Fu tutta colpa della depressione di Adamo, che, non contento di essere nel Paradiso Terrestre, da bravo figlio unico viziato vergognosamente dal Padre, restava indifferente a tutto ciò che lo circondava, dimostrandosi insoddisfatto e infelice.
Tutti gli abitanti del Paradiso Terrestre, persino gli insetti apparivano più felici di lui.
Il Padre, dopo aver cercato a lungo la causa di tanta malinconia, giunse alla conclusione che Adamo era triste perché non aveva la compagnia di qualcuno che gli somigliasse.
Convocato d’urgenza lo staff della Creazione, fu presa la fatale decisione:.. Adamo avrebbe avuto una compagna come l’avevano tutti gli abitanti del Paradiso Terrestre, insetti compresi.
La soluzione più fattibile sembrò l’espianto di un organo di Adamo che non fosse indispensabile al giovane e ci si orientò su una sua costoletta da cui partire per la creazione della compagna. Una costola di Adamo sarebbe stata più che sufficiente a creare un essere inferiore all’originale di provenienza, un essere plasmabile, condizionabile, sottomissibile, sopprimibile e per di più col pollice verde, poiché Adamo aveva una particolare predilezione per le mele, frutto finora agognato ma non consumato poiché in giardino vi era un solo melo che si dimostrava restio ad attecchire e ad offrire i suoi frutti, nonostante Adamo lo blandisse con gli occhi e sbavasse all’idea del pomo che un giorno avrebbe colto e mangiato.
L’ intervento di espianto sarebbe avvenuto durante la pennichella del giovane, che, avendo il sonno pesante, non avrebbe avuto bisogno di anestesia, anche perché per non deturpare il “gioiello” della Creazione, si sarebbe ricorsi ad un chirurgo cinese che operava senza l’uso del bisturi, riducendo così al minimo il danno estetico.
Giunto il momento propizio il chirurgo si avvicinò al giovane e restò perplesso, consapevole della difficoltà dell’intervento che si apprestava ad effettuare, complessato soprattutto dalla numerosissima presenza degli animali accorsi ad assistere all’insolito spettacolo un po’ troppo pubblicizzato. Nel timore di non riuscire ad effettuare un espianto che non lasciasse alcun segno decise all’istante di penetrare nel capo del giovane per prelevare un po’ di cervello. Gli eventuali segni dell’intervento sarebbero stati mascherati dai riccioli di Adamo e lui avrebbe restituito intatto il corpo del giovane. Così rincuorato sprofondò le mani nella riccioluta fluente chioma di Adamo e poi giù, fino alla calotta cranica, comandando con voce imperiosa.: “Apriti.. Sesamo”. Ma fu alle sante e magiche parole: “Sim.. Sala.. Bim..” che tutti gli astanti trattennero il respiro, non credendo ai propri occhi.
Dal capo del giovane invece del suo cervello cominciò a venir fuori quello che, in realtà, da sempre, aveva occupato quel posto e fra le mani del chirurgo si aggrovigliò una splendida chioma bionda che cresceva….cresceva…fino ad incorniciare un volto bellissimo.
La nuova creatura era molto più bella dell’originale Adamo, che, per giunta, da quel momento, non ebbe più neanche una parvenza di cervello. Il chirurgo si rese conto che per mano sua stava nascendo un capolavoro insuperabile.
.La chioma bionda cresceva…cresceva ma ,a dire la verità, la sua era una crescita esagerata che presto lasciò il posto solo all’immaginazione, perché coprì completamente il corpo che si andava formando e che si intuiva meraviglioso.
Subito il chirurgo, preso da premurosa pudicizia, si affrettò a cogliere una foglia di fico e la pose dove ritenne più opportuno, fra le proteste del pubblico degli animali.
A tali schiamazzi Adamo finalmente si svegliò, si stropicciò gli occhi, li sgranò mettendo a fuoco la nuova arrivata e dando forza al suo pensiero col tipico giovanile urlo: E.. VVAI !! elevò verso l’alto dei cieli un braccio e…… tutto se stesso per ringraziare il Padre !!!!!!
Così fu creata Eva……………………
Tutti gli abitanti del Paradiso Terrestre, persino gli insetti apparivano più felici di lui.
