Una meravigliosa vacanza in Canada
Era una bellissima giornata invernale, l’ideale per riordinare la propria attrezzatura da pesca, con il mio maniacale senso dell’ordine disponevo nella scatola ben schierati come tanti soldatini le mie mosche, ad un tratto il suono del cellulare irruppe nel silenzio; era Giambruno che con una voce piena di entusiasmo mi dice: “Stavo pensando.... ma se organizziamo e andiamo quest'estate con il gruppo a trovare Stefano e Lucia in Canada?
Ero rimasto vasito alla sua proposta. Li per lì l'idea di lasciare gli innumerevoli impegni lavorativi e mollare tutto mi lasciava un po dubbioso ma poi ripensando alla voglia di rivedere il nostro caro amico, di andare a pescare, potermi rilassare, staccare la spina e finalmente non pensare più a nulla mi fece prendere la decisione.
L’entusiasmo era alle stelle, così mi catapultai fuori dalla stanza e raccontai della mia scelta ad Anna.
Mi ascoltò, era felice per me, sapevo quanto le costava farmelo credere ma era un viaggio di amici e lei in tutto questo non c'entrava.
Mi sdraiai sulla mia poltrona di fronte al caminetto e accompagnato dallo scoppiettio della flebile fiamma iniziai a programmare quelle settimane di vacanza. Sfogliavo libri sul Canada, guide turistiche e cercavo posti ideali per la pesca ai Salmoni.
Come non rimanere affascinato da tutte quelle immagini che scorrevano davanti ai miei occhi? Mi fermai, tirai un lungo respiro e mi resi conto che presto mi sarei trovato proprio lì immerso in quella meraviglia.
Quella notte non riuscivo a chiudere occhio l'adrenalina scorreva nelle mie vene. L'indomani un aereo per Vancouver aspettava me i miei amici d'avventura per raggiungere una delle sette Meraviglie Naturali il "Canada".
Dopo tredici ore atterrammo e finalmente dopo altri due cambi di linea e sei ore di viaggio arrivammo a destinazione per raggiungere Skeena River.
Avevamo pianificato la nostra avventura nei minimi dettagli.
Per raggiungere la meta prestabilita ci attendevano altre due ore di viaggio a bordo del nostro camper immersi nei paesaggi più suggestivi e mozzafiato. Ad attenderci c'era il nostro amico Stefano con Lucia la sua compagna.
Pavese dalla nascita si era trasferito li da parecchi anni per vivere nella natura incontaminata e aveva in gestione un campo base attrezzato di lodge e organizzava tour per escursioni di pesca.
"Hause Skeena Camping Adventure" così si chiamava il campo base. Stefano e Lucia avevano fatto molti sacrifici ma l'aria che respiravano tutto quello che li circondava erano motivo di tanta soddisfazione.
Eravamo galvanizzati ma anche molto stanchi e assonnati perché nove ore di fuso orario cominciavano a farsi sentire. Decidemmo di accamparci lungo la strada inconsci del pericolo che potevamo correre fermandoci in quei posti isolati dove orsi bruni e animali selvatici erano li in agguato.
Chiamammo Stefano per dirgli di venirci a prendere l'indomani mattina perché ormai si era fatto buio e ci saremmo accampati sull'altra sponda del fiume.
Stefano si raccomandò di non uscire dal camper durante la notte perché era molto pericoloso.
Eravamo così stanchi che non riuscivamo ad addormentarci la nostra mente pensava a quello che avremmo fatto nei giorni a seguire.
Io e Giambruno continuavamo a ricordare i bei tempi passati insieme a Stefano e alla gran voglia di rivederlo.
Avremmo attraversato il fiume con un imbarcazione a motore per raggiungere l'alto corso e finalmente avremmo messo in pratica la passione che ci univa, la pesca a mosca.
Ad attenderci i Salmoni del Pacifico (Red Salmon e King Salmon) nei fiumi di (Skeena e del Kispiox).
Quei luoghi erano veri e propri santuari naturalistici dove era possibile incontrare una gran quantità di animali selvatici, un'infinita varietà di uccelli e piante.
Finalmente ci addormentammo fino a che un rumore proveniente dall'esterno ci svegliò, spostai leggermente la tendina e vidi un grosso orso bruno che era venuto in cerca di compagnia.
Non sapevamo come fare per allontanarlo ma non c'è ne fu bisogno perché come era venuto se ne andò nei boschi.
