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SAFIRA

Come ogni sera ogni volta che tornava da lavoro era talmente tanto stanca che a volte preferiva il sonno piuttosto che il cibo :tornava di corsa una bella doccia calda e poi nel suo piccolo bilocale tutto arredato da se si metteva alla ricerca della sua adorabile gatta persiana bianca di otto mesi ormai con splendidi occhi verdi ,era la sua tranquillità giornaliera si era promessa che non appena sarebbe riuscita a prendere un appartamento tutto suo non sarebbe rimasta da sola molto dato che avrebbe optato per una compagnia domestica fra cane e gatto ;decidere era difficile ma il lavoro le rubava cosi tanto tempo che era rimasta a riflettere per giorni su cosa sarebbe stato meglio fare ma un giorno, uno di questi giorni indecisi fu il fato a decidere per lei: camminava per il centro della sua città e d' untratto si fermò a recuperare il cellulare dalla borsa che stava squillando ma stranamente Giulia si sentiva osservata...si girò di scatto dando le spalle alla strada rimanendo ferma nel marciapiede e vide che si trovava davanti un negozio e dietro il vetro una piccola paffutella palla di pelo bianco la fissava intensamente senza distogliere lo sguardo:era un piccolo gatto e dopo quel gioco di sguardi entrò in negozio per informarsi,era un gruppo di sei micetti in regalo il padrone della mamma era troppo occupato per venderli e cosi decise di donarli l'ultimo gattino rimasto era quello era femmina e si chiamava Safira,bella e delicata gattina che in cinque minuti trovò la sua padroncina.
Erano trascorsi ormai sei mesi quel giorno e si sentiva appagata come se fosse la cosa piu bella che le sia mai capitata e per la giovane donna era proprio cosi..
Quella sera pero' la gatta non voleva saperne di farsi trovare ed era strano dato che dormivano insieme ogni notte
-ah! Eccoti qua finalmente!vieni amore mio ci spettano tante coccole poi la nanna.-
Eh si le parlava in continuazione come se la gatta potesse capire tutto ciò che diceva e qundo accadeva Safira la fissava la guardava attentamente per strusciarsi sempre di piu a lei per ricambiare l'affetto che sentiva trasmesso.
Calò la notte...il rumore della citta' andava sempre di piu a sparire e Giulia con la gatta si addormento' quando si svegliò di colpo: in piena notte si era messo a piovere e a tuonare,i lampi illuminavano la stanza da letto era ancora assonnata e a occhi socchiusi tentava di individuare la gatta nel gran letto matrimoniale quando a un certo punto vide la gatta saltare sul letto,andare verso di lei e sentire parole
-tranquilla non aver paura,il temporale finirà presto-
Non ci voleva credere,si rizzo' di colpo cerco di accendere la luce ma era inutile:il maltempo aveva tolto temporaneamente l'energia allora prese una piccola torcia che teneva sempre nel cassetto del primo comodino l'accese e disse:
-chi si nasconde in casa mia! Fatti vedere sto chiamando la polizia adesso!
-non farlo ,non hai alcun motivo di aver paura di me ,abbiamo un dono noi gatti e possiamo sfruttarlo una volta sola in tutta la nostra vita ovvero poter comunicare con chi desieriamo e io ho scelto questo momento ,voglio ringraziarti per avermi scelta per prenderti cura di me ogni giorno e farmi felice ti regalo questo ciondolo magico ogni volta che mi penserai potrai sentire quel che provo per te-
La ragazza incredula fissò la gatta davanti a sé.... Smise di aver paura la prese in collo e sdraiandosi la mise sdraiata accanto,vicino vicino per abbracciarla e coccolarla quella voce ormai non c'era più era sparita erano rimaste solo lei il ciondolo a forma di goccia color smeraldo in mano e la gatta accovacciata accanto a lei poi aprì gli occhi di colpo,si svegliò fuori non pioveva e la gatta era sempre accanto a lei,si rese conto di aver sognato e in men che non si dica con gran sollievo si addormentò.
Suonava la sveglia da tanto prima che finalmente Giulia si svegliasse,una volta vista l' ora scattò fuori dal letto corse a farsi una doccia veloce,era tardi e si sentiva scombussolata per il sogno che aveva fatto la notte prima ma si trattava della sua gatta e sorrideva al pensiero di un animale parlante,anche se era pareccchio reale.
Si vestì... Fece colazione..tornò in camera per rifare il letto ma una volta tirato via coperta e lenzuolo eccolo la,lo vide e rimase di sasso: era un piccolo ciondolo a forma di goccia color smeraldo,era tale e quale al sogno e Safira che la osservava;non sapeva piu che pensare era impietritra si trovava ancora in mezzo ad un sogno o nella realtà?



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Racconto scritto il 31/03/2017 - 23:14
Da Cristina Del perugia
Letta n.1178 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


Intrigante racconto della gatta parlante e un finale da Alfred Hitchcock e sorge spontanea la domanda.
Narrazione molto bella, affascinante scorrevole. ma si scioglierà il dilemma ???

ALFONSO BORDONARO 01/04/2017 - 17:56

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