Erano le 21 di una sera di novembre e mi stavo preparando per uscire con un ragazzo.
C’era un freddo pazzesco e volevo essere elegante, anche se i stivali bassi e le sneakers classiche mi piacevano molto per la loro praticità .
Ero appena uscita dalla doccia e non so come ,mi presi la manica dell’accappatoio nella maniglia!
Ridendo entrai in camera pensando è solo l’inizio della serata !
Dopo essermi sistemata e vestita , provai un paio di decolté alte e mi immaginai una papera tenera che faceva i suoi primi passi.
Con coraggio iniziai a camminare e a fare le prove.
Accesi la radio e iniziai a ballare.
Più che una velina, sembravo una scimmietta appena caduta dall’albero, così alla fine optai per le sneakers, al massimo se cadevo inciampandomi avrei trovato meglio il punto d’atterraggio.
Mi misi il fondotinta, non troppo per non sembrare un clown, un pò di matita per accentuare lo sguardo, senza farlo troppo pesante, se no sarei sembrata una dark. Magari avrei rimorchiato di più sembrando cattiva.
Infine, misi un tocco di lucidalabbra.
Non cambiava tanto, ero sempre io!
Dopo aver camminato per il corridoio come una mandria selvaggia, in attesa di un suo sms, finalmente arrivò.
Per arrivare nell’ingresso a prendere il mio giubbotto appeso, saltai come un acrobata, non immaginando che mia mamma aveva appena aperto il cancello e davanti a me c’era lui!
Con fare timido, pensai a una scusa, gli dissi che saltavo così per una prossima gara di atletica.
Si, una gara di tuffi sul divano piuttosto per guardare squadra antimafia.
Che boni quei poliziotti, boni quanto una pizza capricciosa!
Ritornando al mio appuntamento, dopo aver messo da parte per il momento l’immagine seducente dei poliziotti, chiusi la porta d’ingresso e con lui andai in macchina.
Accese la radio, e io iniziai a cantare sopra una canzone della Amoroso, pensando di fare la romantica e lui aumentò il volume!
Io che amavo le partite (le odio) gli chiesi gentilmente di spegnere la radio, oppure di mettere una stazione tipo radio company, se non voleva che diventassi io la sua radio..
Alla fine mi accontentò e iniziai ad agitarmi con le braccia. Ballando, poi mi ricordai che non avevo messo la cintura.
Però mi ricordai di baciarlo, accarezzarlo e ammaliarlo.
Iniziai così a dargli molti baci, abbracci e a dirgli che volevo essere la sua stufa, il suo plaid, il suo pigiama!
Però lui doveva essere la mia trapunta e la mia passione o avrei preso freddo!
Sta volta il ragazzo non era timido come quello di un altro mio racconto, ma abbastanza marpione,
e da bel guaglione si fece corteggiare per poi corteggiarmi dicendomi: mi sto addormentando!
Per svegliarlo gli dissi all’orecchio: ti offro una cioccolata.
Così lui si svegliò, si innamorò di me, della mia passione e della cioccolata!
Con un bacio al ciobar ci innamorammo.
Con un panino caldo ci scaldammo.
Con la cioccolata della lindt diventammo lintissimi e io velocissima a scrivere questo racconto per dirvi grazie che mi seguite e mi commentate da un anno!
Grazie a tutti!!
Grazie a Adriano e alla redazione
Baci
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grazie tesoro mio grazie per la tua dolce amicizia, per le tue poesie piene di emozioni e w la cioccolata ciao dolcezza
grazie Anna
dai che magari la cioccolatà ti coinvolgerà e poi potrai scegliere di amare o la lintissima o la milkissima un abbraccio grande tvb
grazie lupo molto gentile
grazie mirella sei carinissima, adesso ho capito perchè mi piace tanto la cioccolata è un afrodisiaco ciao dolcezza un abbraccio
La cioccolata fa il suo effetto e fa' sempre innamorare
Molto simpatico... e bravissima nel raccontare Grazie a te di esserci sempre, è già passato un anno non mi sembra vero!!! Un abbraccio forte cioccolatino/a... oggi io lo dico a te!
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hai capito!
Peperina mia ah...ah..ah...sei tremenda
mannaggia a te.
Mi ci voleva una bella risata dopo una lunga pesante giornata di lavoro.
comunque con te di sicuro non
ci si annoia.
Racconto bello scorrevole e molto divertente...con un finale da favola.
Da domani anch'io metterò in atto la cioccolata si sa mai
Ti abbraccio forte tesoro