Aprimmo la porta del camper e decidemmo di scendere lentamente per non incappare in altre sorprese.
Appena appoggiammo i piedi a terra rimasimo tutti a bocca aperta per il meraviglioso panorama che il nuovo giorno ci stava regalando.
Guardammo in su ed estasiati potevamo ammirare il vasto cielo blu, intorno a noi la prateria Canadese che meravigliosa ci offriva un panorama indescrivibile, ampie pianure, fiumi, ruscelli e bellissimi campi di fiori fornivano il posto migliore dove lodare la natura al meglio.
Era un luogo interessante per gli amanti dell'avventura e dove poter godere della bellezza del paesaggio.
Eravamo circondati da montagne rocciose che si distinguevano con le loro vette ed offrivano una vista incantevole e poi cascate e laghi.
Quella eccezionale biodiversità rendeva quel luogo ideale per una vacanza da sogno.
Pensavo a te dolce amore mio e a quanto sarebbe stato bello averti qui con me. Ci ritorneremo soltanto io e te e vivremo qui i nostri ultimi anni insieme felici.
I raggi del sole rendevano magici e ammalianti i colori della vegetazione circostante.
In lontananza un imbarcazione si dirigeva verso la nostra sponda era Stefano che ci stava venendo a prendere.
Appena attraccó ci abbracciammo e come bambini piangiavamo per la felicità di ritrovarci.
Mi sembrava di essere in uno di quegli show televisivi con la "Raffaella Nazionale" che dice: ...e dopo tanti anni di lontanza.... Stefano... è quì!!!!
Prima di raggiungere il campo base dell’amico decidemmo di dare uno sguardo al fiume. Dalle cristalline acque potevamo scorgere i nostri amici Salmoni che facevano capolino dai loro nascondigli per cibarsi di insetti. Si poteva distinguere le loro sagome e il riflesso dei loro colori sembrava colorassero il velo dell'acqua.
In quei momenti lo spirito indomabile di pescatore diventava sempre più forte dentro di me e non so cosa avrei dato per poter pescare immediatanente in quelle acque.
Ci avvicinammo al lodge meraviglioso dell'amico Stefano e ad attenderci alla porta per offrirci la colazione c'era Lucia.
Dopo i saluti e vari convenevoli entrammo nella loro casa, l’enorme loft era un piccolo museo, colmo di ricordi di vita vissuta e le pareti tappezzate di vecchie foto di pesca. Dappertutto c’era un qualcosa che riguardava la nostra passione, vecchie canne, antichi mulinelli condividevano lo spazio assieme alle attuali.
Era arrivato il momento di preparare le nostre attrezzature e indossare i nostri scafandri per poterci immergere nelle acque di Skeena.
Caricammo tutto l'occorrente sull'imbarcazione che Stefano ci aveva dato in dotazione e insieme ci dirigemmo verso il fiume di Skeena River.
Arrivati a destinazione ci sparpagliammo in punti differenti per poter pescare senza infastidirci e la mia mente si rilassò a tal punto che non pensavo più a nulla, mi sentivo leggero e libero dagli innumerevoli pensieri che non sentii nemmeno che Giambruno mi chiamava concitato per avvisarmi che dietro di me stava entrando in acqua un orso in cerca di cibo ed era attratto dai Salmoni che giravano intorno a me.
"Stupid sta fermo lì, moves no..." gridava in dialetto e gesticolava!!
Quando mi accorsi di quello che stava accadendo per poco non svenni.
Anche questa volta la fortuna girò dalla nostra perché le grida di Giambruno lo fecero uscire dall'acqua e piano piano sparì nella radura.
Le emozioni non finirono perché mentre stava per abboccare un King Salmon sentii come un forte spostamento d'aria, mi voltai e vidi un aquila che planava ad ali spiegate sull'acqua e catturò con i suoi lunghi artigli un Salmone.
Sbigottito per quello che avevano visto i miei occhi ero certo che non avrei mai dimenticato quella meravigliosa possibilità che mi regalava la vita.
Passavano i giorni e i nostri trofei di pesca e il panorama circostante erano immortalati in tante fotografie che avevamo scattato io e i miei amici.
Era arrivato il momento dei saluti perché l'indomani un aereo ci avrebbe accompagnato nel viaggio di ritorno.
