Le cattive abitudini
Le cattive abitudini, si sa, risultano dure a morire, nessuno è dispensato da esse. C'è chi fuma, c'e chi si strafoga col cibo spazzatura, c'è chi si mangia le unghie...
Le mie quali sono, ma soprattutto quali erano? Senza soffermarmi su quelle attuali, basti dire che fino a pochi mesi fa mi capitava di bestemmiare per non parlare delle parolacce sciorinate anche per futili motivi.
Esempi? Ah, ne avrei a bizzeffe! Come quella volta in cui ero in ritardo per un appuntamento di lavoro a causa della macchina che non voleva saperne di partire. Gli inveimenti, invece, partirono eccome al punto che dal parcheggio condominiale furono uditi da un vicino di passaggio.
Oppure l'estate scorsa, nel montare un ventilatore da soffitto, mi cascò sul pavimento una piccola vite essenziale per il completamento dell'apparecchio. Non riuscendo a ritrovarla, mi girarono le pal... emh, le "pale" e di conseguenza tirai moccoli, per la gioia, anzi per la costernazione di grandi e piccini.
Non mi consideravo una cattiva persona, tuttavia questo modo di esprimermi infastidiva amici, colleghi, parenti e familiari, tra cui mia moglie, una donna solitamente mansueta. Difatti, una sera, colta dall'esasperazione derivata da mio ennesimo turpiloquio, mi gridò: «Non ti sopporto più! Smettila di imprecare come un dannato, non siamo all’inferno!»
Proprio da quell'inaspettato sbotto, decisi di provare a cambiare, conscio che sarebbe stato molto difficile.
Cominciai a leggere libri sull'autocontrollo, per poi prodigarmi a seguire dei video a pagamento su alcune piattaforme e a frequentare un corso di yoga. Non conclusi un cavolo, se non a gettare soldi al vento.
Stavo per rassegnarmi, finché la soluzione giunse grazie a Marta la mia figlioletta, il giorno del suo compleanno.
«Vieni qua festeggiata, che ti do otto bacetti» le dissi abbassandomi alla sua altezza allargando le braccia.
«Assolutamente no!» esclamò con un faccino serioso.
«Guarda che sono il tuo papà, mica un estraneo.»
«Lo so, però non puoi!»
«Perché?» le chiesi incredulo e spiazzato dal suo diniego.
«Perché hai la bocca sporca con tutte le parole brutte che dici» affermò candidamente.
Restai impietrito fissando il muro per qualche secondo, quella risposta mi aveva smosso interiormente, ripulendo quasi all'istante il mio linguaggio.
Finalmente ebbi l'occasione di eliminare due cattive abitudini, sebbene di tanto in tanto... un porco zio mi scappa.
Le mie quali sono, ma soprattutto quali erano? Senza soffermarmi su quelle attuali, basti dire che fino a pochi mesi fa mi capitava di bestemmiare per non parlare delle parolacce sciorinate anche per futili motivi.
Esempi? Ah, ne avrei a bizzeffe! Come quella volta in cui ero in ritardo per un appuntamento di lavoro a causa della macchina che non voleva saperne di partire. Gli inveimenti, invece, partirono eccome al punto che dal parcheggio condominiale furono uditi da un vicino di passaggio.
Oppure l'estate scorsa, nel montare un ventilatore da soffitto, mi cascò sul pavimento una piccola vite essenziale per il completamento dell'apparecchio. Non riuscendo a ritrovarla, mi girarono le pal... emh, le "pale" e di conseguenza tirai moccoli, per la gioia, anzi per la costernazione di grandi e piccini.
Non mi consideravo una cattiva persona, tuttavia questo modo di esprimermi infastidiva amici, colleghi, parenti e familiari, tra cui mia moglie, una donna solitamente mansueta. Difatti, una sera, colta dall'esasperazione derivata da mio ennesimo turpiloquio, mi gridò: «Non ti sopporto più! Smettila di imprecare come un dannato, non siamo all’inferno!»
Proprio da quell'inaspettato sbotto, decisi di provare a cambiare, conscio che sarebbe stato molto difficile.
