BAMBOLINA ALTOATESINA
C’era una volta….
in un paesino tra le Alpi un centro turistico molto frequentato. In estate il paese si animava e le stradine si affollavano di gente colorata e rumorosa. Gli osti non facevano che riempire boccali di bionda birra, le musiche ad ogni angolo rallegravano gli animi e si ballava e rideva fino a notte fonda. Da una vetrina d’un negozio di souvenir seduti l’uno accanto all’altro due piccoli bambolottini di ceramica vestiti di tutto punto si tenevano compagnia. Lei con lunghe trecce bionde con un abitino tirolese ricamato con su un grembiulino di merletto candido. Lui con calzoncini alla zuava con tanto di bretelle da cui usciva una camicia di mussula bianca e infine entrambi avevano dei cappelli caratteristici di felpa verde con piuma. Nella loro immobilità con gli occhi negli occhi tutto passava davanti a loro senza vedere, il sole, la neve, le persone gli animali, la luce il buio, il loro muto colloquiare non li faceva distrarre neanche un po. Nella calda vetrina, il tempo non aveva fine, erano belli attiravano l’attenzione e loro lo sapevano e se ne compiacevano. Le persone con meraviglia, notavano come gli abitanti del luogo somigliavano a quei due della vetrina; sembravano mini persone uscite dalla chiesa in un giorno di festa pronti per una tradizionale cerimonia. Sotto i loro corsetti i cuori battevano e gli altri ninnoli sparivano al loro confronto seduti vicini si fissavano intensamente giurandosi fedeltà, quello era il loro mondo non esisteva altro. Un triste giorno accadde l’inevitabile a cui non avevano mai pensato. Una frettolosa turista si innamorò della vezzosa bambolina che venne presa incartata con cura e venduta, non ebbe neanche il tempo di salutare il suo cavaliere che rimase lì sconsolato e solo.Dopo un lungo viaggio la piccola tirolese si trovò in una vetrinetta in una casa di città in compagnia di altre bamboline riccamente vestite. In mezzo a tanti fiori, si sentì l’unica stella alpina e come Haidy sognava le sue montagne verdi. Ancora oggi guardandola ha gli occhi tristi, e sembra che in una supplica ti dicano di cercare il suo vecchio amore la in quel paesino, in quel negozio, in una prossima vacanza e la speranza non l’abbandona mai. Forse lo troveremo e questa fiaba avrà un lieto fine, perche l’amore trionfa sempre.
in un paesino tra le Alpi un centro turistico molto frequentato. In estate il paese si animava e le stradine si affollavano di gente colorata e rumorosa. Gli osti non facevano che riempire boccali di bionda birra, le musiche ad ogni angolo rallegravano gli animi e si ballava e rideva fino a notte fonda. Da una vetrina d’un negozio di souvenir seduti l’uno accanto all’altro due piccoli bambolottini di ceramica vestiti di tutto punto si tenevano compagnia. Lei con lunghe trecce bionde con un abitino tirolese ricamato con su un grembiulino di merletto candido. Lui con calzoncini alla zuava con tanto di bretelle da cui usciva una camicia di mussula bianca e infine entrambi avevano dei cappelli caratteristici di felpa verde con piuma. Nella loro immobilità con gli occhi negli occhi tutto passava davanti a loro senza vedere, il sole, la neve, le persone gli animali, la luce il buio, il loro muto colloquiare non li faceva distrarre neanche un po. Nella calda vetrina, il tempo non aveva fine, erano belli attiravano l’attenzione e loro lo sapevano e se ne compiacevano. Le persone con meraviglia, notavano come gli abitanti del luogo somigliavano a quei due della vetrina; sembravano mini persone uscite dalla chiesa in un giorno di festa pronti per una tradizionale cerimonia. Sotto i loro corsetti i cuori battevano e gli altri ninnoli sparivano al loro confronto seduti vicini si fissavano intensamente giurandosi fedeltà, quello era il loro mondo non esisteva altro. Un triste giorno accadde l’inevitabile a cui non avevano mai pensato. Una frettolosa turista si innamorò della vezzosa bambolina che venne presa incartata con cura e venduta, non ebbe neanche il tempo di salutare il suo cavaliere che rimase lì sconsolato e solo.Dopo un lungo viaggio la piccola tirolese si trovò in una vetrinetta in una casa di città in compagnia di altre bamboline riccamente vestite. In mezzo a tanti fiori, si sentì l’unica stella alpina e come Haidy sognava le sue montagne verdi. Ancora oggi guardandola ha gli occhi tristi, e sembra che in una supplica ti dicano di cercare il suo vecchio amore la in quel paesino, in quel negozio, in una prossima vacanza e la speranza non l’abbandona mai. Forse lo troveremo e questa fiaba avrà un lieto fine, perche l’amore trionfa sempre.
Mirella Narducci
Racconto scritto il 29/12/2016 - 20:19Letta n.1338 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
GIUSEPPE...non ti ho dimenticato, grazie del commento ciao Buon Anno