Ci sedemmo tutti insieme davanti ad una buona bottiglia e a del formaggio locale e come dei ragazzini ricordavamo quei giorni fantastici e quei posti meravigliosi che rimarranno impressi per sempre nel mio cuore.
Durante il viaggio di ritorno pensavo ad Anna, ormai mi mancavano pochi anni di lavoro ed ero certo che era lì che volevo passare i miei ultimi anni insieme a lei dove poter vivere il nostro amore come tanto avevamo desiderato. Una piccola baita in legno con un pontile che si affacciava sul fiume un bel giardino intorno e la nostra amaca, dove potersi sdraiare e osservare il cielo blu e vedere librare in cielo gli uccelli.
Sedermi accanto a lei sul pontile con la canna in mano a pescare come nel film "Il lago d'orato".
Ero rimasto vasito alla sua proposta. Li per lì l'idea di lasciare gli innumerevoli impegni lavorativi e mollare tutto mi lasciava un po dubbioso ma poi ripensando alla voglia di rivedere il nostro caro amico, di andare a pescare, potermi rilassare, staccare la spina e finalmente non pensare più a nulla mi fece prendere la decisione.
L’entusiasmo era alle stelle, così mi catapultai fuori dalla stanza e raccontai della mia scelta ad Anna.
Mi ascoltò, era felice per me, sapevo quanto le costava farmelo credere ma era un viaggio di amici e lei in tutto questo non c'entrava.
Mi sdraiai sulla mia poltrona di fronte al caminetto e accompagnato dallo scoppiettio della flebile fiamma iniziai a programmare quelle settimane di vacanza. Sfogliavo libri sul Canada, guide turistiche e cercavo posti ideali per la pesca ai Salmoni.
Come non rimanere affascinato da tutte quelle immagini che scorrevano davanti ai miei occhi? Mi fermai, tirai un lungo respiro e mi resi conto che presto mi sarei trovato proprio lì immerso in quella meraviglia.
Quella notte non riuscivo a chiudere occhio l'adrenalina scorreva nelle mie vene. L'indomani un aereo per Vancouver aspettava me i miei amici d'avventura per raggiungere una delle sette Meraviglie Naturali il "Canada".
Dopo tredici ore atterrammo e finalmente dopo altri due cambi di linea e sei ore di viaggio arrivammo a destinazione per raggiungere Skeena River.
Avevamo pianificato la nostra avventura nei minimi dettagli.
Per raggiungere la meta prestabilita ci attendevano altre due ore di viaggio a bordo del nostro camper immersi nei paesaggi più suggestivi e mozzafiato. Ad attenderci c'era il nostro amico Stefano con Lucia la sua compagna.
Pavese dalla nascita si era trasferito li da parecchi anni per vivere nella natura incontaminata e aveva in gestione un campo base attrezzato di lodge e organizzava tour per escursioni di pesca.
"Hause Skeena Camping Adventure" così si chiamava il campo base. Stefano e Lucia avevano fatto molti sacrifici ma l'aria che respiravano tutto quello che li circondava erano motivo di tanta soddisfazione.
Eravamo galvanizzati ma anche molto stanchi e assonnati perché nove ore di fuso orario cominciavano a farsi sentire. Decidemmo di accamparci lungo la strada inconsci del pericolo che potevamo correre fermandoci in quei posti isolati dove orsi bruni e animali selvatici erano li in agguato.
Chiamammo Stefano per dirgli di venirci a prendere l'indomani mattina perché ormai si era fatto buio e ci saremmo accampati sull'altra sponda del fiume.
Stefano si raccomandò di non uscire dal camper durante la notte perché era molto pericoloso.
Eravamo così stanchi che non riuscivamo ad addormentarci la nostra mente pensava a quello che avremmo fatto nei giorni a seguire.
Io e Giambruno continuavamo a ricordare i bei tempi passati insieme a Stefano e alla gran voglia di rivederlo.
Avremmo attraversato il fiume con un imbarcazione a motore per raggiungere l'alto corso e finalmente avremmo messo in pratica la passione che ci univa, la pesca a mosca.
Ad attenderci i Salmoni del Pacifico (Red Salmon e King Salmon) nei fiumi di (Skeena e del Kispiox).
Quei luoghi erano veri e propri santuari naturalistici dove era possibile incontrare una gran quantità di animali selvatici, un'infinita varietà di uccelli e piante.
