Il Libro Magico
Finalmente mia sorella si è laureata e sta tornando a casa, per conseguire il corso di laurea di economia alla Bocconi di Milano, si era trasferita nella città Meneghina ed io ero contentissimo che ora potevamo stare insieme almeno per il periodo delle vacanze e fino a quando non fosse riuscita ad avere un impiego.
Ovviamente, studiando in un’altra città lei aveva sempre vissuto per conto suo in una casa tutta sua e aveva accumulato tantissima roba anche inutile.
Per cui mia madre mi ha chiesto di aiutarla a sistemare tutto in soffitta.
Io mi annoiavo perché avevo voglia di andare al mare piuttosto che perdere tempo così.
La prima cosa che dovevamo fare era togliere tutte le vecchie cose che mia madre teneva conservate in soffitta e per non farsi mancare niente mia madre ci aveva anche chiesto di ripulirla.
Appena salito, ho cominciato a starnutire perché sono allergico alla polvere e lì ce ne era tantissima.
Non avete idea di quello che abbiamo trovato. C’era di tutto là sopra, vecchi giornali, moltissimi libri, scatoloni e giocattoli di quando noi eravamo piccoli, lampade, lampadari, un grossissimo armadio che con fatica siamo riusciti a spostare che conteneva vestiti smessi, che mia madre doveva regalare e ho trovato nascosto giù nella cassettiera un meraviglioso e coloratissimo libro di magia.
Per prima cosa mia sorella ha voluto sistemare i suoi libri e dovevamo fare spazio tra quelli che già c’erano.
Non volevo dire a mia sorella quello che avevo trovato, per il timore che mi avrebbe detto, che erano solo sciocchezze e di continuare a pulire ma allo stesso tempo pensavo di poter trovare in quel libro un modo pratico di ripulire la soffitta, il più veloce possibile.
Allora ho finto di starnutire ancora più forte e ho detto a mia sorella che avevo respirato troppa polvere e che dovevo andare un attimo in bagno.
Lì ho finalmente potuto sfogliare il mio libro.
Mi si è aperto un mondo, ora si che potevo fare tutto quello che volevo.
Sono andato all’indice e ho cercato la pagina dedicata ai lavori domestici. La formula magica era facilissima allora sono corso di sopra e l’ho pronunciata davanti a mia sorella che era sempre più stupita di vedere le cose muoversi e spolverarsi da sole.
“Come hai fatto?” mi ha chiesto e io le ho fatto vedere il libro.
“Wow!” Si è messa ad urlare di gioia “Non sai quante cose possiamo fare adesso”.
“Vacci piano, sono stato io a trovarlo” e sono scappato via di corsa stringendo in mano il libro, non potevo rischiare che mia sorella se ne impossessasse.
“Ma perché sto correndo? Io posso volare!”
Allora ho recitato la formula e immediatamente mi sono spuntate delle enormi e coloratissime ali.
Ho volato talmente in alto che casa mia era diventata solo un piccolo puntino. Davanti a me vedevo solo nuvole e ad un tratto un aereo mi è passato vicino e tutti i passeggeri mi hanno guardato stupefatti e mi hanno salutato.
Volare era la cosa più bella che mi potesse capitare, mi sentivo leggerissimo e davvero felice.
Mentre cercavo una formula magica che mi permettesse di fare tutti compiti delle vacanze in un baleno; un attimo di distrazione è bastato a farmi deconcentrare dal volo e precipitare giù fino a terra. Ero spaventatissimo, non riuscivo a respirare e a muovermi, urlavo tantissimo dal dolore, quando ad un certo punto, mi sono ritrovato ancora in soffitta con mia sorella che spolverava.
“Come hai fatto ad addormentarti su quel vecchio libro”? Mi ha chiesto.
Tra le mani stringevo un libro di mia madre, invece di leggere maglia, avevo letto magia e la mia fantasia aveva fatto il resto!
Ora non solo devo ripulire tutta la soffitta ma dovrò anche impegnarmi a fare i compiti delle vacanze.
Ovviamente, studiando in un’altra città lei aveva sempre vissuto per conto suo in una casa tutta sua e aveva accumulato tantissima roba anche inutile.
Per cui mia madre mi ha chiesto di aiutarla a sistemare tutto in soffitta.
