La Geode
Quel giorno non sapeva dove andare...era un po' triste,ma non voleva rinchiudersi in camera e piangersi addosso. Non a Parigi! Così salì sul primo taxi libero davanti all'hotel e chiese al tassista (aveva un feeling speciale coi tassisti specie quelli parigini) di portarla in un posto poco conosciuto, perché lei Parigi l'aveva girata praticamente tutta e non una volta sola. Lui la squadrò da capo a piedi, fece un sorrisetto e propose:
La Geode ....le dice nulla? Era stata terminata tre anni prima, quindi ancora in pochi la conoscevano e l'avevano visitata.
E così si misero in marcia per questa sconosciuta Geode.
Quando furono vicini....Mariella rimase a bocca aperta: l'amico tassista non le aveva raccontato nulla e lei non sapeva assolutamente cosa aspettarsi… si immaginava forse un vecchio monumento, una chiesa ...o forse non immaginava nulla!
Ma quando, da lontano, cominciò a vedere questa enorme sfera luccicante si emozionò, e non la finiva più di ringraziare.Le ricordava un'altra grande sfera, il Matrimandir in India, ma solo per la forma sferica.
La Geode é un edificio situato nel parco della Villette e venne inaugurata il 6 maggio 1985.
Per dire la verità Mariella non serbò nessun ricordo dei dintorni, ma non dimenticò mai l'emozione provata nel guardare questa enorme sfera… e la gentilezza del tassista, che prendendola per mano la portò qua e là facendole da Cicerone, si offrì di fotografarla,e finito di girare intorno alla sfera e visti gli interni (una enorme sala cinematografica di 400 posti dotata d'uno schermo emisferico gigante)si offrì di portarla un poco in giro nei dintorni a "vedere cose che sulle guide turistiche non c'erano".
La portò qua e là, Parigi e dintorni sono sempre fantastici,per finire in un grande giardino pubblico che, disse, era frequentato da signorine che cercavano clienti. Destino volle che proprio mentre lo attraversavano a passo d'uomo una di queste signorine si tirò su la maglietta e mostrò ad un uomo due grandi seni che fece dolcemente traballare.
Sonora e allegra risata del tassista Daniel...che allungò la mano fra le cosce di Mariella (si era seduta davanti, l'imprudente...)e parcheggiò all'ombra di un grande ombroso albero. Mariella ebbe un attimo di esitazione, Daniel era carino e gentile,sembrava pulito..insomma lasciò che il suo viso si accostasse, che la sua lingua le sfiorasse l'orecchio e il collo per poi penetrare calda e dolce nella sua bocca...beh Mariella a quel punto capì che forse il gentile tassista ci stava provando… e lo stava facendo con tanta gentilezza, quasi come "atto dovuto". Stava per cedere, la separazione la stava sottoponendo a lunghi digiuni, quell'uomo in fondo le piaceva...erano a Parigi, perché non vivere questa favola?
Ma la brava bambina educata dalle suore che era in lei la bloccò, così farfugliò qualche scusa e... preferì pagare la corsa!
Autobiografico, solo leggermente modificato.
Voto: | su 7 votanti |
Ormai sei un'aurea firma del Club... Marilla.
Il mio lodevole giudizio e il mio lieyo meriggio.
Pregevole racconto.
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Ho sempre scritto, fin da bimba mi mandavano di classe in classe a leggere i miei temi, ma ho scritto per me e basta. Da pochi anni scrivo su un Blog una specie di diario che leggo solo io….
Trovare questo sito ha scatenato un desiderio di gratificazione che non credevo mi appartenesse.
Ringrazia il tuo amico….e gustatevi pasta e fagioli a Firenze, pensando a me! (Vi consiglio l'antica trattoria Da Tito)
Molto carina la tua storia, scritta bene e con naturalezza brava!
Imparare qualcosa è sempre positivo.
Posso lasciarti nel dubbio su cosa avvenne veramente?
Raccontare sempre tutto toglie pepe, e anche sale, alla situazione!
Grazie per le stelline e per i commenti toujours joyeux (Amo Parigi tanto tanto tanto!)
Marilla, quanto sei brava!
L'Educandato quella volta ti è arrivato in soccorso o ci hai nascosto il leggermente modificato? Bella la sfera , detta Geode dalla Geodetica, lo studio della misurazione dello spazio ricurvo tanto caro a Gauss e a Lobacevskij nella sua geometria iperbolica. Concetti matematici freschi di lettura, dei quali mi scuso.
Un abbraccio con le solite 5