Finalmente ci addormentammo fino a che un rumore proveniente dall'esterno ci svegliò, spostai leggermente la tendina e vidi un grosso orso bruno che era venuto in cerca di compagnia.
Non sapevamo come fare per allontanarlo ma non c'è ne fu bisogno perché come era venuto se ne andò nei boschi.
Aprimmo la porta del camper e decidemmo di scendere lentamente per non incappare in altre sorprese.
Appena appoggiammo i piedi a terra rimasimo tutti a bocca aperta per il meraviglioso panorama che il nuovo giorno ci stava regalando.
Guardammo in su ed estasiati potevamo ammirare il vasto cielo blu, intorno a noi la prateria Canadese che meravigliosa ci offriva un panorama indescrivibile, ampie pianure, fiumi, ruscelli e bellissimi campi di fiori fornivano il posto migliore dove lodare la natura al meglio.
Era un luogo interessante per gli amanti dell'avventura e dove poter godere della bellezza del paesaggio.
Eravamo circondati da montagne rocciose che si distinguevano con le loro vette ed offrivano una vista incantevole e poi cascate e laghi.
Quella eccezionale biodiversità rendeva quel luogo ideale per una vacanza da sogno.
Pensavo a te dolce amore mio e a quanto sarebbe stato bello averti qui con me. Ci ritorneremo soltanto io e te e vivremo qui i nostri ultimi anni insieme felici.
I raggi del sole rendevano magici e ammalianti i colori della vegetazione circostante.
In lontananza un imbarcazione si dirigeva verso la nostra sponda era Stefano che ci stava venendo a prendere.
Appena attraccó ci abbracciammo e come bambini piangiavamo per la felicità di ritrovarci.
Mi sembrava di essere in uno di quegli show televisivi con la "Raffaella Nazionale" che dice: ...e dopo tanti anni di lontanza.... Stefano... è quì!!!!
Prima di raggiungere il campo base dell’amico decidemmo di dare uno sguardo al fiume. Dalle cristalline acque potevamo scorgere i nostri amici Salmoni che facevano capolino dai loro nascondigli per cibarsi di insetti. Si poteva distinguere le loro sagome e il riflesso dei loro colori sembrava colorassero il velo dell'acqua.
In quei momenti lo spirito indomabile di pescatore diventava sempre più forte dentro di me e non so cosa avrei dato per poter pescare immediatanente in quelle acque.
Ci avvicinammo al lodge meraviglioso dell'amico Stefano e ad attenderci alla porta per offrirci la colazione c'era Lucia.
Dopo i saluti e vari convenevoli entrammo nella loro casa, l’enorme loft era un piccolo museo, colmo di ricordi di vita vissuta e le pareti tappezzate di vecchie foto di pesca. Dappertutto c’era un qualcosa che riguardava la nostra passione, vecchie canne, antichi mulinelli condividevano lo spazio assieme alle attuali.
Era arrivato il momento di preparare le nostre attrezzature e indossare i nostri scafandri per poterci immergere nelle acque di Skeena.
Caricammo tutto l'occorrente sull'imbarcazione che Stefano ci aveva dato in dotazione e insieme ci dirigemmo verso il fiume di Skeena River.
Arrivati a destinazione ci sparpagliammo in punti differenti per poter pescare senza infastidirci e la mia mente si rilassò a tal punto che non pensavo più a nulla, mi sentivo leggero e libero dagli innumerevoli pensieri che non sentii nemmeno che Giambruno mi chiamava concitato per avvisarmi che dietro di me stava entrando in acqua un orso in cerca di cibo ed era attratto dai Salmoni che giravano intorno a me.
"Stupid sta fermo lì, moves no..." gridava in dialetto e gesticolava!!
Quando mi accorsi di quello che stava accadendo per poco non svenni.
Anche questa volta la fortuna girò dalla nostra perché le grida di Giambruno lo fecero uscire dall'acqua e piano piano sparì nella radura.
Le emozioni non finirono perché mentre stava per abboccare un King Salmon sentii come un forte spostamento d'aria, mi voltai e vidi un aquila che planava ad ali spiegate sull'acqua e catturò con i suoi lunghi artigli un Salmone.
Sbigottito per quello che avevano visto i miei occhi ero certo che non avrei mai dimenticato quella meravigliosa possibilità che mi regalava la vita.
