La finestra della solitudine
La solitudine è uno strano concetto, ripeto tra me e me, mentre arranco sulle pendici della montagna.
Risalgo il bosco di faggi e pini, senza seguire un sentiero, tagliando dritto per la vegetazione intricata, verso la roccia nuda delle vette.
Desideravo tanto questa solitudine!
La solitudine… da cosa? Mi fa eco un pensiero profondo: Nemmeno nel bosco si è soli, almeno fino a quando circolano nella testa tutte le cose dalle quali sto fuggendo.
Il bosco è un vero amico!
Non ti fa domande, ti offre una mano e ti consiglia sempre, mostrandoti l’essenza delle cose.
Non sono solo nel bosco, ma forse non si è mai soli davvero e la vera solitudine non esiste.
Forse, quella vera, deve somigliare alla morte, e a volte si muore… drammaticamente, proprio nella più nera solitudine.
Risalgo il bosco di faggi e pini, senza seguire un sentiero, tagliando dritto per la vegetazione intricata, verso la roccia nuda delle vette.
Desideravo tanto questa solitudine!
La solitudine… da cosa? Mi fa eco un pensiero profondo: Nemmeno nel bosco si è soli, almeno fino a quando circolano nella testa tutte le cose dalle quali sto fuggendo.
Il bosco è un vero amico!
Non ti fa domande, ti offre una mano e ti consiglia sempre, mostrandoti l’essenza delle cose.
Non sono solo nel bosco, ma forse non si è mai soli davvero e la vera solitudine non esiste.
Forse, quella vera, deve somigliare alla morte, e a volte si muore… drammaticamente, proprio nella più nera solitudine.
E tu… parete rocciosa, fredda e indifferente, sulla quale mi appiattisco cercando appigli insicuri, che cosa mi dici?
Già, tu non rispondi a parole, ma questo brivido lungo la schiena mi dice che sei onesta. Mi suggerisce che ora, tra la vita e la morte ci sei solo tu; il mio coraggio forse… o la mia incoscienza.
E sono in piedi sulla cima.
Da questa finestra, per un istante, l’universo mi vede… e mi accoglie.
Ora so che la discesa è più difficile. Sento la responsabilità che deriva dalla comunione… con l’anima del bosco e della pietra.
Racconto scritto il 04/10/2016 - 12:08
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Voto: | su 8 votanti |
Commenti
Verissimo, la vera solitudine non esiste...o almeno è difficilissima da trovare, soprattutto è difficilissimo svuotare la mente dai pensieri! Bel viaggio riflessivo! Di boschi ne sò qualcosa!
Paolo Mazzon 07/10/2016 - 22:46
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Grazie di cuore... Marilla, Margherita, Anna, Alessandra, Gianluigi, Flavia, Ilario e Laisa. Un saluto affettuoso
Francesco Gentile 06/10/2016 - 13:42
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meraviglioso
triste, profondo, unico
emozionante
triste, profondo, unico
emozionante
laisa azzurra 06/10/2016 - 11:01
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Molto bello
Ilario Lekin 06/10/2016 - 10:18
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la tua solitudine in un bosco non è vera solitudine, è serentità e introspezione, quasi pace. La vera solitudine, quella che uccide è quel vuoto che senti in mezzo alla folla. Il brivido freddo nelle ossa e le parole che muoiono nel silenzio. Molto bella comunque.
Flavia Spadiliero 06/10/2016 - 10:14
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L'essenza stessa che contrappone libertà e solitudine. Mi hai sinceramente emozionato Francesco. *****
GianLuigi Giussani 05/10/2016 - 21:09
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intensa pagina che esprime nella sua sinteticità la capacità di saper cogliere percezioni particolarmente profondi dell'animo umano.
.. per fortuna esistono, ancora, i poeti a ricordarci come veramente noi siamo.. fragili e forti, e così unici nelle nostra lotta con.. l'anima del bosco e della pietra.
bravo!
alessandra de luca 05/10/2016 - 10:07
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E' una finestra che ogni tanto dobbiamo aprire e respirarne tutti i suoi profumi di libertà e di riflessione. Un breve racconto che abbraccia tutto il nostro mondo interiore.... 5*
ANNA BAGLIONI 04/10/2016 - 21:03
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Questa finestra non è solitudine, solo vera libertà...quando sei un tutt'uno con questo universo ti senti libero e te stesso!
Molto bello questo racconto con immagini suggestive.
Buon onomastico Francesco! 5*
Molto bello questo racconto con immagini suggestive.
Buon onomastico Francesco! 5*
margherita pisano 04/10/2016 - 20:01
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Molto bella, io dico sempre che c'è chi la chiama solitudine e chi…libertà! Auguri!*****
Marilla Tramonto 04/10/2016 - 19:52
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.. e grazie a te Poeta.. Buona serata
Francesco Gentile 04/10/2016 - 19:21
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AUGURI FRANCESCO BEL RACCONTO 5*
POETA DELL'AMORE LUPO DELL'AMI 04/10/2016 - 18:38
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Intanto, ringrazio tutti... per gli auguri,per avermi letto, e per i commenti molto belli e graditi. Grazie a te Michele Gntile che - involontariamente - mi hai suggerito l'incipt
Francesco Gentile 04/10/2016 - 18:01
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Trovo che la solitudine, se vissuta nella maniera giusta, sia una cosa bellissima: una preziosa opportunità per stare soli con noi stessi, per assaporare emozioni, per farsi domande e riuscire magari anche a darsi delle risposte.
Un bene a cui io non rinuncerei mai.
Quando poi la natura fa da cornice come nel tuo racconto, allora sono momenti meravigliosi.
Un bene a cui io non rinuncerei mai.
Quando poi la natura fa da cornice come nel tuo racconto, allora sono momenti meravigliosi.
Bravo e tanti auguri!
Mimmi Due 04/10/2016 - 17:54
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Felice onomastico Francesco.
Un racconto mirabilmente esaudiente... nel tuo carisma letterario... e nel tuo sublim pensiero.
Sereno meriggio.
*****
Un racconto mirabilmente esaudiente... nel tuo carisma letterario... e nel tuo sublim pensiero.
Sereno meriggio.
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Rocco Michele LETTINI 04/10/2016 - 15:06
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Notevole racconto sia nella stesura che nei contenuti. 5* e una buona serata
Giuseppe fortunato 04/10/2016 - 14:45
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semplicemente bello e scritto bene.bravo.
antonio girardi 04/10/2016 - 14:25
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La solitudine che non ha indirizzo, stagioni. Una solitudine della quale, molto spesso, non possiamo privarci. Mi piace alla quinta!!!
michele gentile 04/10/2016 - 14:14
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La foto è dell'eremo di San Giovanni all'Orfento. Si trova sui monti della Majella a 1227 m s.l.m., lungo l’omologa valle. Luogo difficile da raggiungere… ma ne vale la pena.
Francesco Gentile 04/10/2016 - 14:05
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