Cominciai a leggere libri sull'autocontrollo, per poi prodigarmi a seguire dei video a pagamento su alcune piattaforme e a frequentare un corso di yoga. Non conclusi un cavolo, se non a gettare soldi al vento.
Stavo per rassegnarmi, finché la soluzione giunse grazie a Marta la mia figlioletta, il giorno del suo compleanno.
«Vieni qua festeggiata, che ti do otto bacetti» le dissi abbassandomi alla sua altezza allargando le braccia.
«Assolutamente no!» esclamò con un faccino serioso.
«Guarda che sono il tuo papà, mica un estraneo.»
«Lo so, però non puoi!»
«Perché?» le chiesi incredulo e spiazzato dal suo diniego.
«Perché hai la bocca sporca con tutte le parole brutte che dici» affermò candidamente.
Restai impietrito fissando il muro per qualche secondo, quella risposta mi aveva smosso interiormente, ripulendo quasi all'istante il mio linguaggio.
Finalmente ebbi l'occasione di eliminare due cattive abitudini, sebbene di tanto in tanto... un porco zio mi scappa.
Racconto scritto il 08/09/2016 - 08:13
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Voto: | su 8 votanti |
Commenti
Però, avrei scommesso che avessi figli! Forse mi sono fatto quest'idea dopo aver letto uno dei tuoi ultimi racconti, quello sull'areo rosso di babbo natale. Sei una sorta di spugna allora, grandissimo osservatore della vita di tutti i giorni.
Seby Flavio Gulisano 01/05/2019 - 12:38
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Ciao Seby, sono molto legato a questo racconto perchè risulta il primo in assoluto cioè da quando decisi di pubblicare i miei testi online e di mettermi alla provola, emh, alla prova con altri.
Condivido: i bambini suggeriscono idee, soluzioni e anche ispirazione per noi amanti della scrittura e della lettura.
Hai tre figli? Che bello, io adoro i bambini.
Mentre io, per dirla alla Mike Bongiorno de "La Ruota della Fortuna" sarei... quota a zero!
Condivido: i bambini suggeriscono idee, soluzioni e anche ispirazione per noi amanti della scrittura e della lettura.
Hai tre figli? Che bello, io adoro i bambini.
Mentre io, per dirla alla Mike Bongiorno de "La Ruota della Fortuna" sarei... quota a zero!
Giuseppe Scilipoti 01/05/2019 - 11:35
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I bambini sono geniali nel trovare soluzioni. Io ho 3 figli e sono i miei fidati consiglieri. A volte basta solamente una situazione, una parola, per sbrogliare la matassa. Motivo per cui reputo il racconto molto credibile e ben scritto. 5 stelle!
Seby Flavio Gulisano 01/05/2019 - 11:07
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Ciao Santa, mi permetti una parolaccia di origine sicula?
"Minchia, che commento gradito!
Con i racconto "Cattive abitudini" rispetto a "L'uomo dalla bocca sporca" ho cercato di scrivere una storia leggera col tentativo non di esortare al cambiamento totale ma almeno con la speranza che si possono cambiare appunto le abitudini non buone.
Una volta uno mi disse:
"La Speranza è eterna!"
A parte ciò ho voluto scrivere un racconto umoristico e che facesse sorridere il lettore, specie nel finale.
"Minchia, che commento gradito!
Con i racconto "Cattive abitudini" rispetto a "L'uomo dalla bocca sporca" ho cercato di scrivere una storia leggera col tentativo non di esortare al cambiamento totale ma almeno con la speranza che si possono cambiare appunto le abitudini non buone.
Una volta uno mi disse:
"La Speranza è eterna!"
A parte ciò ho voluto scrivere un racconto umoristico e che facesse sorridere il lettore, specie nel finale.
