<<Come va?.>> <<Ho bevuto due bianchi, stà storia mi fa incazzare veramente.>>
<<Come fa uno a sopravvivere? Dove ti giri non ti lasciano entrare.Bisogna veramente affidarsi al destino.
Io poi che non ci credo!>>
<<Guarda non bisogna stancarsi! Non è più come una volta.Scordati di sistemarti. Lascia stare la depressione che non serve a niente! Non pensare che fai male.Cambia prospettiva tu pensi ancora come nel 900’’.>>
Quell’uomo tornò a casa un po’ alticcio.Camminava camminava, rifletteva, pensava; ma non ne veniva a capo.Era di un’altra epoca,di un altro tempo il suo pensiero non esisteva più.
Si mise a dormire il sonno era un po’ agitato. Il giorno seguente tornò al bar.
<<Ehi, hai risolto?>> <<Ho camminato dentro casa tutta la notte!>>
<<Buttati,non ci pensare fai tutto quello che puoi non ti risparmiare.Stiamo tutti sulla stessa barca.
Facciamo un po’ di tutto l’età non c’èntra, giovane, vecchio,non si arriva mai>>
<<Si si ho capito mi ero lasciato un po’ andare, ma non ti preoccupare so già come fare è stato solo un attimo,vecchie riflessioni lasciano il tempo che trovano.>>
Bene c’era arrivato,non si preoccupava più, tutto andava bene il posto, la casa ,i sogni,aveva riordinato il suo pensiero.Sarebbe andato tutto bene e se non ci andava non gliene fregava niente. Era giovane e tutto sommato le sue esperienze potevano ancora servire anche se il suo mondo era scomparso dalla mente degli altri o forse era solo nascosto.
Sicuramente non avrebbe buttato niente di quello che era stato anche perchè la propria vita non si cancella ma si era disposto ad accogliere anche il presente anche se qualche resistenza l’avrebbe sempre avuta.
Nuovo mondo? Io non penso.Non si butta il vecchio per il nuovo.E’ uno squilibrio. Si dovrebbe crescere armonicamente,non spazzando via tutto il passato.
E’ l’embrione della violenza!
<<Come fa uno a sopravvivere? Dove ti giri non ti lasciano entrare.Bisogna veramente affidarsi al destino.
Io poi che non ci credo!>>
<<Guarda non bisogna stancarsi! Non è più come una volta.Scordati di sistemarti. Lascia stare la depressione che non serve a niente! Non pensare che fai male.Cambia prospettiva tu pensi ancora come nel 900’’.>>
Quell’uomo tornò a casa un po’ alticcio.Camminava camminava, rifletteva, pensava; ma non ne veniva a capo.Era di un’altra epoca,di un altro tempo il suo pensiero non esisteva più.
Si mise a dormire il sonno era un po’ agitato. Il giorno seguente tornò al bar.
<<Ehi, hai risolto?>> <<Ho camminato dentro casa tutta la notte!>>
<<Buttati,non ci pensare fai tutto quello che puoi non ti risparmiare.Stiamo tutti sulla stessa barca.
Facciamo un po’ di tutto l’età non c’èntra, giovane, vecchio,non si arriva mai>>
<<Si si ho capito mi ero lasciato un po’ andare, ma non ti preoccupare so già come fare è stato solo un attimo,vecchie riflessioni lasciano il tempo che trovano.>>
Bene c’era arrivato,non si preoccupava più, tutto andava bene il posto, la casa ,i sogni,aveva riordinato il suo pensiero.Sarebbe andato tutto bene e se non ci andava non gliene fregava niente. Era giovane e tutto sommato le sue esperienze potevano ancora servire anche se il suo mondo era scomparso dalla mente degli altri o forse era solo nascosto.
Sicuramente non avrebbe buttato niente di quello che era stato anche perchè la propria vita non si cancella ma si era disposto ad accogliere anche il presente anche se qualche resistenza l’avrebbe sempre avuta.
Nuovo mondo? Io non penso.Non si butta il vecchio per il nuovo.E’ uno squilibrio. Si dovrebbe crescere armonicamente,non spazzando via tutto il passato.
E’ l’embrione della violenza!
Racconto scritto il 31/01/2017 - 14:44
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