E’ uno sport unico.
Si gioca quattro contro quattro in un campo che è un vero gabbione; agli inizi era praticato sul mare e la rete lo recingeva per non fare andare il pallone in acqua.
Non ci sono portieri perché nessuno para con le mani, le porte sono piccole e ci si alterna.
Il divertimento è assicurato, la palla non esce mai e valgono sponde e rimbalzi su tutta la superficie retata, anche dietro la porta.
Non ci sono altre regole che “non fare fallo” e “non prendere la palla con le mani”, si gioca per tutto il tempo concesso: una lunga sudata a perdifiato.
Poi venne il “calcetto”.
Si gioca quattro contro quattro in un campo che è un vero gabbione; agli inizi era praticato sul mare e la rete lo recingeva per non fare andare il pallone in acqua.
Non ci sono portieri perché nessuno para con le mani, le porte sono piccole e ci si alterna.
Il divertimento è assicurato, la palla non esce mai e valgono sponde e rimbalzi su tutta la superficie retata, anche dietro la porta.
Non ci sono altre regole che “non fare fallo” e “non prendere la palla con le mani”, si gioca per tutto il tempo concesso: una lunga sudata a perdifiato.
Poi venne il “calcetto”.
Centodieci Estivo
Racconto scritto il 28/07/2016 - 10:30
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Commenti
@ è l'antenato del calcio a 5
Glauco Ballantini 09/01/2021 - 11:47
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Un connubio tra mare e pallone che peraltro richiama la spensieratezza e credo un "mare" di nostalgia all'autore.
Una pubblicazione che merita divulgazione. Da oggi in poi non passerò per ignorante se qualcuno mi chiederà della Gabbionata. In futuro, se dovessi partecipare a qualche quiz televisivo e mi verrà posta una domanda inerente al Gabbione di Livorno... avrò la risposta pronta.
Sempre se la domanda non si orienti su specifiche regole o modalità.
Una pubblicazione che merita divulgazione. Da oggi in poi non passerò per ignorante se qualcuno mi chiederà della Gabbionata. In futuro, se dovessi partecipare a qualche quiz televisivo e mi verrà posta una domanda inerente al Gabbione di Livorno... avrò la risposta pronta.
Sempre se la domanda non si orienti su specifiche regole o modalità.
Giuseppe Scilipoti 28/12/2020 - 01:28
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Interessante. Essendo un un'invenzione tutta livornese ed io essendo tutto siciliano...non ne avevo mai sentito parlare.
Nel suo "piccolo" il brano é esplicativo che si prefigge a far conoscere questa atipica variante del calcio, tra l'altro il commento cioè la risposta fornita a Spartaco Messina é da considerarsi un piacevole surplus della pubblicazione stessa.
(segue)
Nel suo "piccolo" il brano é esplicativo che si prefigge a far conoscere questa atipica variante del calcio, tra l'altro il commento cioè la risposta fornita a Spartaco Messina é da considerarsi un piacevole surplus della pubblicazione stessa.
(segue)
Giuseppe Scilipoti 28/12/2020 - 01:26
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L'unicità sta nel fatto che negli anni 60 e poi 70 c'era solo negli stabilimenti balneari di Livorno, con tornei arbitrati da uno in ciabatte che stava sulla linea di metà campo. L'arbitro poi serviva solo per il torneo perchè era facile autoarbitrarsi. Se uno va in terra è fallo, è impossibile una simulazione perchè se caschi sul cemento ti fai male davvero...
Glauco Ballantini 28/07/2016 - 14:34
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Interessante...mi piacerebbe giocarlo in acqua, solo con le mani, oppure sotto...ehehehehe...non lo conoscevo. Il gabbione a Porto Azzurro purtroppo e altra roba...ciaociao.
Spartaco Messina 28/07/2016 - 13:59
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