Io mi annoiavo perché avevo voglia di andare al mare piuttosto che perdere tempo così.
La prima cosa che dovevamo fare era togliere tutte le vecchie cose che mia madre teneva conservate in soffitta e per non farsi mancare niente mia madre ci aveva anche chiesto di ripulirla.
Appena salito, ho cominciato a starnutire perché sono allergico alla polvere e lì ce ne era tantissima.
Non avete idea di quello che abbiamo trovato. C’era di tutto là sopra, vecchi giornali, moltissimi libri, scatoloni e giocattoli di quando noi eravamo piccoli, lampade, lampadari, un grossissimo armadio che con fatica siamo riusciti a spostare che conteneva vestiti smessi, che mia madre doveva regalare e ho trovato nascosto giù nella cassettiera un meraviglioso e coloratissimo libro di magia.
Per prima cosa mia sorella ha voluto sistemare i suoi libri e dovevamo fare spazio tra quelli che già c’erano.
Non volevo dire a mia sorella quello che avevo trovato, per il timore che mi avrebbe detto, che erano solo sciocchezze e di continuare a pulire ma allo stesso tempo pensavo di poter trovare in quel libro un modo pratico di ripulire la soffitta, il più veloce possibile.
Allora ho finto di starnutire ancora più forte e ho detto a mia sorella che avevo respirato troppa polvere e che dovevo andare un attimo in bagno.
Lì ho finalmente potuto sfogliare il mio libro.
Mi si è aperto un mondo, ora si che potevo fare tutto quello che volevo.
Sono andato all’indice e ho cercato la pagina dedicata ai lavori domestici. La formula magica era facilissima allora sono corso di sopra e l’ho pronunciata davanti a mia sorella che era sempre più stupita di vedere le cose muoversi e spolverarsi da sole.
“Come hai fatto?” mi ha chiesto e io le ho fatto vedere il libro.
“Wow!” Si è messa ad urlare di gioia “Non sai quante cose possiamo fare adesso”.
“Vacci piano, sono stato io a trovarlo” e sono scappato via di corsa stringendo in mano il libro, non potevo rischiare che mia sorella se ne impossessasse.
“Ma perché sto correndo? Io posso volare!”
Allora ho recitato la formula e immediatamente mi sono spuntate delle enormi e coloratissime ali.
Ho volato talmente in alto che casa mia era diventata solo un piccolo puntino. Davanti a me vedevo solo nuvole e ad un tratto un aereo mi è passato vicino e tutti i passeggeri mi hanno guardato stupefatti e mi hanno salutato.
Volare era la cosa più bella che mi potesse capitare, mi sentivo leggerissimo e davvero felice.
Mentre cercavo una formula magica che mi permettesse di fare tutti compiti delle vacanze in un baleno; un attimo di distrazione è bastato a farmi deconcentrare dal volo e precipitare giù fino a terra. Ero spaventatissimo, non riuscivo a respirare e a muovermi, urlavo tantissimo dal dolore, quando ad un certo punto, mi sono ritrovato ancora in soffitta con mia sorella che spolverava.
“Come hai fatto ad addormentarti su quel vecchio libro”? Mi ha chiesto.
Tra le mani stringevo un libro di mia madre, invece di leggere maglia, avevo letto magia e la mia fantasia aveva fatto il resto!
Ora non solo devo ripulire tutta la soffitta ma dovrò anche impegnarmi a fare i compiti delle vacanze.
Racconto scritto il 11/08/2016 - 00:30
Da Savino Spina
Letta n.1556 volte.
Voto: | su 0 votanti |
Commenti
L’uomo grazie alla fiaba e alla favola può riscoprire il gusto di fantasticare, di essere creativo, può sognare ad occhi aperti e dimenticare anche solo per pochi istanti, un mondo un po’ troppo triste ed anonimo. L’esito della storia e la soluzione degli eventuali problemi narrati, da parte del protagonista, insegnano anche il valore dell’impegno, della responsabilità, infondono fiducia nella vita in quanto a tutto c’è una soluzione, la capacità di chiedere aiuto e l’importanza dell’impegno per attendere ciò che si desidera.
Savino Spina 11/08/2016 - 09:52
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.