Giuseppe Scilipoti 16/01/2019 - 08:39
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Si è vero l'argomento sia di 'L'uomo dalla bocca sporca' e questo è sovrapponibile a questo. Le parolacce non sono belle ma a volte ci stanno fino ad un certo limite ovviamente. Sulle bestemmie non transigo, non le ammetto in nessun caso. Il racconto mi è piaciuto moltissimo ed il finale mi ha letteralmente conquistata. Bravo bravo.
santa scardino 15/01/2019 - 23:38
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Grazie Marirosa, essendo uno dei primi racconti mai pubblicati si tratta di uno scritto senza infamia e senza lode.
Nel prequel che ho pubblicato qualche giorno fa ovvero 'L' uomo dalla bocca sporca' si mantiene sulla stessa linea ovvero principalmente di divertire senza alcuna pretesa letteraria.
Un abbraccione.
Nel prequel che ho pubblicato qualche giorno fa ovvero 'L' uomo dalla bocca sporca' si mantiene sulla stessa linea ovvero principalmente di divertire senza alcuna pretesa letteraria.
Un abbraccione.
Giuseppe Scilipoti 24/09/2017 - 11:56
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Letto con piacere e tutto d'un fiato. Scritto molto bene, e giusta conclusione, per ora, immagino, dell'altro racconto che ho letto. 5* e Buona Domenica!
Marirosa Tomaselli 24/09/2017 - 09:34
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Cara Mirella anche te un infinito grazie per il benvenuto, per aver letto il mio racconto e...per le cinque stelle!Cinque addirittura! Wow che onore!!! Il racconto non è proprio autobiografico, però si ispira vagamente ad un fatto reale. Molti mesi fa, mi trovato al parco,quando vedo un nonno con un nipote!Il nipote pestifero,lo fa disperare e il nonno comincia a bestemmiare come un turco.
Il nipote gli disse testuali parole:
"Nonno non bestemmiare uffa,sennò quando muori Gesù non ti vuole"
E da questo episodio mi sono ispirato a "Cattiva abitudine" Nei prossimi giorni vedo di pubblicare altri racconti e spero di non deludere. Grazie, grazie di cuore e per aver dato una possibilità al mio componimento.
Il nipote gli disse testuali parole:
"Nonno non bestemmiare uffa,sennò quando muori Gesù non ti vuole"
E da questo episodio mi sono ispirato a "Cattiva abitudine" Nei prossimi giorni vedo di pubblicare altri racconti e spero di non deludere. Grazie, grazie di cuore e per aver dato una possibilità al mio componimento.
Giuseppe Scilipoti 08/09/2016 - 20:36
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GIUSEPPE....bellissimo il tuo racconto e ti confesso anche divertente, sarà che le parolacce delle volte fanno anche ridere...guarda nei film comici. Ma tu sei uno sboccacciato pentito, grazie a quell'angelo della tua bambina e ne sono felice anch'io perche qui abbiamo l'usanza di donare stelle ed ora che ti sei guadagnato il Paradiso lo riempirai di stelline. Le mie 5* sono gia tue... e BENVENUTO Ciao
mirella narducci 08/09/2016 - 17:53
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Rocco ti ringrazio per le parole che hai speso per il mio racconto e per il caloroso benvenuto qui su oggiscrivo . HO scritto un modesto numero di cose che fino ad oggi ho tenuto nel cassetto...gradualmente vedrò di postare tutto in questo ottimo sito. Magari inserirò un componimentoal giorno. Amo scrivere, leggere e commentare. Viva la letteratura e viva la cultura sono sicuro che mi troverò molto bene in questa community.
Giuseppe Scilipoti 08/09/2016 - 13:45
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BENVENUTO TRA GLI AMICI E LE AMICHE DE LA CASA DI OGGISCRIVO GIUSEPPE.
ESORDIO... CON UN SENSIBILE QUANTO RIFLESSIVO RACCONTO... SEGUITATO CON PROFESSIONALITA' LETTERARIA.
IL MIO ELOGIO E IL MIO LIETO MERIGGIO.
*****
ESORDIO... CON UN SENSIBILE QUANTO RIFLESSIVO RACCONTO... SEGUITATO CON PROFESSIONALITA' LETTERARIA.
IL MIO ELOGIO E IL MIO LIETO MERIGGIO.
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Rocco Michele LETTINI 08/09/2016 - 13:13
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