quelle come te, anime fragili e segnate nel profondo, protette dietro armature di acciaio e pelle luccicanti come diamanti al sole ma delle quali nessuno oltre loro ne conosce il reale peso.
Conosco quelle come te, scriccioli spauriti come mici abbandonati dentro un cartone in mezzo alla strada, piccole palle di pelo tremanti che si gonfiano arruffandosi e gonfiandosi alla vista di chiunque si avvicini, teneri esseri indifesi che hanno già capito quanto il mondo sia terrificante e cinico rispetto a loro e che altro non possono fare se non travestirsi da iene a loro volta.
Conosco quelle come te, persone senza più ali ne paracadute, fatte precipitare da un paradiso ritrovandosi tra i comuni mortali. Costrette ad imparare a camminare piedi scalzi sui sassi appuntiti come spilli in una vita terrena che non lascia margine di errore.
Persone che anche una volta sprofondate tra le fiamme e le braci degli inferi non hanno mai smesso di guardare il cielo. Nonostante le nubi lo coprissero. Nonostante lo zolfo inquinandolo lo rendesse irrespirabile e tossico. Sempre sguardo alto, sorriso malinconico e occhi lucidi dietro le palpebre con la speranza un giorno di poter essere di nuovo felici.
Conosco quelle come te.
Perché sono come te.
Tra fuoco e fango, inchiostro e anima, finzione e realtà, tra il tangibile e il mistico, tra sacro e profano, tra acido e amore, gioia e dolore.
Conosco quelle come te, io sono "TE"
Daniel Bertuolo
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