mirella narducci
30/12/2016 - 17:13 --------------------------------------
MIMMI...felice Anno Nuovo....


mirella narducci
30/12/2016 - 15:24 --------------------------------------
Mi hai riportata ai miei luoghi preferiti sulle Dolomiti ( anche la rima
)...
Buon Anno, Mirella.
)...Buon Anno, Mirella.
Mimmi Due
30/12/2016 - 14:38 --------------------------------------
LORIS...l'immagine della bambolina è autentica l'ho fotografata io e sta nella mia vetrina colleziono bamboline.
Sai sono tornata per comprare il suo fidanzato ma purtroppo non l'avevano più. Non dispero sicuramente ne troverò un altro e forse anche più bello ah ah ah ah
Ciao Loris felice Anno Nuovo

Sai sono tornata per comprare il suo fidanzato ma purtroppo non l'avevano più. Non dispero sicuramente ne troverò un altro e forse anche più bello ah ah ah ah
Ciao Loris felice Anno Nuovo

mirella narducci
30/12/2016 - 13:30 --------------------------------------
ANTONIO...sono dei luoghi meravigliosi vi ho trascorso molte vacanze....sempre d'estate. E' tutto uno spettacolo, Brunico, Plan de Corones ect. Ciao Felice Anno Nuovo


mirella narducci
30/12/2016 - 13:20 --------------------------------------
Bel racconto. Una piccola favola.
Vedo che ha del vero, ce l'ho anch'io quella bambolina.
Forse i colori...
Presa a San Candido.
Ciao Mirella, Buone Feste
Vedo che ha del vero, ce l'ho anch'io quella bambolina.
Forse i colori...
Presa a San Candido.
Ciao Mirella, Buone Feste
Loris Marcato
30/12/2016 - 12:05 --------------------------------------
A parte qualche errore di punteggiatura, come dice giustamente Giulia,il racconto é molto bello e poi é ambientato in una regione che amo molto. Buon anno Mirella.
antonio girardi
30/12/2016 - 11:58 --------------------------------------
LUPO...Buon Anno Sai non è una fiaba è successo veramente io ero la turista che ha comprato la bambolina....Ciao


mirella narducci
30/12/2016 - 11:45 --------------------------------------
GIULIA...grazie BUON ANNO


mirella narducci
30/12/2016 - 11:43 --------------------------------------
ROCCO...grazie ci sentiamo per l'Anno Nuovo ciao AUGURI


mirella narducci
30/12/2016 - 11:42 --------------------------------------
Simpatico racconto
Giuseppe Buro
30/12/2016 - 10:58 --------------------------------------
Simpatico racconto
Giuseppe Buro
30/12/2016 - 10:58 --------------------------------------
MOLTO PIACEVOLE LA LETTURA BUON ANNO 5* 

GIANCARLO LUPO POETA DELL'AMO
30/12/2016 - 10:51 --------------------------------------
Bella fiaba. Se posso permettermi, ti chiedo scusa, qualche svista sulla punteggiatura.
Giulia Bellucci
30/12/2016 - 10:30 --------------------------------------
UN RACCONTO DI PIACEVOLE LETTURA. ESAUSTIVO IL PENSIERO DI CHIUSA.
FELICISSIMO ANNO NUOVO, MIRELLA.
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FELICISSIMO ANNO NUOVO, MIRELLA.
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Rocco Michele LETTINI
30/12/2016 - 09:27 --------------------------------------
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