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Storia di omosessualità

Questa mattina la signora Rosa si era svegliata presto, dopo aver sbrigato alcune faccende domestiche, mise la caffettiera sul fuoco e preparò una ricca colazione. Prese il vassoio dal cassetto e appoggiò le due tazzine di caffè e i pancarré con marmellata e nutella; dritta di corsa si avviò in camera del figlio Alessio. Apre la porta e alla vista della scena, le cadde il vassoio dalle mani, il rumore della caduta produsse un gran baccano e svegliò il marito Pietro di soprassalto. L’uomo accorse nella stanza da dove proveniva quell’assordante rumore, facendo attenzione a non mettere i piedi sui cocci delle tazzine. Poi chiese alla moglie, cosa fosse accaduto? Rosa lo prese sotto il braccio e uscirono dalla camera del figlio; gli raccontò la scena, che appena aveva assistito. Pietro, nostro figlio e Dario si stavano baciando, riferì la donna al marito! Ma no! Piantala dice lui: “lo sai che si vogliono bene, come fratelli e che sarà mai un bacetto! No! “Era un bacio da innamorati, li ho visto con questi occhi e non era un bacetto fra amici”, rispose Rosa. Pietro incollerito replicò: “ora vado di là a parlare con i due ragazzi”! “Stai tranquilla metterò le cose a posto”! Tutto si risolverà in un modo o nell’altro! La signora Rosa tutta preoccupata, supplica il marito di non picchiarli! Di non alzare la voce e di rimanere calmo! Entrato in camera di Alessio. Pietro si rivolse ai due ragazzi e disse: “Beh fatemi sapere, che cos’è questa storia, che vi siete baciati? Ditemi che non è vero e che Rosa abbia preso un abbaglio! Alessio: “Papà, io e Dario ci vogliamo bene, non solo come amici fraterni”; tra di noi c’è qualcosa di più profondo, che va al di là delle convenzioni, degli schemi e di tutto! Pietro replica: “un rapporto tra due uomini è contro natura”! Non è possibile che due ragazzi, belli come voi non piacciono le ragazze? Dario intervenne: “Signor Pietro l’omosessualità non è contro natura: si pensa che solo il rapporto sessuale tra un uomo e una donna sia naturale perché solo questo tipo di rapporto è finalizzato alla riproduzione, ma le finalità della relazione sessuale anche per le persone eterosessuali sono soprattutto il piacere e l’amore e queste finalità sono condivise anche dalle coppie omosessuali. Pietro: “ragazzo mio, sarà pure come dici tu, ma ci sarà pure un modo per risolvere il problema”? A questo punto Alessio con dolcezza disse: “Papà, innanzitutto non è un problema e se pensi che l’omosessualità sia una malattia, ti sbagli di grosso”! Non è altro una variante naturale della sessualità! Poi aggiunse: “Non l’ho scelto io di essere omosessuale, me ne sono accorto innamorandomi e sentendomi attratto affettivamente e sessualmente da Dario e la stessa cosa è capitata a lui. Pietro insiste: “Ho saputo di alcuni casi, che sono stati curati dal dottore Del vecchio e ora sono guariti”! Su questo punto intervenne Dario: “Signor Pietro non esiste nessuna terapia”, e coloro che si vantano di poter guarire le persone omosessuali sono solo dei ciarlatani che sfruttano il dolore di coloro che fanno fatica ad accettarsi per fare solo i propri interessi economici. Pertanto io e suo figlio abbiamo accettato la nostra condizione, seguendo la nostra natura, sentendoci attratti affettivamente e sessualmente reciprocamente. Pietro rispose: “Sono nato in un paesino di 2000 abitanti nella campagna lombarda, figlio di contadini, la mia famiglia, che vive da generazioni nello stesso paese, dove siamo quasi tutti parenti, è sempre stata profondamente religiosa e poco istruita”. Io sono riuscito a malapena, a prendere il diploma di scuola superiore, presso le scuole serali. Quindi per me è difficile capire, quello che mi stai dicendo Dario. Alessio: “Papà, mentre i miei compagni andavano in discoteca ed erano pieni di ragazze, io passavo i miei pomeriggi a casa a studiare o all’oratorio”. Guardavo le telenovelas brasiliane e messicane e leggevo “Il rosso e il nero”, “La certosa di Parma”, “Guerra e pace”, “Anna Karenina” e mi appassionavo alle vicende delle eroine romantiche. Mi chiedevo quando sarebbe giunto per me il grande amore. Come una fanciulla dell’Ottocento sognavo di sposarmi ed avere dei figli. Ricordo di essermi innamorato per la prima volta a 13 anni, di una ragazza egiziana che aveva un anno meno di me. Era alta ed aveva gli occhi verde acqua. Ogni tanto ci incontravamo all’intervallo e parlavamo, l’aspettavo all’uscita per fare la strada con lei. Credo di non averle mai sfiorato neppure la mano. Si ritirò da scuola alcuni mesi prima della fine della scuola. Per me fu un duro colpo; non avevo mai trovato il coraggio di confessarle i miei sentimenti. Pregavo ogni giorno perché tornasse, perché la incontrassi anche per caso, ma non la rividi mai più. Con Dario, anche se ci conosciamo da sempre, non avevamo mai avuto l’occasione di parlare delle nostre fantasie erotiche omosessuali, per timore di essere oggetti di discriminazione, offese e scherzi. Dario riprese: “Poi un giorno ho confessato ad Alessio che ero attratto dagli uomini e anche da lui e non lo volevo ammettere nemmeno con me stesso”. Mi rifiutavo soprattutto per non dare un dispiacere ai miei genitori, ben sapendo che non l’avrebbero accettato per le chiacchiere della gente; un po’ come sta facendo lei, Signor