RACCONTO

Un giorno triste non lo puoi cambiare. Può solo passare, con il dispiacere, i pensieri che fanno male, tanti perché… e le risposte che non ci sono.
Scrivono i giornali di un “binario unico” per due treni… e una strage tra gli ulivi.
Binario unico… riservato alle periferie, i borghi dimenticati, le campagne abbandonate, e i paesi sonnacchiosi, invecchiati e disillusi.

Un binario secolare… che ha segnato la strada d'intere generazioni. Il binario portava lontano, verso il sogno di una vita migliore, venduta a caro prezzo nelle grandi città o le metropoli ancora più lontane, dove di binari da prendere, per continuare a soffrire, ce n’è l’imbarazzo.
E il mio dispiacere diventa incontenibile… quando leggo che la responsabilità della strage sembra ricadere su quel povero… unico binario.

Si, è vero, potevano costruirne un altro… di binario, e magari lo faranno in fretta adesso…
Ma la verità e che i treni non sanno più dove andare.
Mi dispiace, sono addolorato, e spero che le famiglie dei ragazzi, uomini, donne, che hanno perso la vita in questo tragico evento possano trovare un minimo di conforto.

Spero che ci sia il coraggio di guardare al nostro futuro, e a quello dei nostri figli, togliendo il capo da sotto la sabbia… e ci si renda conto che questo paese va rifondato, completamente.

Racconto scritto il 13/07/2016 - 11:47

Da Francesco Gentile

Letta n.1086 volte.

Uno sfogo legittimo...ben scritto, e meritevole di nota. I miei omaggi e le 5 stelle.

Antonio Valente 14/07/2016 - 13:28

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Grazie. Ci sono tanti motivi per scrivere. Questo era uno sfogo... e tale rimane. Ma le attenzioni e l'amicizia rimangono. Grazie di cuore.

Francesco Gentile 14/07/2016 - 13:17

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Hai scritto le parole giuste...condivido in pieno il tuo pensiero!

patrizia brogi 13/07/2016 - 21:48

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Le tue parole esprimono in pieno il mio pensiero.Ti abbraccio amico mio carissimo.

Gabriella De Gennaro 13/07/2016 - 21:43

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Sconcertanti verità che fanno male. Grazie per questo tuo profondissimo e straziante scritto, che apprezzo molto
Buona serata
Nadia
5*

Nadia Sonzini 13/07/2016 - 21:16

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Commentare non serve, si rischia di essere di parte a fronte dell'ennesima tragedia che miete vittime innocenti.
C'è chi si fa vanto di esperire tutte le possibili indagine per scoprire il colpevole, quando il colpevole è facilmente riconducibile alla sua stessa famiglia. Ciao Francesco.

salvo bonafè 13/07/2016 - 19:07

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bella e tacio su tutto per rispetto delle persone 5*

POETA DELL'AMORE LUPO DELL'AMI 13/07/2016 - 16:30

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Francesco, hai scritto belle parole! Amare e belle!

Patrizia Bortolini 13/07/2016 - 15:37

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FRANCESCO....non credo sia il binario, è l'incuria, l'abbandono dei servizi che ci spettano per diritto, priorità che mancano perche chi ci governa se ne infischia dei nostri bisogni. Potrei continuare all'infinito ma tanto non cambia nulla e la cosa triste è sapere che agli sfruttatori non succede mai nulla. Finisco perche... questa tragedia si poteva evitare .....un abbraccio ciao

mirella narducci 13/07/2016 - 15:13

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Un racconto che condanna il tragico incidente che è costata la vita a circa 30 giovani vittime. Errore umano? Ma loro non torneranno piú nelle loro case, nelle loro famiglie!
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Rocco Michele LETTINI 13/07/2016 - 15:11

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Ciao Francesco, avevo avuto la tua stessa idea, e cioè di scrivere un pensiero su questa immensa sciagura proprio in questo sito dove si esternano emozioni, sentimenti...
Tu l'hai fatto con molta partecipazione e non mi resta che associarmi alle tue parole.
Una preghiera per tutte quelle giovani e meno giovani vite, cancellate in un attimo in un tranquillo e afoso giorno d'estate...

Mimmi Due 13/07/2016 - 14:31

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Infatti la colpa non è del binario unico, quella ferrovia ha quasi un secolo, ed è sempre stata a binario unico, quanti incidenti di questo tipo sono accaduti? È stato sicuramente un errore umano - non lo dico per trovare un capro espiatorio, come molti giornali in questi momenti stanno facendo - e probabilmente una tecnologia di ultima generazione, che quel tratto ferroviario ancora non aveva, avrebbe evitato la disgrazia. Attenzione però, non esiste il rischio zero, neppure con le più sofisticate tecnologie. Attenzione pure alle proteste contro ritardi e disagi ferroviari, poichè è proprio quando queste sofisticate tecnologie si guastano che i treni non marciano più, per un fattore di sicurezza di circolazione gli apparati devono essere usati manualmente e quindi con maggiore lentezza. Un saluto

Luciano B. 13/07/2016 - 14:07

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