Passavano i giorni e i nostri trofei di pesca e il panorama circostante erano immortalati in tante fotografie che avevamo scattato io e i miei amici.
Era arrivato il momento dei saluti perché l'indomani un aereo ci avrebbe accompagnato nel viaggio di ritorno.
Ci sedemmo tutti insieme davanti ad una buona bottiglia e a del formaggio locale e come dei ragazzini ricordavamo quei giorni fantastici e quei posti meravigliosi che rimarranno impressi per sempre nel mio cuore.
Durante il viaggio di ritorno pensavo ad Anna, ormai mi mancavano pochi anni di lavoro ed ero certo che era lì che volevo passare i miei ultimi anni insieme a lei dove poter vivere il nostro amore come tanto avevamo desiderato. Una piccola baita in legno con un pontile che si affacciava sul fiume un bel giardino intorno e la nostra amaca, dove potersi sdraiare e osservare il cielo blu e vedere librare in cielo gli uccelli.
Sedermi accanto a lei sul pontile con la canna in mano a pescare come nel film "Il lago d'orato".
Racconto scritto il 13/02/2017 - 23:46
Letta n.1336 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Grazie anche a te Giancarlo che non manchi mai!
Lo hai promesso a Maria!
Un abbraccio
Lo hai promesso a Maria!
Un abbraccio
Martina D. 14/02/2017 - 19:25
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Grazie a Rocco che non manca mai di leggermi e a te Teresa mi hai fatto sorridere! Sono contenta ti sia piaciuto questo viaggio.
A te Millina cara, non hai sbagliato a dire di averla sentita. L'hai letta da Milly sono sempre io! Non chiedermi perché ma ho dovuto cambiare nome! È una storia lunga!
E tu Alfonso! Grazie! Mi piace come scrivi e mi fa piacere che con il mio racconto tu abbia potuto viaggiare con la mente.
Vi confesso che quello che ho scritto l'ho scritto ascoltando e guardando negli occhi un uomo a me molto caro che ha saputo rendere vero tutto quello che le mie orecchie e il mio cuore hanno ascoltato.
Spero un giorno di poter vedere veramente qui luoghi.
Grazie a tutto. Buona serata
A te Millina cara, non hai sbagliato a dire di averla sentita. L'hai letta da Milly sono sempre io! Non chiedermi perché ma ho dovuto cambiare nome! È una storia lunga!
E tu Alfonso! Grazie! Mi piace come scrivi e mi fa piacere che con il mio racconto tu abbia potuto viaggiare con la mente.
Vi confesso che quello che ho scritto l'ho scritto ascoltando e guardando negli occhi un uomo a me molto caro che ha saputo rendere vero tutto quello che le mie orecchie e il mio cuore hanno ascoltato.
Spero un giorno di poter vedere veramente qui luoghi.
Grazie a tutto. Buona serata
Martina D. 14/02/2017 - 19:23
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Grazie per avermi regalato questo viaggio in Canada, con i tuoi occhi ho visto una realtà stupenda tanto da farmela vivere con intensità e stupore.
Se poi si aggiunge l'incontro con un amico credo che il viaggio non possa offrire di meglio.
Stupenda descrizione e ottimo racconto.
Se poi si aggiunge l'incontro con un amico credo che il viaggio non possa offrire di meglio.
Stupenda descrizione e ottimo racconto.
ALFONSO BORDONARO 14/02/2017 - 15:17
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Che strano...mi sembra di averlo già letto questo racconto. Bhè, in ogni caso ho visitato il Canada, almeno virtualmente e ne ho respirato gli immensi paesaggi.
ciao!
ciao!
Millina Spina 14/02/2017 - 13:00
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veramente bello il tuo racconto descrivendo luoghi e paesaggi letture scorrevole brava 5*
GIANCARLO LUPO POETA DELL'AMO 14/02/2017 - 12:22
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Sembri Giulio Verne.Hai descritto molto bene i luoghi, i pericoli,il paesaggio. Ma sei mai stata in Canada?
Brava!!!
Brava!!!
Teresa Peluso 14/02/2017 - 11:04
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UN MERAVIGLIOSO QUANTO ENTUSIASMANTE RACCONTO SEGUITATO CON ACUME.
LIETA GIORNATA, MARTINA.
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LIETA GIORNATA, MARTINA.
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Rocco Michele LETTINI 14/02/2017 - 09:50
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