Il Padre, dopo aver cercato a lungo la causa di tanta malinconia, giunse alla conclusione che Adamo era triste perché non aveva la compagnia di qualcuno che gli somigliasse.
Convocato d’urgenza lo staff della Creazione, fu presa la fatale decisione:.. Adamo avrebbe avuto una compagna come l’avevano tutti gli abitanti del Paradiso Terrestre, insetti compresi.
La soluzione più fattibile sembrò l’espianto di un organo di Adamo che non fosse indispensabile al giovane e ci si orientò su una sua costoletta da cui partire per la creazione della compagna. Una costola di Adamo sarebbe stata più che sufficiente a creare un essere inferiore all’originale di provenienza, un essere plasmabile, condizionabile, sottomissibile, sopprimibile e per di più col pollice verde, poiché Adamo aveva una particolare predilezione per le mele, frutto finora agognato ma non consumato poiché in giardino vi era un solo melo che si dimostrava restio ad attecchire e ad offrire i suoi frutti, nonostante Adamo lo blandisse con gli occhi e sbavasse all’idea del pomo che un giorno avrebbe colto e mangiato.
L’ intervento di espianto sarebbe avvenuto durante la pennichella del giovane, che, avendo il sonno pesante, non avrebbe avuto bisogno di anestesia, anche perché per non deturpare il “gioiello” della Creazione, si sarebbe ricorsi ad un chirurgo cinese che operava senza l’uso del bisturi, riducendo così al minimo il danno estetico.
Giunto il momento propizio il chirurgo si avvicinò al giovane e restò perplesso, consapevole della difficoltà dell’intervento che si apprestava ad effettuare, complessato soprattutto dalla numerosissima presenza degli animali accorsi ad assistere all’insolito spettacolo un po’ troppo pubblicizzato. Nel timore di non riuscire ad effettuare un espianto che non lasciasse alcun segno decise all’istante di penetrare nel capo del giovane per prelevare un po’ di cervello. Gli eventuali segni dell’intervento sarebbero stati mascherati dai riccioli di Adamo e lui avrebbe restituito intatto il corpo del giovane. Così rincuorato sprofondò le mani nella riccioluta fluente chioma di Adamo e poi giù, fino alla calotta cranica, comandando con voce imperiosa.: “Apriti.. Sesamo”. Ma fu alle sante e magiche parole: “Sim.. Sala.. Bim..” che tutti gli astanti trattennero il respiro, non credendo ai propri occhi.
Dal capo del giovane invece del suo cervello cominciò a venir fuori quello che, in realtà, da sempre, aveva occupato quel posto e fra le mani del chirurgo si aggrovigliò una splendida chioma bionda che cresceva….cresceva…fino ad incorniciare un volto bellissimo.
La nuova creatura era molto più bella dell’originale Adamo, che, per giunta, da quel momento, non ebbe più neanche una parvenza di cervello. Il chirurgo si rese conto che per mano sua stava nascendo un capolavoro insuperabile.
.La chioma bionda cresceva…cresceva ma ,a dire la verità, la sua era una crescita esagerata che presto lasciò il posto solo all’immaginazione, perché coprì completamente il corpo che si andava formando e che si intuiva meraviglioso.
Subito il chirurgo, preso da premurosa pudicizia, si affrettò a cogliere una foglia di fico e la pose dove ritenne più opportuno, fra le proteste del pubblico degli animali.
A tali schiamazzi Adamo finalmente si svegliò, si stropicciò gli occhi, li sgranò mettendo a fuoco la nuova arrivata e dando forza al suo pensiero col tipico giovanile urlo: E.. VVAI !! elevò verso l’alto dei cieli un braccio e…… tutto se stesso per ringraziare il Padre !!!!!!
Così fu creata Eva……………………
Racconto scritto il 21/02/2017 - 08:30
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Commenti
Spettacolare racconto, davvero esilarante.. quasi troppo perfetto. E comunque, tutto questo ragionamento avvalora la mia tesi... sulla fregatura della creazione, a favore di eva... e a danno di Adamo eh.. mannaggia la miseria
Francesco Gentile 21/02/2017 - 13:20
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