Accosta la macchina e il passato gli piomba addosso.
Lui, ragazzino, con i suoi coetanei a tirare calci ad un vecchio pallone.
L’oratorio e il mitico Don: rimproveri e Ave Maria. Poi quelle incredibili liquirizie, la dissetante spuma e il film della domenica pomeriggio. Qualche mela sottratta all’ortolano sulla via e le pazze corse per non farsi beccare. I pesci impauriti nascosti sotto le alghe del limitrofo corso d’acqua e catturati con le mani: trofei da mostrare agli amici. La biglia in buca, la figurina mai trovata. E ora…ora solo la chiesa e l’oratorio ristrutturato. Non ci sono bambini.
Lui, ragazzino, con i suoi coetanei a tirare calci ad un vecchio pallone.
L’oratorio e il mitico Don: rimproveri e Ave Maria. Poi quelle incredibili liquirizie, la dissetante spuma e il film della domenica pomeriggio. Qualche mela sottratta all’ortolano sulla via e le pazze corse per non farsi beccare. I pesci impauriti nascosti sotto le alghe del limitrofo corso d’acqua e catturati con le mani: trofei da mostrare agli amici. La biglia in buca, la figurina mai trovata. E ora…ora solo la chiesa e l’oratorio ristrutturato. Non ci sono bambini.
Racconto scritto il 29/07/2016 - 12:04
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Commenti
Un condensato di ricordi. Posso dire che anch'io ho gli stessi. Un saluto
Luciano B. 30/07/2016 - 00:22
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Mi è sembrato di rivivere la mia infanzia.
Molto bello... tristemente bello.
Ciao Gabriele.
Molto bello... tristemente bello.
Ciao Gabriele.
Loris Marcato 29/07/2016 - 15:37
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Bello, molto...vale anche per me, pari pari...5stelle
Spartaco Messina 29/07/2016 - 15:30
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