Il bilancio della mia vita, in negativo. I ricordi, le facce, i volti delle persone che conosco. Di molti, dubito che siano esistiti realmente. Sono solo passati nella mia vita, fotogrammi, immagini. Cosa c'è di reale in tutto questo? Arrivo a pensare di avere sedici anni e di stare al campeggio, mangiato dalle zanzare e affaticato dal sole cocente.
Ho cinquant'anni e il mondo si sta creando ex novo. I primi raggi di sole, la prima mosca che comincia a ronzare e a disturbare, la necessità di far pipì, i primi elementari bisogni. La testa che inizia le sue prime elucubrazioni, due più due fa quattro, il fallito golpe in Turchia, la voglia di mollare tutto e andare a vivere a Istanbul, ho avuto un infarto. La paura è già dentro, mi prende dolcemente per poi strozzarmi fino a farmi male. Tutta quella gente schiacciata da un camion assassino a Nizza, dalla vita alla morte in pochi secondi.
Devo godermi ogni attimo di questa mia avventura, e per farlo ho bisogno di me stesso, della collaborazione dei miei sensi, devo essere presente, presente a me stesso e a quel che mi circonda. Così inizio un nuovo giorno, raccogliendo le forze, raggruppando i miei muscoli, ho fame. Ho bisogno di sorridere, di vedere allo specchio un cinquantenne che sorride, perchè il mondo al risveglio sembra crearsi ex novo.
Racconto scritto il 18/07/2016 - 08:35Voto: | su 4 votanti |

Spartaco Messina
18/07/2016 - 14:59

POETA DELL'AMORE LUPO DELL'AMI
18/07/2016 - 12:33
Sildom Minunni
18/07/2016 - 12:13 Un abbraccio
Nadia
5*
Nadia Sonzini
18/07/2016 - 11:40 
Luciano B.
18/07/2016 - 11:28 *****
Rocco Michele LETTINI
18/07/2016 - 10:04