Pietro. Si è poi propensi a pensare che sia naturale il comportamento della maggioranza, ma sappiamo invece che fa parte della natura tutto ciò che esiste di per sé, maggioranze o minoranze, a differenza di ciò che è invece stato costruito dall’uomo. La morale di ognuno è il risultato di educazione, principi e valori acquisiti che fanno sì che una persona si senta di dover agire nel mondo in un determinato modo: è sbagliato imporre ad altri la propria visione del mondo e il proprio modo di agire e soprattutto alimentare sentimenti di esclusione e discriminazione nei confronti di chi è diverso o pensa in modo diverso. Per questo, oltre per l’attrazione, che io Alessio, ci siamo sentiti affini e col tempo il nostro rapporto al di là del sesso è costruito su solide fondamenta. Alessio interviene: “Vedi papà è da tempo che te ne volevo parlare, ma non ce ne mai stata l’occasione; capisco che venendolo a sapere in questo modo è stato traumatico per te”. Purtroppo per te, la situazione è questa; ne io e ne tu possiamo farci nulla e per il bene di entrambi, la dobbiamo accettare così com’è! Pietro, non ebbe altro da dire: “Ragazzi datemi tempo, ora non sto nelle condizioni di affrontare, quello che per me è un problema, in maniera lucida”. Ho bisogno di elaborare e metabolizzare il fatto e forse col tempo potrò accettarlo e detto questo uscì dalla camera di Alessio. Donna Rosa, vede arrivare il marito in cucina e spia tutte le sue mosse, ma non riceve nessuno indizio, al che chiede: “Allora, hai sistemato tutto”? Pietro tutto sconsolato risponde alla moglie: “Non con una semplice chiacchierata, si sistema tutto”! La situazione è più difficile del previsto; avevi visto bene! Alessio e Dario stanno insieme e presto se ne andranno a vivere insieme, come una coppia normale. “Oh mio Dio”! Esclamò la donna e “ora cosa diranno i vicini, quando sapranno la cosa”? Questo grattacapo proprio a noi doveva capitare? Aggiunse la signora Rosa in preda ad una crisi isterica. “Calmati” riprese il marito, pensiamo al da farsi e “non dare importanza a cosa pensa la gente”! Piuttosto tu non ti era accorta di nulla? Le donne sono molte più attente, rispetto a noi uomini, nell’individuare le diversità dei figli, non l’hai mai visto giocare con le bambole o qualcosa d’altro che lasciasse presagire, che nostro figlio fosse omosessuale e mentre pronunciava quelle parole Alessio entrò in cucina e non potette fare a meno di sentirle. Subito replico: “Anche se tu e la mamma, l’aveste capito prima, cosa sarebbe cambiato”? Si presume che l’omosessualità è dovuta a fattori genetici e non è una scelta! Quindi non serve a nulla che ve ne facciate una colpa o peggio ancora, volete scaricare le responsabilità dell’accaduto sull’altro, in questo modo fate del male a voi stessi e di conseguenza a me. La signora Rosa, rivolta al marito disse: “Il ragazzo ha ragione”! Dobbiamo farcene una ragione e solo accettando la sua condizione, gli dimostreremo il nostro affetto e poi un figlio lo si ama a prescindere. “Mica ha ammazzato qualcuno”? Aggiunse con immediatezza e perentorietà. Pietro annuì e rivolto al figlio disse: ”Ti auguro di essere felice con Dario, ma come ti ho detto di là, dammi tempo”. Il cuore mi spinge da subito a prendere atto, che la tua condizione è la normalità, poi chi è che stabilisce cosa è la normalità e cosa non lo sia, ma la mia mente bacata non vuole farsene una ragione. Rosa va incontro al figlio e l’abbraccia e dice: “Alessio a mamma la cosa che più mi preme è che tu stai bene e sei felice”, poi le altre cose vengono secondariamente, se Dario per te rappresenta la tua felicità, ben venga e corse ad abbracciare Dario. La donna fece ritorno in cucina e rivolto al figlio gli chiese: “Restate a pranzo”? Ho preparato i cannelloni al forno e so di certo che piacciono tanto a te e anche Dario ne va matto. La risposta non tarda a venire: “certamente mamma: non possiamo fare a meno dei tuoi cannelloni”. Come potremo farti questo affronto, non gustando i tuoi piatti prelibati? Sei una cuoca eccezionale oltre una madre esemplare.



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Racconto scritto il 20/09/2016 - 22:22
Da Savino Spina
Letta n.1349 volte.
Voto:
su 5 votanti


Commenti


Ciao Savino, non c'è nient'altro da aggiungere, hai già detto tutto tu. Non posso che apprezzare questo racconto e assegnare il massimo dei voti!

Seby Flavio Gulisano 21/09/2016 - 11:35

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Luciano, sono lusingato del tuo commento e come ha recepito Marilla, ho voluto trattare il tema a 360 gradi, cercando di evidenziare tutti gli aspetti e tutte le dinamiche, che sono messi in gioco. Apprezzo molto da parte vostra, che lo considerate un argomento e non un problema; questo fa di voi: persone mature e responsabili.

Savino Spina 21/09/2016 - 11:24

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***** cinque stelle per l'argomento, che prova a chiarire i perché e i percome dell'omosessualità.

Marilla Tramonto 21/09/2016 - 11:01

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No, non si tratta di una storia omosessuale. Questo racconto è invece semplicemente uno "spot pubblicitario" talmente politicamente corretto da lasciare basiti. Un saluto

Luciano B. 21/09/2016 - 10:59

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